Sebastian Vettel vince il
Gp di Singapore ma non diventa ancora campione dl mondo per la seconda volta. Il tedesco coglie il nono successo (il 19. in carriera), ma con il secondo posto di Jenson Button la partita iridata non si chiude.
Il pilota della Red Bull Racing ha letteralmente annichilito la concorrenza fino ad una decina di giri dalla conclusione. Nemmeno la safety car entrata in pista per l'incidente di Schumacher è servita a rivitalizzare la corsa: alla ripartenza il tedesco è riuscito a guadagnare (anche per i doppiati) quattro secondi su Button e al primo giro dopo la ripresa della corsa aveva oltre 9 secondi. Button nella tornata 35. ha siglato il suo giro più veloce, mentre Vettel gli ha rifilato un altro secondo!
Poi il muretto dei box gli ha ordinato di risparmiare la RB7 e Seb ha contenuto il margine su Button che si è caricato, inanellando un giro veloce dopo l'altro: l'inglese ha fissato il limite della gara in 1'48"454, ma non c'è stato nulla da fare perché Vettel stava gestendo il margine. L'unico timore lo ha avuto in pit line all'ultimo cambio gomme, quando ha rischiato un contatto con la Lotus di Kovalainen.
L'inglese si conferma l'unico oppositore di Vettel, ma non è mai stato veramente in partita: diciamo che ha vinto il Gp degli "altri", considerando Vettel fuori portata. Jenson resta l'unico in lizza per il titolo quando mancano cinque Gp, ma non è realistico pensare ad un capovolgimento di fronte.
Vettel potrebbe restare a casa e diventare campione del mondo piloti lo stesso se Button non dovesse vincere tutte le gare rimanenti. Jenson, comunque, si è confermato molto solido, certamente più redditizio di Lewis Hamilton che, sempre velocissimo, accumula errori che gli costano molto cari (contatto con Massa che è stato punito con un giusto drive through).
Mark Webber è stato una delusione: per l'ennesima volta ha sbagliato la partenza ed è scivolato al quarto posto. Con una Red Bull che nelle mani di Vettel è stellare ha avuto ragione di una Ferrari tutt'altro che irresistibile: il terzo gradino del podio lo ripaga della caparbietà che ha messo in mostra durante il Gp.
Male la Ferrari: Fernando Alonso ha illuso dopo una bella partenza che lo aveva portato in zona podio, ma è stata una fiammata più per le doti del pilota che della macchina che è parsa molto deficitaria.
La 150° Italia ha mostrato i suoi guai: sul giro più veloce in gara
busca quasi due secondi dalla RB7 e totalizza quasi un minuto di distacco alla bandiera a scacchi (senza contare il distacco neutralizzato dalla safety car, altrimenti sarebbe stato doppiato!).
La squadra di Maranello ha fallito su una pista cittadina che, come Monaco e Valencia, avrebbe dovuto portare alla ribalta Alonso con le gomme soft e supersoft. Niente di tutto questo, segno che gli avversari sono cresciuti di più e alla Gestione Sportiva non riescono a reggere il passo: è un brutto segno anche per il futuro...
Lewis Hamilton ha entusiasmato con una serie di sorpassi: ha dato spettacolo e si è riportato al quinto posto che ripaga la sua fatica dopo che era finito nelle retrovie. L'ex campione del mondo è stato punito con un drive through esagerato, ma è vero che la sorprendente fragilità emotiva lo porta sempre a dei contatti fortuiti che potrebbero essere evitati. Non c'è dubbio che ci sia una involuzione del "moretto" che deve ritrovare un po' di serenità.
Bellissima e accorta la corsa di
Paul Di Resta al suo migliore risultato in F.1 con la Force India: il sesto posto è un bel premio per un Gp condotto con una tattica magistrale sempre nelle posizioni che contano. Lo scozzese risulta l'ultimo dei piloti a pieni giri: tutti gli altri sono stati doppiati!
Nico Rosberg lotta, ma evidenzia tutte le pecche della Mercedes: è l'ultima monoposto motorizzata dalla Stella a tre punte e questo deve far riflettere, perché la parte migliore resta il motore!
Michael Schumacher ha cercato di essere più aggressivo: ha esagerato volando sulle ruote della Sauber di Sergio Perez e si è schiantato frontalmente contro le barriere. Inevitabile la safety car per spazzare via il relitto della freccia d'argento e i detriti sparsi per la pista.
Adrian Sutil, ottavo, completa il successo Force India che ora va in zona punti con due vetture a dimostrazione della costante crescita nella seconda parte del campionato, mentre
Felipe Massa strappa alla fine il nono posto a Perez con la seconda Ferrari: il piazzamento del brasiliano è davvero deficitario nonostante la foratura causata da Hamilton. Felipe non sembra più un pilota adatto alla squadra del Cavallino rampante...
FORMULA 1, Singapore, 25/09/2011
La classifica della gara
1. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - 61 giri
2. Jenson Button - McLaren-Mercedes – +1”7
3. Mark Webber – Red Bull-Renault +29”2
4. Fernando Alonso - Ferrari – +55”4
5. Lewis Hamilton - McLaren-Mercedes – +1'07”7
6. Paul Di Resta - Force India-Mercedes – +1'50”0
7. Nico Rosberg - Mercedes – + 1 Giro
8. Adrian Sutil - Force India-Mercedes – + 1 Giro
9. Felipe Massa - Ferrari – + 1 Giro
10. Sergio Perez - Sauber-Ferrari – + 1 Giro
11. Pastor Maldonado - Williams-Cosworth - + 1 Giro
12. Sebastien Buemi - Toro Rosso-Ferrari – + 1 Giro
13. Rubens Barrichello - Williams-Cosworth - + 1 Giro
14. Kamui Kobayashi - Sauber-Ferrari – + 2 Giro
15. Bruno Senna - Lotus Renault – + 2 Giro
16. Heikki Kovalainen - Lotus-Renault – + 2 Giro
17. Vitaly Petrov - Lotus Renault – + 2 Giro
18. Jerome D'Ambrosio – Virgin-Cosworth – + 2 Giro
19. Daniel Ricciardo - HRT-Cosworth - + 4 Giri
20. Tonio Liuzzi - HRT-Cosworth – + 4 Giri
21. Jaime Alguersuari - Toro Rosso-Ferrari - + 5 Giri
Giro più veloce: il 54. di Button in 1'48”454
La classifica del mondiale piloti: 1. Vettel 309; 2. Button 185; 3. Alonso 184; 4. Webber 182; 5. Hamilton 168; 6. Massa 84; 7. Rosberg 62; 8. Schumacher 52; 9. Heidfeld e Petrov 34; 11. Sutil 28; 12. Kobayashi 27; 13. Di Resta 20; 14. Alguersuari 16; 15. Buemi 13; 16. Perez 9; 17. Barrichello 4; 18. Senna 2; 19. Maldonado 1.
La classifica del mondiale costruttori: 1. Red Bull-Renault 491; 2. McLaren-Mercedes 353; 3. Ferrari 268; 4. Mercedes 114; 5. Renault 70; 6. Force India-Mercedes 48; 7. Sauber-Ferrari 36; 8. Toro Rosso-Ferrari 29; 9. Williams-Cosworth 5.
Top Comments