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L'alternatore è la maledizione della Red Bull

Vettel si deve fermare per il surriscaldamento del particolare che aveva già provocato il ko a Valencia

Dietrich Mateschitz non se la prende per il drive through che è stato comminato a Sebastian Vettel: il padrone della Red Bull, presente nel paddock di Monza, si sta intrattenendo con Vitantonio Liuzzi, il pilota italiano che è cresciuto nella galassia dei “bibitari” ed è stato l’ultimo pilota tricolore a calcare una pista di un Gp di Formula 1: “La penalità poteva essere data come no. Cinquanta e cinquanta”. Qualcuno vicino a lui in inglese commenta: “Ma siamo in Italia!”. E Mateschitz sorride, anche se amaro. Cambia immediatamente sguardo e umore quando gli si chiedono lumi sul ritiro di Vettel: “Alternatore, alternatore, alternatore!”. Lo ripete tre volte e lo scandisce seccato: “Questo è il problema che ci sta condizionando il mondiale…”. Il campione del mondo tedesco è piuttosto adirato per lo stop: "E' un vero peccato per il ritiro, perché avremmo potuto fare parecchi punti dal momento che in gara avevamo un buon passo. Non eravamo veloci per puntare alla vittoria o al podio, ma i guai all'alternatore ci hanno fermato come a Valencia. Nonostante tutto io continuerò a lottare. Nei prossimi due circuiti non ci saranno lunghi rettilinei, per cui potremmo essere competitivi". C’è molto disappunto anche in Christian Horner, team principal della Red Bull Racing: ”E’ la prima gara che siamo fuori dai punti dal Gp di Corea del 2010. Si è ripetuta la rottura dell’alternatore sulla macchina di Sebastian, lo stesso particolare che ci è costato una vittoria certa a Valencia. Abbiamo analizzato il problema con la Renault affinché il guaio non si ripetesse: qui a Monza avremmo conquistato dei punti importanti. Sarà importante scoprire come dovremo affrontare le prossime sette gare”. Il pezzo incriminato verrà esaminato dai tecnici Red Bull Racing insieme a quelli della Renault, con la piena collaborazione degli specialisti della Magneti Marelli che forniscono questo componente. Cyryl Dumond della Renault è costernato: “Abbiamo sostituito l’alternatore sulla macchina di Sebastian ieri, ma abbiamo accusato la stessa rottura oggi. Stiamo investigando per capire cosa è successo, perché il particolare ha lavorato alla temperatura prevista, ma si è surriscaldato lo stesso. Ci scusiamo con la Red Bull Racing e ci impegneremo a trovare una soluzione entro Singapore”. Tacciono gli uomini della Magneti Marelli che non vogliono essere tirati in ballo, anche se fa riflettere il fatto che il guaio si ripeta insistentemente sulla RB8 e non sulle altre monoposto motorizzate Renault: nel paddock c’è chi mette in rilievo che forse la monoposto di Newey è tanto estrema in certe soluzioni e può mettere in crisi dei particolari altrimenti affidabili…

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