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Montezemolo: "Più test, meno soluzioni aerospaziali"

Il presidente della Ferrari traccia lo scenario della F.1 che vorrebbe: Gp più corti visibili su i-Pad e i-Phone

Montezemolo:
Luca di Montezemolo è amareggiato. E' venuto a Monza nella convizione di vedere una Rossa in pole position. Trovare Fernando Alonso solo decimo in griglia gli ha guastato la giornata, ma il presidente della Ferrari confida in Felipe Massa che è terzo dietro alle due McLaren. "L'amarezza non mi è ancora passata - racconta Luca di Montezemolo - oggi Fernando era nella condizione di conquistare una delle pole più facili degli ultimi anni, considerando che Vettel poteva essere ad un secondo". Bisogna guardare avanti e si può sempre puntare su Massa che è in seconda fila con il terzo tempo... "Mi spiace per la Ferrari, mi spiace per Fernando perché la macchina è molto competitiva. E' per questo che c'è amarezza. Certo Felipe parte terzo: gli chiederemo di andare a vincere: serve a lui e serve alla Ferrari". A proposito del brasiliano c'è una scadenza per l'eventuale rinnovo contrattuale? "Non c'è una scadenza, non c'è fretta per sapere se Massa resterà alla Ferrari e se non ci resterà ci sarà qualche pilota che è disposto ad aspettarci. Il rendimento di Felipe è stato deludente l'anno scorso e adesso ci mancano dei punti nel mondiale costruttori, ma ci aspettiamo che vinca domani. Quindi calma e gesso, perché l'ho detto a Domenicali: scelte come questa vanno fatte con convinzione". Ieri a Maranello c'è stato l'incontro con Bernie Ecclestone e Jean Todt. Cosa ne è scaturito? "A me interessa che ci sia una certa condivisione sul futuro della F.1. Non abbiamo parlato di dopodomani, ma del 2014 che è alle porte. Ci sarà un motore nuovo che porterà dell'innovazione e avrà un suono più piacevole di quello deil 10 cilindri, ma almeno all'inizio avrà dei costi più elevati". Il taglio dei costi è un tema ricorrente... "Per cambiare la Formula 1 dobbiamo agire su quattro punti e il primo è proprio quello dei costi. Non ha più senso permetterci una ricerca in galleria del vento che impegna 24 ore al giorno per sette giorni alla settimana per produrre una bandella che non interessa al pubblico, nè alla televisione. Dobbiamo fare i conti con un mondo che è cambiato e se non prenderemo dei provvedimenti rischieremo di perdere delle squadre". Qual è il secondo punto del suo programma? "La Formula 1 non deve tradire il suo DNA che è l'innovazione e la ricerca tecnologica da applicare alle vetture del prodotto. Tolto il KERS, che non è più nemmeno una novità, negli ultimi tempi non sono state introdotte sulle monoposto delle soluzioni utili alle macchine di tutti i giorni. Dobbiamo smettarla di usare un'aerodinamica adatta a dei satelliti". Volete cambiare anche il format delle gare? "I giovani non stanno seguendo la F.1, hanno tanti altri interessi. Sono convinto che correre alle 14 nei mesi caldi come luglio e agosto sia sbagliato. Bisogna fare come il calcio spostando la partenza alle 18 o alle 20,30. Andrebbe rivisto anche il format dei Gp: a mio parere sono troppo lunghi e spesso la parte finale è utile a salvaguardare le gomme o i motori per la corsa successiva. Eppoi bisogna fare in modo che i Gp siano visibili sull'i-Pad o sull i-Phone. Dobbiamo introdurre le nuove tecnologie se vogliamo interessare il pubblico giovane". La Ferrari ha chiesto un ritorno dei test, ma non è in antitesi con la riduzione delle spese? "Non dobbiamo tornare alle prove libere che erano una pazzia per i costi, ma non ha senso nemmeno vietare i test. Sarebbe meglio trovare un giusto equilibrio. E sono convinto che si possa trovare un accordo. Sarebbe utile non solo per lo sviluppo delle monoposto, ma anche per verificare il potenziale dei giovani piloti. Adesso c'è qualche ragazzotto un po' troppo focoso. Per esempio quello della Lotus, del quale non so nemmeno il nome! Se non freniamo le spese c'è il rischio che qualche squadra non riesca a sostenere i costi nei prossimi due anni. Anche per questo ho rilanciato l'idea della terza macchina. E per favore non parliamo di barzellette come le macchine elettriche!. Noi non siamo sponsor di bibite, siamo costruttori: è per questo che vogliamo che la F.1 sia ricerca, innovazione". Bernie Ecclestone annuncia che la firma del Patto della Concordia è imminente, ma poi manca sempre la firma di qualche squadra... "Sinceramente non credo che qualcuno rischi di rimanere fuori. All'ultimo momento arriverà la firma di tutti. Colgo l'occasione per ufficializzare che la Ferrari ha rinnovato l'accordo di sponsorizzazione con il Banco Santander fino al 2017, che è stato premiato come l'istituto finanziario migliore del mondo".

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