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Wolff ricusa il complotto, ma lascia dubbi sulla Pirelli

Il team principal Mercedes fa cadere il sospetto che siano stati usati pneumatici diversi ma senza alcuna prova

Toto Wolff, azionista e direttore esecutivo del team Mercedes AMG F1 alla conferenza stampa FIA

Toto Wolff, azionista e direttore esecutivo del team Mercedes AMG F1 alla conferenza stampa FIA

XPB Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 Team
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 Team
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06

Non ce n'era alcun bisogno: ad alimentare la teoria del sospetto questa volta sarebbe stato Toto Wolff. Il capo di Mercedes Motorsport ha adombrato un dubbio. Grave. Gravissimo. Puntando il dito contro la Pirelli, facendo qualche confidenza a mezza voce: "Per un attimo ho creduto che la Pirelli ci potesse aver dato delle gomme diverse da quelle degli altri. Non dico che sia successo, ma ci ho solo pensato"

Quindi? Le Mercedes W06 Hybrid di Lewis Hamilton e Nico Rosberg sarebbero state calzate con gomme di altra mescola (Soft e Medium) in luogo delle Supersoft e Soft? Ma come è possibile gettare la croce sul fornitore di pneumatici se poi non si hanno delle prove concrete a sostegno?

È pensabile che ogni volta che c'è qualcosa che non funziona in Formula 1 ci sia la responsabilità o la colpa della Casa milanese? Sorprende che un manager preparato come Toto Wolff non sappia quale sia la trafila computerizzata con la quale le gomme vengono assegnate ai team dalla FIA.

La Ferrari, evidentemente, comincia a fare paura e quel che è peggio a Brackley non devono aver ancora trovato delle risposte certe sulla crisi tecnica di Singapore delle frecce d'argento che a Marina Bay sembravano dei cavalli bolsi. La FIA farebbe bene a non girarsi dall'altra parte, cercando di capire come possano nascere certo voci da autorevoli personaggi del Circus.

Tanto più che Bernie Ecclestone sono due anni che va dicendo che la Mercedes gode di un enorme vantaggio perché Ross Brawn, all'epoca team principal di Brackley, conoscesse in grande anticipo rispetto alla concorrenza quali fossero le norme regolamentari che poi hanno caratterizzato le power unit

Insomma, si manipolano i media a proprio uso e consumo minando la credibilità della F.1 alla sue basi. È credibile che i piloti rischino la vita in uno sport che viene tracciato come il Wrestling? Sia chiaro di episodi discutibili nel Circus ce ne sono stati molti nella storia dei Gp, ma qui il gioco si sta facendo duro.

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