Si cambia il congelamento dei motori nel 2015
L'idea è di evitare che tutte le modfiche concesse dalla FIA debbano essere omologate entro fine febbraio
Salta il totale freezing dei motori per il 2015? Ne hanno discusso ieri i responsabili delle squadre a Monza per dare un maggiore grado di libertà nello sviluppo delle power unit da parte dei quattro Costruttori (nel 2015, infatti, a Mercedes, Ferrari e Renault si aggiungerà anche la Honda).
Il regolamento attuale consente ai motoristi di giocare nel 2015 32 bonus dei 66 che la FIA concederà nel peridoo dal 2015 al 2020: nei piani della Federazione Internazionale, infatti, si arriverà al freezing del 95% della power unit solo nel 2019.
Il problema è che tutte le novità dovranno essere omologate entro la fine del mese di febbraio, imponendo di nuovo una costosa corsa contro il tempo che costringerà i motoristi a concentrare tutti gli sforzi nell'inverno, avendo poco tempo per verificare in pista se le singole modifiche apportate sono valide oppure no, con il rischio di ripetere i guai di inizio campionato.
La Renault si è fatta promotrice di un'idea che potrebbe in qualche modo aprire le maglie del congelamento: fermo restando che le parti sulle quali i tecnici potranno intervenire resteranno quelle già definite, i francesi vorrebbero che i jocker si potessero giocare più liberamente nel corso della stagione, potendo programmare degli avveduti step di sviluppo che non costringerebbero a sparare tutte le cartucce in un colpo solo, concentrando gli investimenti in un periodo di tempo molto ristretto che porterebbe a un inevitabile aumento dei costi.
Sioccome il regolamento concede di effettuare anche delle modifiche in funzione dell'affidabilità e dell'installazione della power unit nella monoposto: gli attacchi del motore al telaio e l'accoppiamento con il cambio possono essere cambiati, così come si possono spostare le pompe e altri accessori del motore. Appare evidente che integrando i vari interventi si potrà agire ben oltre il 48% delle novità che la FIA ha identificato.
La Mercedes che si trova in evidente vantaggio sulla concorrenza fa un po' di resistenza, ma la FIA è propensa a trovare una soluzione di compromesso che non costringa i Costruttori a perdere un altro anno di gare se qualcosa non dovesse funzionare come è stato programmato. La Ferrari (a Monza hanno fatto delle dichiarazioni sia Luca di Montezemolo che Marco Mattiacci) è perfettamente in linea con le aspetattive della Renault e anche la Honda, che è in ritardo sui suoi piani, un guadagno sui tempi di omologazione verrebbe accettato con grande soddisfazione.
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