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Mercedes: test segreto di gomme a Barcellona!

Per la Pirelli niente di illegale perché nel suo contratto c'è la possibilità di fare test

La Mercedes è al centro di un terremoto che sta squassando il paddock del Gran Premio di Monaco in attesa della gara. L’autorevole sito inglese Autosport ha lanciato una notizia che ha già messo in agitazione tutto il Circus: la squadra di Brackley avrebbe effettuato un test di gomme per tre giorni a Barcellona, dopo il Gran Premio di Spagna. TEST VIETATI IN STAGIONE Siccome i test in stagione sono espressamente vietati dalla FIA, è partita immediata la protesta delle altre squadre nei confronti del team della stella a tre punte che schiererà due frecce d’argento in prima fila. Non sono tanto le quattro pole position Mercedes consecutive a scatenare la reazione, quanto l’incredibile miglioramento della W04 anche nelle simulazioni di gara durante le prove del Gp di Monaco, visto che finora la squadra del team tedesco ha patito una clamorosa usura delle gomme posteriori. MODIFICHE ALLA SOSPENSIONE I tecnici diretti da Bob Bell hanno modificato la sospensione posteriore, cambiando gli attacchi sulla seconda pelle in carbonio che riveste la scatola della trasmissione (non si può sostituire per cinque Gp) e avrebbero trovato le giuste geometrie per far funzionare le coperture Pirelli Soft e Supersoft. TRE GIORNI DI TEST A BARCELLONA Ora che si è sparsa la voce che la Mercedes ha svolto un test di tre giorni con le nuove gomme Pirelli a Barcellona (sono stati coperti 1000 km di collaudi) sorge il legittimo dubbio che la Casa tedesca ne abbia potuto beneficiare. I responsabili di Brackley, inoltre, sono convinti di non aver fatto niente di illegale: avrebbero ottemperato ad una richiesta della Pirelli per cercare di risolvere i problemi di gomme che il produttore di pneumatici italiano ha patito nelle ultime gare, dopo che era stata informata la FIA. LA PIRELLI HA I TEST NEL CONTRATTO La Pirelli ci ha appena confermato la circostanza: “Nel contratto in essere con la FIA e le squadre c’è scritto chiaramente che la Pirelli ha diritto di sviluppare le gomme se ce n’è il bisogno – ci ha detto il portavoce della Bicocca – per cui per quanto ci riguarda non abbiamo fatto niente di illegale. Nei nostri piani di sviluppo c’era l’esigenza di effettuare una sessione di collaudo con delle gomme sperimentali e l’abbiamo svolto con la collaborazione della Mercedes”. SPERIMENTATE LE GOMME PER IL CANADA? Tutto fila fintanto che si parla di gomme per il 2014 da valutare (il telaio che la Pirelli ha comprato per i test è un vecchio Renault del 2010 non più adatto a dare delle corrette indicazioni di sviluppo), ma il dubbio che ora ha scatenato le altre squadre è se la Mercedes ha avuto l’opportunità di sviluppare proprio le nuove coperture che la Pirelli introdurrà dal Gp del Canada, sostituendo le posteriori con una nuova costruzione con più fili di kevlar e meno di acciaio. MANCANZA DI COLLABORAZIONE “Negli accordi – prosegue il portavoce Pirelli – non ci sono vincoli sull’uso di quali gomme sperimentali si possono usare. Il problema riguarda le altre due parti del triangolo: le squadre e la FIA. E qui si torna al succo della questione: se avessimo avuto la disponibilità anche solo di una Marussia per il lavoro di sviluppo non sarebbe successo niente di tutto ciò. Le squadre, invece, non sono mai state collaborative da questo punto di vista, temendo che la loro tecnologia potesse diventare pubblica”. Alla Mercedes sarebbero state fornite gomme senza identificazione, alternando diversi tipi di coperture molto diverse per non dare precisi riferimenti alla squadra test. Insomma, sarebbe stato fatto un lavoro serio, finalizzato alla sicurezza delle prossime gare... AGITAZIONE NEL PADDOCK La situazione è molto intricata e getta un’ombra sulla gestione del mondiale di F.1. Non è un segreto che Bernie Ecclestone sia riuscito a convincere i vertici della Casa tedesca a rimanere nel Circus quando erano già in pregiudicato di andarsene. E c’è chi si indigna pensando che il team di Brackley possa aver usufruito di un “aiutino” grazie al test segreto. FALSO IL COLLAUDO FERRARI Nel paddock si è sparsa la voce che anche la Ferrari dopo il Gp del Bahrein avrebbe effettuato un test per la Pirelli: questa circostanza è stata smentita sia da Renato Bisignani, resposnabile della comunicazione sportiva del Cavallino, sia dalle fonti della Pirelli. Sarebbe meglio che ci fosse una chiara presa di posizione della FIA sull’argomento, visto che non può essere stata all’oscuro di tutto. DIRITTO DI TUTELARE IL PRODOTTO La Pirelli ha tutto il diritto di verificare i suoi prodotti specie se li deve modificare in corsa per ottemperare alle richieste delle squadre, anche perché altrimenti rischia di diventare l’agnello sacrificale di una diatriba che non è solo tecnica. Sullo scenario c’è anche la trattativa per il rinnovo della fornitura delle gomme per i prossimi anni che è sempre a buon punto, ma non arriva mai alla firma… VECCHI FANTASMI E tornano a galla vecchi fantasmi: il mondiale del 2008 è stato vinto dalla BrawnGP di Jenson Button, oggi Mercedes, perché la FIA aveva concesso a Ross Brawn l’uso del doppio diffusore che era palesemente irregolare nello spirito del regolamento tecnico vigente all’epoca. Il test “segreto” della Mercedes rischia di diventare una polpetta avvelenata che potrebbe rompere degli equilibri nel Circus, dal momento che ancora manca la firma sul nuovo Patto della Concordia. Perché non è stato ufficializzato il collaudo, chi ha voluto che restasse segreto? E la Red Bull racing ha già presentato una richiesta di chiarimento regolamentare alla FIA...

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