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Ferrari: turbo più grande e testata ridisegnata

Lo 059/4 avrà il sebatoio olio fra telaio e motore e scarichi molto corti. Già trovati 40 dei 60 cv richiesti come target

Chi l’ha detto che non è possibile recuperare il gap di potenza dai motori Mercedes? Certo a Brixworth promettono altri 40 cavalli dal 6 cilindri turbo che sta dominando il mondiale piloti con Lewis Hamilton e Nico Rosberg, per cui non sarà facile per Ferrari, Renault e Honda colmare il divario che oggi separa la PU106A dalle altre unità. A Maranello, nel reparto diretto da Mattia Binotto, stanno lavorando sodo per mettere le mani sullo 059/3 che per il momento è l’unico propulsore 2014 a non aver vinto nemmeno un Gran Premio.

TARGET 60 CAVALLI IN PIU’
Stando alle indiscrezioni filtrate dal Reparto Corse l’obiettivo dei ferraristi sarebbe di migliorare il 6 cilindri turbo di 60 cavalli: un target molto ambizioso, se si considera che già attualmente i tecnici del Cavallino rampante avrebbero recuperato circa 40 cavalli rispetto alla versione che sta correndo ora e che è stata omologata a fine febbraio. Capiti tutti gli errori di progetto che sono stati commessi sullo 059/3, tocca al capo progettista Lorenzo Sassi trovare le soluzioni tecniche adatte a riportare il motore di Maranello nell’eccellenza della Formula 1, dopo un primo anno pieno di difficoltà dovute a un’installazione piuttosto estrema sulla F14 T, grazie alla quale l’aerodinamica ha pesantemente condizionato le scelte meccaniche che, alla resa dei conti, si sono rivelate sbagliate.

TURBO-COMPRESSORE HONEYWELL PIU’ GRANDE
La prima notizia è che la Honeywell fornirà una turbina e un compressore più grande (non può essere bi-stadio come si ostina a dire qualcuno) in grado di dare una maggiore contropressione degli scarichi. L’alloggiamento del sistema di sovralimentazione dovrebbe rimanere dove è adesso, senza inseguire le scelte della Mercedes che ha separato i due elementi, mantenendo anche lo scambiatore di calore acqua-aria nella V di 90 gradi: aumentando la contropressione dei gas di scarico ci sarà una maggiore temperatura di esercizio, per cui sarà necessario adeguare l’impianto di raffreddamento. Insomma lo scambiatore dovrà essere più grande (a Maranello stanno sperimentando anche una versione aria/aria), così come i radiatori dell’acqua in micro-tubi realizzati negli Usa.

IL SERBATOIO DELL’OLIO TORNA DAVANTI
Cambieranno gli attacchi del motore al telaio e al cambio: James Allison, direttore tecnico della Ferrari, ha deciso di tornare ad una distribuzione dei pesi più tradizionale, dopo che il serbatoio dell’olio era stato trasferito nella scatola del cambio, per spostare il più avanti il possibile il motore. La scelta non è stata azzeccata perché la F14 T ha patito sempre di una certa carenza di trazione. Il serbatoio della lubrificazione, quindi, verrà nuovamente collocato fra telaio e motore, mentre dovrebbe rimanere in coda al 6 cilindri turbo la collocazione della MGU-K che ora è alloggiata nella trasmissione.

SCARICHI CORTI E RIVESTITI
Per sfruttare il potere calorifico dei gas di scarico e migliorare il bilancio termico dello 059/3, gli uomini di Binotto realizzeranno dei terminali molto corti che saranno perfettamente coibentatati, seguendo l’indirizzo che la Mercedes ha indicato a tutti. La FIA consente di rivedere il progetto del motore con una serie di modifiche da omologare entro il 29 febbraio 2015, anche se si sta cercando di convincere la Stella a tre punte a tenere aperto il freezing nel corso della prossima stagione: si tratta di 32 jolly da giocare (ogni particolare è “pesato” e vale un numero diverso di jocker).

RIDISEGNATA LA TESTA DELLO 059/3
A quanto risulta a OmniCorse.it una delle aree di sviluppo sarà la testa del motore Ferrari che sarà completamente ridisegnata sia per trovare una parte delle prestazioni mancanti, sia per avere un lay-out che meglio si adatti all’adozione di un gruppo turbo-compressore e di uno scambiatore di calore più grandi.

RINFORZI SULL’IBRIDO DA MERCEDES E AUDI
La revisione del progetto, quindi, è pressoché totale, mentre l’innesto di specialisti giunti da Mercedes e Audi dovrebbe rinforzare il gruppo di tecnici che si occupa dei sistemi ibridi: se l’MGU-K è fornita dalla Magneti Marelli, l’MGU-H è sviluppata da una piccola azienda emiliana che lavora in esclusiva per il Cavallino. Lo studio della gestione dei sistemi ibridi e della batteria è un altro aspetto importante che riguarda lo sviluppo in vista del 2015.

NUOVE FORMULAZIONI DEL CARBURANTE SHELL
La Ferrari, quindi, è impegnatissima a cercare le prestazioni che le sono mancate in questa stagione: molto spinta è anche la ricerca sui carburanti, visto che la Shell vuole colmare la differenza dalla benzina Petronas, che attualmente rappresenta il punto di riferimento del Circus. Va detto che il petroliere anglo-olandese aveva pronta una specifica molto prestazionale che non è poi stata usata in gara perché metteva a repentaglio l’affidabilità della power unit del Cavallino. L’impegno a Maranello è totale: bisognerà vedere quanta parte di questi studi saranno davvero trasferiti sull’unità da omologare nel 2015, perché è bene ricordarlo, sarà necessario trovare in tempo l’affidabilità delle nuove soluzioni.

APRIRE I TERMINI DEL FREEZING 2015
I Costruttori sono costretti a lavorare a ritmi forzati per rispettare le tempistiche di omologazione con un inevitabile aumento dei costi. Ecco perché Renault, Ferrari e Honda avrebbero chiesto di aprire la data del freezing alla stagione 2015 (i jolly da giocare resterebbero 32, ma ci sarebbe modo di scadenzare le novità con più step evolutivi da introdurre anche nel corso del prossimo campionato).

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