Rosberg in pole in Ungheria, mentre brucia Hamilton
In prima fila accanto alla Mercedes c'è Vettel che precede Bottas e Ricciardo. Alonso è solo quinto
Qualifiche in fotocopia a quelle del Gp di Germania per la Mercedes che porta Nico Rosberg alla decima pole position in carriera con la W05 Hybrid e Lewis Hamilton che non supera la Q1 con la sua freccia d'argento in fiamme. Il tedesco partirà domani davanti a tutti nel Gp di Ungheria grazie all'1'22"715 ottenuto in Q3 senza aver dovuto lottare contro l'unico rivale per il titolo, anche se pure Nico è stato protagonista di un dritto all'inizio dell'ultima frazione quando ha cominciato a piovere in maniera battente specie in fondo al rettilineo d'arrivo.
Se il tedesco è riuscito a girare largo nella via di fuga, non è andata altrettanto bene a Kevin Magnussen che si è schiantato contre le barriere di protezione con la sua McLaren che nell'impatto ha divelto la sospensione anteriore destra. Pilota incolume, ma vettura piuttosto danneggiata. E' stata necessaria l'interruzione con la bandiera rossa per pulire la pista e nel frattempo ha smesso di piovere.
Con l'asciutto Nico Rosberg ha "sparato" un tempone che ha permesso al tedesco di essere l'unico a sfondare il muro dell'123" e ha lasciato Sebastian Vettel, al suo fianco in prima fila con la Red Bull RB10, a circa mezzo secondo, mostrando ancora una volta, se ce ne fosse ancora bisogno, quale sia il valore della Mercedes.
La sorpresa positiva di queste qualifiche è Valtteri Bottas che nel giro secco ha saputo spremere la Williams FW36 poco adatta ad un circuito guidato come quello dell'Hungaroring: il finlandese ha conquistato un terzo posto insperato con un eccellente 1'23"354 che lo pone davanti a Daniel Ricciardo con la seconda Red Bull Racing.
La prima Ferrari è quinta con Fernando Alonso: lo spagnolo ha ottenuto il massimo dalla sua F14 T, visto che il suo compagno di squadra non è uscito dalla tagliola della Q1. Kimi Raikkonen, che aveva effettuato un run con le Medie, aveva chiesto agli ingegneri di tornare in pista, ma i tecnici del muretto lo hanno tenuto in pit lane, commettendo un errore che fa il paio con quello di Silverstone. Una ferita ancora troppo fresca per non fare male, ma è evidente che la lezione a qualcuno di Maranello non è servita, per cui adesso ci aspettiamo che un episodio clamoroso come questo non potrà che avere pesanti ripercussioni.
Alle spalle della Rossa spunta Felipe Massa ormai relegato al ruolo di secondo nel team Williams, vista l'indiscutibile superiorità mostrata da Valtteri Bottas. Poco incisiva la prestazione di Jenson Button con la McLaren solo settimo con la MP4-29 che, invece, doveva adattarsi al meglio nel misto magiaro: con 1'24"294 l'inglese paga circa un secondo e mezzo dalla vetta che è decisamente troppo per un team come quello di Woking che l'anno prossimo vuole tornare fra i grandi col motore Honda.
Positiva la qualifica di Jean-Eric Vergne che porta una Toro Rosso nella top ten: il francese ha concretizzato un ottimo lavoro, mentre Daniil Kvyat che è undicesimo, ha pagato un testacoda proprio nell'ultimo giro della Q2 ed è rimasto fuori per poco.
Viste le premesse è buona anche la nona piazza di Nico Hulkenberg con la Force India poco adattabile a questo tracciato: il tedesco ci ha messo del suo per entrare in Q3, forse aspirando nuovamente ad un posto in McLaren...
E Lewis Hamilton? L'inglese non figura nell'elenco perché è stato fermato di nuovo nella Q1 durante il primo run quando per una perdita di benzina la sua freccia d'argento si è incendiata nel retrotreno, mentre il pilota inglese stava cercando di reintrare ai box. Lewis ora vede andare letteralemnte in... fumo i suoi sogni mondiali, ora che Nico Rosberg può controllare la vetta della classifica con una facilità disarmante.
Adesso è da vedere se la monoposto dell'inglese potrà essere riparata, oppure se dovrà essere ricostruita da una scocca nuda: una difficoltà aggiuntiva per Lewis Hamilton che domani dovrà schierarsi con una macchina che non potrà fare un metro di verifica se non nel pre-griglia.
Da segnalare anche l'eccellente 16esima posizione di Jules Bianchi con la Marussia: il transalpino ha mandato all'inferno Kimi Raikkonen e la Ferrari. Quando il destino decide di giocare brutti scherzi...
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