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A Singapore Vettel riporta la Ferrari in pole position

Erano 61 Gp che una Rossa non scattava davanti a tutti. Seb domina davanti a Ricciardo e Raikkonen. Crisi Mercedes

Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T practices a pit stop

Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T practices a pit stop

XPB Images

Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T practices a pit stop
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB11
Alexander Rossi, Manor F1 Team
Pastor Maldonado, Lotus F1 E23
Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T
Daniel Ricciardo, Red Bull Racing
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 Team

Sebastian Vettel fa sognare i tifosi del Cavallino rampante riportando la Ferrari in pole position. Il tedesco centra la partenza al palo nel Gp di Singapore con il tempo di 1'43"885. Era dal Gp di Germania 2012 che la squadra di Maranello non stava davanti a tutti. Il quattro volte campione del mondo era a bocca asciutta dal Brasile 2013 e riprende il suo cammino in qualifica con la 46esima partenza in pole. La SF15-T lascia a oltre mezzo secondo Daniel Ricciardo rivelando una superiorirà indiscutibile sulla pista di Marina Bay, con le sue 23 curve.

La Ferrari rompe un incantesimo dopo 61 Gp e sbriciola le certezze delle frecce d'argento: la Rossa può candidarsi alla vittoria di domani. Sebastian Vettel interrompe la supremazia motoristica della Mercedes che ha sempre dominato le griglie da quando esiste il regolamento delle power unit.

La festa del Cavallino rampante è completata dalla terza posizione di Kimi Raikkonen: il finlandese è terzo, ma ha preso un grosso distacco dal compagno di squadra che ha mostrato un passo insostenibile per chiunque nella notte della città dei sogni. In mezzo alle due Rosse si è inserito Daniel Ricciardo che non poteva sperare altro che in un posto in prima fila. L'australiano ha già fatto bingo mettendo la RB11 davanti a Iceman.

La seconda fila è completata da Daniil Kvyat: il russo è mancato solo nell'ultimo tentativo della Q3, ma è sicuramente il pilota con il minor bagaglio di esprienza fra i top driver che ha saputo reagire all'inizio di stagione molto difficile. La Red Bull Racing con il motore Renault che è stato a lungo spernacchiato è riuscita a stare davanti a Lewis Hamilton

Il campione del mondo e leader del mondiale per la prima volta ha dovuto difendersi con la Mercedes. Lewis Hamilton paga 1"415 dalla Ferrari e si accontenta di un quinto posto con un distacco siderale. Cosa è successo alle frecce d'argento? Si dice che ci siano stati dei problemi con le pressioni delle gomme e con il motore numero 3, quello evoluto, più potente ma anche tanto più fragile.

Le W06 Hybrid sono crollate al ruolo di terza forza in maniera quasi inspiegabile, visto che Nico Rosberg è sesto a 1"530 dalla imprebdibile SF15-T. Qualcosa non ha funzionato a dovere, segno che la squadra di Brackley non stava facendo alcuna pretattica nelle prove libere. La notte di Singapore porta la Ferrari a chiudere il gap tecnico con una Mercedes che sembrava avesse ancora un margine incolmabile.

Bisogna dire che su una pista che esalta il telaio, questo sconvolgimento dei valori non può che fare bene alla Formula 1, visto che la W06 Hybrid ha avuto seri problemi nella gestione delle gomme posteriori che non hanno funzionato a dovere. Lewis Hamilton vede svanire la possibilità di raggiungere Ayrton Senna nella conquista di otto pole di fila, ma l'inglese non se ne cruccia pensando di vincere il mondiale.

Meno peggio del previsto la Williams con Valtteri Bottas settimo con il tempo di 1'45"676, ma la sorpresa di gioranata è stato Max Verstappen che si è arrampicato all'ottavo posto con la Toro Rosso, mentre il compagno di squadra, Carlos Sainz, non è uscito dalla Q2 dopo aver sbattuto duramente contro il muro nelle ultime curve.

La top ten è stata completata da Felipe Massa con la seconda FW37 davanti a Romain Grosjean con la Lotus. Il francese ha indossato una tuta verde speranza: si dice che la Renault abbia completato l'acquisto della squadra di Enstone. Una notizia che potrebbe valere quanto una pole position.

Ha poco da gioire Pastor Maldonado che con la E23 Hybrid è solo 18esimo: il venezuelano è rimasto impigliato nella Q1 con una macchina inguidabile. In ripresa le McLaren con Fernando Alonso 12esimo: lo spagnolo sperava di entrare nella Q3 su una pista dove il motore conta di meno, ma l'obiettivo certamente era troppo ambizioso. 

L'11esimo posto di Nico Hulkenberg ripaga la Force India, mentre è stata uan disfatta il debutto della Sauber C34 rivista e corretta nell'aerodinamica con Felipe Nasr, 16esimo che ha preceduto Marcus Ericsson.

Chiude la griglia Alexander Rossi: lo spilungone americano quando contava le ha prese da Will Stevens nel "derby" della Manor. E' un debuttante e avrà modo di rifarsi...

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