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Barcellona, Libere 2: dietro a Hamilton c'è la Ferrari

Vettel porta la SF15-T a quattro decimi dalla Mercedes, mentre Raikkonen è quarto. Rosberg il migliore in sinulazione gara

Lewis Hamilton rimette tutte le cose a posto: il leader del mondiale di F.1 è stato il più veloce nella seconda sessione di prove libere con la Mercedes W06 Hybrid nella configurazione da qualifica con le gomme Pirelli medie. L'inglese ha girato in '26"852 un tempo molto alto che ha risentito del peggioramento della pista per l'aumento delle temperature: non sono tanto i 29 gradi dell'aria ad aver reso difficili le cose ai piloti, quanto quella dell'asfalto che è arrivata a 50 gradi, venti in più rispetto a questa mattina. Ancora una volta Lewis si è lamentato della posizione di guida con un sedile che continua a dargli fastidio mentre guida.

Alle spalle della freccia d'argento si è inserito Sebastian Vettel che ha portato la Ferrari SF15-T al secondo posto: il tedesco ha ridotto a 408 millesimi il gap dalla Mercedes che questa mattina era di quasi un secondo. Nella squadra del Cavallino sono riusciti a trovare una strada di sviluppo del nuovo pacchetto aerodinamico, mentre sta faticando più del previsti Kimi Raikkonen.

Il finlandese, infatti, non ha ancora trovato il feeling con la pista dotata di poco grip: il mezzo secondo che si è beccato dal compagno di squadra è certamente troppo. Fra le due rosse si è inserito Nico Rosberg con la seconda Mercedes, scivolando al terzo posto dopo che il tedesco ha accusato dei problemi nel suo giro da qualifica: il tedesco ha girato in 1'27"616, ma poi nella simulazione di gara ha rivelato un buon passo.

Dietro ai due top team che stanno monopolizzando la stagione si è portato Daniil Kvyat con un bel colpo di reni: il russo è quinto con un distacco di oltre un secondo da Lewis Hamilton, ma rispetto a questa mattina è riuscito a mettere la sua RB11 davanti alle Toro Rosso con il tempo di 1'27"943. Una Red Bull riesce a rilanciarsi, mentre l'altra non ha quasi girato: Daniel Ricciardo è rimasto inattivo nei box mentre i meccanici di Milton Keynes rimontavano il retrotreno della sua monoposto dopo la sostituzione della quarta power unit Renault che ha richiesto più tempo del solito. Daniel ha fatto solo quattro giri a fine turno per verificare che tutto funzionasse a dovere e si è classificato al 13esimo posto.

Al sesto posto si conferma la Toro Rosso: questa volta Max Verstappen è arrivato a 1'28"017, mentre è rimasto più indietro Carlos Sainz, nono, ma a quasi sei decimi dal giovane olandese.

Si riscatta la McLaren-Honda con Jenson Button: l'inglese si è arrampicato ad un imprevisto settimo posto con la MP4-30 dotata di un motore evoluzione. Interessante notare che sta gradualmente riducendosi il distacco dal vertice della classifica, visto che il britannico ha ridotto a 1"6 il gap dalla Mercedes, mostrando che c'è un potenziale in crescita.

Con una pista dotata di poco grip è andata in crisi la Williams che già lamenta un carico aerodinamico limitato: Valtteri Bottas, sebbene abbia saltato il primo turno a favore di Susie Wolff, è ottavo con un 1'28"525 e si è messo dietro Felipe Massa, decimo a due decimi.

Fernando Alonso è undicesimo con la seconda McLaren e lo spagnolo si è lamentato molto via radio con i suoi tecnici per l'incapacità dell'ibrido di ricaricare l'energia elettrica un giro appresso all'altro.

Week end difficile per la Lotus: Romain Grosjean con la Lous ha visto "esplodere" il cofano motore in pieno rettilineo causando una breve bandiera rossa nelle prime fasi del turno. Il francese con 1'29"086 si è comunque lasciato alle spalle Pastor Maldonado che questa mattina ha tribolato con un guaio alla trasmissione.

In difficoltà le Sauber di poco davanti alle Force India ormai in caduta libera: alle spalle hanno solo le due Marussia con Will Stevens che ha fatto meglio di Roberto Merhi.

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