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Arrivabene: "Nessuna paura a dare i motori a Red Bull"

Il team principal crede nei tecnici Ferrari e non si pone questo tipo di problemi accettando l'eventuale sfida

Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Principal with Sergio Marchionne, Ferrari President and CEO of Fia

Foto di: XPB Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06
Sergio Perez, Sahara Force India F1 VJM08
Will Stevens, Manor F1 Team
Will Stevens, Manor F1 Team
Maurizio Arrivabene, Ferrari Team Principal con Sergio Marchionne, Ferrari President e CEO di Fiat C
La Ferrari SF15-T e la Ferrari 166 F1 sulla parabolica di Monza con Sebastian Vettel, Ferrari, John

Helmut Marko e Christian Horner ieri mattina sono stati ricevuti nell’hospitality Ferrari dal presidente Sergio Marchionne e dal team principal Maurizio Arrivabene. L’argomento che hanno discusso sono i motori.

La Red Bull Racing non ne vuole più sapere della Renault ed è pronta a rompere il contratto ancora valido per il prossimo anno per passare alle power unit Mercedes o Ferrari.

Niki Lauda e Toto Wolff hanno fatto il diavolo a quattro con il Board della Stella per non fare approdare i “bibitari” ai propulsori di Brixworth, ritenendo che siano più gli svantaggi che i vantaggi che potrebbero scaturire dall’operazione.

Nella conferenza stampa che ha fatto seguito al Gp d’Italia abbiamo chiesto cosa ne pensa a tal proposito Maurizio Arrivabene…
"Mi risulta difficile parlare degli altri. Sulla carta loro hanno i grandi i nomi, hanno Newey come progettista, per cui è facile pensare che se gli dai il motore poi ti sparano un telaio da paura. Io posso dire che stando a casa mia ho visto dei telaisti e degli aerodinamici che sanno il fatto loro. Per cui non mi faccio troppi problemi, anche perché la competizione è bella quando si hanno degli avversari veri".

Pronti alla sfida a parità di condizioni con la Red Bull Racing?
"Certo, ma questo non vuole dire che domattina daremo il propulsore alla Red Bull o che forniremo la Toro Rosso, come mi è stato attribuito, visto che non si tratta di una cosa vera. Non vedo perché uno dovrebbe porsi dei problemi a dare dei motori temendo di perdere in partenza. Questo non è lo spirito competitivo corretto e non rappresenta quello che siamo noi oggi. Ci battiamo con tutti...".

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