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Follia Mercedes che regala la terza vittoria a Rosberg

Hamilton chiamato ai box per un pit stop inutile finisce terzo dietro a Nico e Vettel

Un gesto inspiegabile della Mercedes che chiama Lewis Hamilton ai box per un inutile pit stop mentre c'era la safety car per il terribile botto di Max Verstappen al 65esimo giro del Gp di Monaco, mentre l'inglese aveva 25 secondi di vantaggio, regala a Nico Rosberg la terza vittoria nel Principato che diventa la decima della sua carriera, la seconda di fila dopo Barcellona.

La squadra di Brackley rimedia una figuraccia per un errore strategico clamoroso che arriva subito dopo il rinnovo del contratto di Lewis Hamilton con i tedeschi: il week end dell'inglese era stato perfetto fino alla imperdonabile chiamata del muretto, e il britannico porta a casa solo un terzo posto che avrà gravi ripercussioni nel clima del team e che rischia di riaprire il mondile.

Nico Rosberg riduce ad appena dieci punti il distacco dal leader del mondiale che si è visto "rubare" una vittoria che aveva costruito dalla pole position. Il tedesco non è mai stato competitivo per mettere minimamente in difficoltà il compagno di squadra e sembrava più impegnato a tenere dietro la Ferrari di Sebastian Vettel che ad attaccare la freccia d'argento del compagno di squadra.

Il tedesco ha esultato sul podio come se avesse vinto la gara della vita e non ha avuto nemmeno un gesto di comprensione per quanto è accaduto a Lewis Hamilton (anzi è stato l'inglese a complimentarsi con Nico!). Per fortuna ha reso merito al rivale in conferenza stampa. La Mercedes ha rimediato una figuraccia che testimonia come la squadra diretta da Toto Wolff e Niki Lauda perda facilmente la trebisonda quando è messa sotto pressione. E questo se lo deve ricordare bene Maurizio Arrivabene, perché Sebastian Vettel è solo a 28 punti dal capofila del mondiale.

La W06 Hybrid è la monoposto più veloce in circolazione e Lewis Hamilton è certamente il pilota più forte in questo momento, ma questo fatto, che non ha precedenti nella storia delle corse, evidenzia che possono accadere situazioni incredibili a minare le certezze. Questo Gp di Monaco non passerà alla storia per essere quello vinto da Rosberg, ma quello regalato da Lewis Hamilton per una improvvida chiamata.

L'inglese, infatti, quando è uscito dalla corsia dei box ha cercato di mettere le ruote davanti alla SF15-T di Sebastian Vettel, ma è riuscito solo ad affiancare la Rossa: questione di centimetri, altrimenti la squadra di Brackley avrebbe rimesso le cose a posto ordinando a Nico Rosberg di rimettersi dietro a Lewis Hamilton che era nettamente in testa fino alla safety car. E, invece, c'è stato il patatrac che passerà alla storia.

A guadagnarci è la Ferrari che è riuscita a strappare un insperato secondo posto con Sebastian Vettel: il tedesco ha tratto il massimo della SF15-T che con la temperatura più alta della domenica è riuscita a tenere il passo della freccia d'argento, ma ancora una volta ha dimostrato (come in qualifica) quanto abbia fatto fatica a mandare in temperatura le gomme dopo la ripartenza dalla safety car. Il quattro volte campione del mondo, comunque, ha dimostrato la sua tempra perché non ha mai permesso a Lewis Hamilton nemmeno di tentare un attacco, anche se il britannico disponeva di pneumatici Super soft freschi.

La squadra del Cavallino, quindi, si è rimessa all'inseguimento della Mercedes con un distacco certamente più accettabile di quanto si fosse visto a Barcellona. Il bottino della Rossa poteva essere completato dal quarto posto di Kimi Raikkonen che, invece, si è ritrovato al sesto posto alla bandiera a scacchi dopo aver subito una ruotata da Daniel Ricciardo al 72esimo giro. L'australiano ha fatto un'entrata molto dura alla staccata del Mirabeau, ma il finlandese è stato troppo ingenuo nel lasciare un po' la porta aperta alla Red Bull.

Il collegio dei commisari sportivi ha deciso di non sanzionare l'azione di Ricciardo, ma per una manovra molto simile al primo giro, Fernando Alonso si è beccato una penalizzazione di 5 secondi per aver spedito Nico Hulkenberg contro le barriere. Due pesi e due misure? Anche questo episodio farà discutere molto...

Daniel Ricciardo nell'ultimo giro ha ascoltato il consiglio dei box che lo invitata a cedere la posizione a Daniil Kvyat e si è accontentato del quinto posto, mentre il giovane russo coglie il suo miglior piazzamento in Formula 1, cancellando un periodo difficile nel quale era stato messo sulla graticola da Helmut Marko.

Segio Perez ha regalato i preziosissimi punti del settimo posto alla Force India con una gara perfetta e senza sbavature: il messicano, spesso irruento, ha sfruttato a meraviglia il potenziale che aveva a disposizione dopo un giro da qualifica da incorniciare che lo aveva già messo nella posizione della bandiera a scacchi.

Può festeggiare anche la McLaren-Honda che coglie i primi due punti del nuovo sodalizio con Jenson Button. L'inglese era davanti al compagno di squadra, quando Fernando Alonso è finito lungo alla curva di Sainte Devote per un problema al cambio. L'asturiano ha parcheggiato la sua MP4-30 in folle...

Felipe Nasr ha salvato il week end della Sauber: la squadra svizzera paga la carenza di carico aerodinamico della C34 e su una pista come quella del Principato non aveva speranze di ben figurare. Il pilota brasiliano, invece, è stato bravo a non commettere errori portando a Hinwil due punti davvero insperati.

Per chiudere la top ten è giust segnalare il punticino di Carlos Sainz: lo spagnolo, retrocesso ultimo dalla settima piazza in griglia per una (grave) ingenuità, ha cercato di rimediare con una rimonta che premia la consistenza della Toro Rosso STR10.

Chi ha da rosicare è Romain Grosjean uscito dalla zona punti con la Lotus dopo l'attacco subito da Max Verstappen. Il ragazzino olandese ha rischiato di farsi molto male nel corso del 65esimo giro quando stava braccando la E23 Hybrid del francese. Il 17enne era nettamente più veloce del transalpino, ma ha cercato un sorpasso velleitario alla staccata della prima curva. Dopo aver spizzato la gomma posteriore della Lotus si è schiantato frontalmente contro le barriere.

Eccellenti le protezioni che hanno evitato guai seri a Max, ma ancora una volta bisogna mettere in evidenza che la costruzione delle moderne Formula 1 permette di uscire praticamente illesi da botti tremendi che qualche anno fa avrebbero avuto drammatiche conseguenze. Verstappen pagherà per l'azione sconsiderata e sicuramente ci rimetterà qualche punto sulla patente della superlicenza (visto che non ha la patente per guidare su strada). Tom Kristensen e gli altri membri del collegio dei commissari sportivi avranno la mano pesante...

Il Gp di Monaco ci ha offerto un campionario di cosa può essere la Formula 1 anche senza troppi artifizi, regalando colpi di scena che nemmeno un regista cinematografico poteva immaginarsi. Quando la realtà supera la fantasia...

Foto Alex Galli

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