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Hamilton alla prima vittoria con la Mercedes!

L'inglese precede Raikkonen e Vettel. Delude la Ferrari con Alonso a mezzo minuto

Lewis Hamilton domina il Gp d'Ungheria centrando la prima vittoria con la Mercedes e la 22esima affermazione in carriera, regalando alla Casa della Stella a tre punte il 13esimo successo assoluto e il terzo stagionale. L'inglese è scattato in testa dalla pole position e ha controllato la rovente corsa magiara che si è disputata con 50 gradi di asfalto. La W04 ha dimostrato di aver superato in modo definitivo i problemi di usura delle gomme e la freccia d'argento sembra adattarsi alla perfezione alle nuove coperture Pirelli. L'inglese prende in mano le redini della squadra che è ormai una realtà di questo mondiale, anche se Lewis è troppo staccato da Sebastian Vettel per sperare di rientrare in lizza anche per il titolo piloti, visto che 48 punti sono molti, ma rischia di diventare il vero sfidante del tedesco. Nemmeno l'esplosione del motore di Nico Rosberg a cinque giri dalla fine ha preoccupato Ross Brawn, Niki Lauda e Toto Wolff nel Gp più torrido della stagione: la Mercedes si è nascosta magistralmente nelle prove libere e poi ha sparato due colpi in qualifica e in gara che hanno letteralmente lessato gli avversari. Fantastico anche il secondo posto di Kimi Raikkonen con la Lotus: il finlandese è riuscito a controllare fino all'ultimo giro i ripetuti attacchi di Sebastian Vettel che ci ha provato a passarlo un paio di volte, ma si è dovuto accontentare dell'ultimo gradino del podio. Kimi ha riscattato una qualifica poco brillante (era in terza fila accanto ad Alonso) con una tattica di gara incredibile improntata solo su due soste e Iceman ancora una volta è riuscito a risparmiare un pit stop per arrampicarsi al secondo posto assoluto nella classifica del mondiale piloti, scavalcando di un punto Fernando Alonso. Stupisce, però, che possa correre una macchina, la E21, che ancora dispone della sospensione anteriore irregolare perché la FIA ha concesso una deroga fino a Spa alla squadra di Enstone per mettersi a posto. E stupisce ancora di più che in questa F.1 nessuno faccia reclamo. Le regole, quindi, sono frutto di una trattativa vu' cumprà: si dice che la squadra sia alla soglia di uno sciopero perché non si pagano gli stipendi, ma poi arriva in pista con molte novità tecniche. La scusa della mancanza di risorse, quindi, non sta in piedi... Sebastian Vettel è il grande sconfitto in Ungheria, eppure il tedesco esce dalla trasferta magiara più forte che mai, visto che tiene Kimi Raikkonen ad una distanza di 38 punti. Sulla carta la RB9 doveva essere la monoposto più competitiva, ma il tre volte campione del mondo ha dovuto guidare con un'aerodinamica anteriore in disordine (gli upper flap erano piegati) dopo un contatto al 18esimo giro con la McLaren di Jenson Button. I tecnici del muretto ad un certo punto gli avevano detto di ridurre il passo anche per un surriscaldamento dei freni, per cui la terza piazza può stare bene a Sebastian che va in vacanza con 172 punti nel carniere. Il potenziale vero della Red Bull Racing lo abbiamo visto nelle mani di Mark Webber: l'australiano ha firmato il giro più veloce in 1'24"069, azzeccando la scelta di partire con le gomme Medium dalla decima posizione dopo i guai al KERS e al cambio di ieri. Avrebbe potuto ambire ad un clamoroso posto d'onore, ma le sue gomme non hanno sopportato la stessa tattica della Lotus e Mark è stato costretto a passare alle soft al 59esimo giro per cui si è dovuto accontentare del quarto posto. La Red Bull Racing consolida il primato anche nel mondiale Costruttori con 277 punti, 69 di vantaggio sulla Mercedes e addirittura 83 sulla Ferrari. E la Ferrari? Si deve leccare le ferire con il quinto posto di Fernando Alonso classificato a 31 secondi da Lewis Hamilton e dell'ottavo posto di Felipe Massa che ha quasi beccato un minuto dalla Mercedes (il brasiliano aveva l'ala anteriore in disordine dopo un contatto con Rosberg). Una grande delusione: la Rossa oggi è la quarta forza del mondiale dietro a Red Bull Racing, Mercedes e Lotus. Stefano Domenicali promette una reazione del Cavallino rampante da Spa in avanti: ce lo auguriamo, perché 39 punti da recuperare sono tanti, troppi. Lo spagnolo ambiva ad una posizione sul podio: non ha portato a casa nemmeno il minimo sindacale. La Ferrari sembra in crisi, incapace di fare il salto di qualità che hanno realizzato gli altri top team. Fernando Alonso si aspetta una reazione da Spa in avanti: lo spagnolo sa cosa è in costruzione a casa e sembra molto motivato. Diamogli fiducia... L'asturiano è riuscito a stare davanti a Romain Grosjean che con l'altra Lotus poteva ambire alle posizione di vertice, ma per il suo atteggiamento sempre troppo aggressivo ha pagato con un drive through una prestazione che era stata esaltante con sorpassi spettacolari anche all'esterno. La Rossa fa come i gamberi: la sosta estiva arriva al momento opportuno per riordinare le idee e cercare quel colpo di reni che tutti si aspettano da Maranello. La McLaren settima con Jenson Button ha dato qualche segno di risveglio, anche se il passo dell'inglese non è ancora quello di chi può puntare in alto, ma l'ex campione del mondo ha evitato il doppiaggio, onta che è toccata invece a Sergio Perez, nono con la seconda MP4-28. E' stato un Gp molto duro che ha visto solo otto piloti a pieni giri. Da segnalare anche il decimo posto di Pastor Maldonado che restituisce un po' di morale alla Williams e che mette nel carniere il primo punto stagionale, dando un'inversione di tendenza ad un campionato disastroso... FORMULA 1, Hungaroring, 28/07/2013 Classifica finale Gp di Ungheria 1. Lewis Hamilton - Mercedes - 70 giri 2. Kimi Raikkonen - Lotus-Renault - +10"9 3. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - +12"4 4. Mark Webber - Red Bull-Renault - +18"0 5. Fernando Alonso - Ferrari - +31"4 6. Romain Grosjean - Lotus-Renault - +32"2 7. Jenson Button - McLaren-Mercedes - +53"8 8. Felipe Massa - Ferrari - +56"4 9. Sergio Perez - McLaren-Mercedes - +1 giro 10. Pastor Maldonado - Williams-Renault - +1 giro 11. Nico Hulkenberg - Sauber-Ferrari - +1 giro 12. Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Ferrari - +1 giro 13. Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - +1 giro 14. Giedo van der Garde - Caterham-Renault - +2 giri 15. Charles Pic - Caterham-Renault - +2 giri 16. Jules Bianchi - Marussia-Cosworth - +3 giri 17. Max Chilton - Marussia-Cosworth - +3 giri 18. Paul di Resta - Force India-Mercedes - +4 giri 19. Nico Rosberg - Mercedes - +6 giri La classifica del Mondiale Piloti: 1. Vettel 172; 2. Raikkonen 134; 3. Alonso 133; 4. Hamilton 124; 5. Webber 105; 6. Rosberg 84; 7. Massa 61; 8. Grosjean 49; 9. Button 39; 10. di Resta 36; 11. Sutil 23; 12. Perez 18; 13. Vergne 13; 14. Ricciardo 11; 15. Hulkenberg 7; 16. Maldonado 1. La classifica del Mondiale Costruttori: 1. Red Bull-Renault 277; 2. Mercedes 206; 3. Ferrari 194; 4. Lotus-Renault 185; 5. Force India-Mercedes 59; 6. McLaren-Mercedes 57; 7. Toro Rosso-Ferrari 24; 8. Sauber-Ferrari 7; 9. Williams-Renault 1.

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