Toro Rosso: l'affidabilità sta diventando un incubo
Jean-Eric Vergne perde una ruota anteriore: peccato perché il potenziale è interessante
L’obiettivo è di entrare nella Q3 e assicurarsi un posto nella top ten. La Toro Rosso scopre di avere le prestazioni, ma non l’affidabilità. Il lavoro di sviluppo portato avanti dal direttore tecnico James Key non sta dando i risultati che il team si meriterebbe. A Montecarlo c’era stata la rottura degli scarichi alleggeriti, in Austria si è aperta la sospensione posteriore di Daniil Kvyat per un cedimento strutturale, mentre a Silverstone è toccato a Jean-Eric Vergne vedersi quasi sfilare la ruota anteriore sinistra dal porta mozzo. L’affidabilità, insomma, sta minando il potenziale di una macchina che deve tornare alle soluzioni di partenza, perché quelle introdotte per aumentare le prestazioni hanno messo in evidenza una carenza nella progettazione o nella qualità dei pezzi nuovi. Vergne è decimo e Kvyat dodicesimo, ma le aspettative sono di guardare più in alto...
"In generale la giornata è stata positiva – ammette il dt James Key -, anche se abbiamo avuto un problema sulla vettura di Jean-Eric, che ora stiamo esaminando ora. Abbiamo perso un po' di equilibrio quando è aumentata la temperatura della pista, quindi siamo stati un po' meno competitivi in FP2. Detto questo il ritmo di gara sembrava incoraggiante, per cui per le qualifiche di domani puntiamo alla top ten, anche se Silverstone non si adatta alla nostra macchina come la pista austriaca".
Jean-Eric Vergne spera che i guai vengano risolti…
"Se escludiamo l'incidente verso la fine della FP2, è stata una buona giornata. Le prestazioni sul giro secco non sono quelle che vorremmo, mentre il passo nel long run sembra decisamente meglio. Dobbiamo migliorare per la qualifica: domani vorrei fare meglio".
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