Rivedendo le immagini televisive a qualcuno è tornato in mente l'incidente che era stato fatale a Roland Ratzenberger nel 1994, durante le qualifiche del Gp di San Marino: Mark Webber è uscito di pista alla staccata della curva Ascari con parte dell'ala anteriore che si era incastrata nella parte inferiore della scocca, dopo il contatto con Massa alla prima Variante in cui si era demolito tutta la parte anteriore.
Il pilota australiano racconta che non si era reso conto di aver perso tutta l'ala e che nella prima parte del tracciato la monoposto rispondeva bene, per cui contava di rientrare ai box al più presto per sostituire il musetto:
"Quando sono arrivato alla Parabolica - spiega Mark -
mi sono trovato nella brutta situazione di non sapere se frenare o provare a inserire la monoposto in curva, visto che all'improvviso non rispondeva più come prima".
Mark ha provato a rallentare la sua Red Bull Racing e poi ha anche tentato a metterla di traverso, ma il tentativo è andato a vuoto perché la RB7 con i pezzi di muso sotto il fondo aveva perso la direzionalità e si è schiantata contro le barriere, al fondo della lunga via di fuga della Parabolica. Per fortuna la monoposto aveva già perso della velocità e l'impatto non ha creato problemi al pilota.
Webber a Monza non è mai parso in forma, incappando in una di quelle giornate abuliche della sua carriera: dopo una partenza poco convincente (anche Vettel non è stato un fulmine...) ha inziato una bella rimonta con l'obiettivo di giungere in zona podio.
L'impresa si è liquefatta dietro a Felipe Massa:
"Sono arrivato leggermente lungo alla staccata della prima Variante ma sono riuscito a inserire la vettura e mi sono trovato all'interno per impostare la seconda curva della chicane, ma mi sono toccato con Massa".
Non è stata certo la sua giornata, ma Mark ha già superato momenti difficili come questo...
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