La Red Bull Racing vince per la prima volta a Monza, perché il primo successo in F.1 di Sebastian Vettel era targato Toro Rosso nel 2008. Il campione del mondo in carica si emoziona sul podio e piange:
«E' la prima vittoria per la Red Bull su questa pista: imporsi a Monza è stato veramente toccante, è un circuito che significa molto per me, in cui ho ottenuto la prima affermazione, ma in circostanze molto diverse. Il podio è incredibile: ci si sente benedetti guardando tutte quelle persone che ci sono sotto di te al podio, perché i tifosi possono venire ad applaudirti a pochi metri. Tutta la gara è stata incredibile su un circuito duro e veramente difficile per noi».
Vettel dimostra il suo legame con l'Italia mettendo una scritta celebrativa dei 150 anni dell'Unità sul casco fatto apposta...
«Vincere qui a Monza è bellissimo, la partenza non è stata bella, non so da dove sia sbucato Fernando, ci ho messo un po' a capire che eravamo in tre piloti a lottare per prendere il comando alla prima curva. Fernando è passato a destra ma io sono stato capace di tenere dietro Lewis che era veramente aggressivo. Poi c'è stato, dopo due giri, il sorpasso alla Ferrari: ho dovuto mettere mezza macchina sull'erba ma ero deciso a vincere, non mi bastava un piazzamento o un secondo posto. E' stata una vittoria speciale che dedico al 150° anniversario dell'Unità d'Italia e ai tifosi».
Il tedesco era sicuro dei propri mezzi...
«Eravamo abbastanza certi del risultato che potevamo cogliere e non avevamo paura del DRS che avrebbero usato gli altri. Ho superato Fernando senza usare l'ala mobile. In realtà avevo un'ottima macchina e le marce erano quelle giuste, tutte le polemiche non mi toccano!".
Come si può dargli torto?
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