Sebastian Vettel mette la sua firma al primo
Gp di India. Il campione del mondo non ha appagato la fame di vittorie e coglie l'undicesima vittoria stagionale con la
Red Bull Racing portando il suo bottino personale a venti. Il tedesco in questo week end ha colto pole, vittoria e giro più veloce (all'ultima tornata), restando in testa dalla prima all'ultima tornata, meritandosi il gran chelem.
Seb ha chiuso il Gp sparando un giro più veloce dopo l'altro anche con le gomme Pirelli dure che dovebbero pagare quasi due secondi rispetto alle soft. La pista molto sporca si è pulita man mano, favorendo questo exploit e
Vettel ha replicato anche ad un tentativo di
Webber di rubargli almeno quella misera consolazione: non vuole lasciare agli avversari nemmeno le briciole, disattendendo gli ordini del muretto che lo sollecitavano a risparmiare la vettura.
Il tedesco vuole eguagliare il record di vittorie stagionali (tredici di Schumacher nel 2004) e battere quello delle pole (14 di Mansell nel 1992): ha i mezzi e le capacità per disintegrare questi primati.
Non c'è mai stata gara per la testa, con
Button che si è messo subito al secondo posto con la
McLaren: l'inglese ha dovuto difendersi da qualche schermaglia di
Webber nelle prime fasi, ma poi ha potuto gestire un piazzamento che lo rafforza al posto d'onore nel mondiale piloti.
Sul podio sale
Fernando Alonso con la
Ferrari. La Rossa, dotata di un nuovo alettone molto flessibile, è riuscito a stare davanti a
Mark Webber con autorità, meritando un terzo posto che evidenzia la buona forma della squadra del Cavallino ormai proiettata nel lavoro per la prossima stagione. Lo spagnolo ha saputo gestire al meglio il ritorno dell'australiano proprio nelle tornate conclusive, dimostrando ancora una volta la sua consistenza.
La
150° Italia questa volta è parsa più performante in qualifica (era a millesimi dalla McLaren) mentre è sembrata meno incisiva in gara (sebbene abba guadagnato una posizione!) rispetto alla
MP4-26, risultando la
RB7 imprendibile per tutti.
Fernando resta ancora in lotta per il posto d'onore anche se perde terreno da
Button. Il grande sconfitto del week end è
Mark Webber: la strategia del team di Milton Keynes prevedeva di portare l'australiano al secondo posto del mondiale piloti, ma grazie all'ennesima partenza sbagliata si è dovuto accontentare del quarto posto.
Le aspettative per questo Gp erano molto alte: ci si aspettava battaglie e sorpassi e, invece, la gara è stata piuttosto monotona. Ci hanno pensato
Felipe Massa e Lewis Hamilton a metterci un po' di pepe. Il brasiliano si becca un drive through per aver chiuso la
McLaren di Lewis Hamilton che ormai era al suo interno nel corso del 24. giro.
Nel contatto Felipe è finito fuori pista perdendo 11 secondi, mentre l'inglese ha rotto l'ala anteriore ed è stato costretto ai box per sostituirla. Dopo aver pagato la penalità
Massa ha rotto per la seconda volta un bilanciere della sospensione anteriore andando ben oltre un cordolo: forse la monoposto ha risentito della toccata con
Hamilton, ma resta il fatto che è stato l'unico pilota ad aver avuto questo tipo di guaio, segno che è lui ad aver esagerato nei tagli e non centra l'affidabilità della Rossa.
Positivo il week end della
Mercedes che porta
Michael Schumacher al quinto posto davanti al compagno di squadra,
Nico Rosberg, con strategia azzeccata.
Lewis Hamilton in rimonta si accontenta di un settimo posto, mentre sorride
Jaime Alguersuari ottavo con la
Toro Rosso: lo spagnolo è stato autore di una bella prestazione con la monoposto faentina. Il team romagnolo riesce nel sorpasso alla Sauber nella classifica del mondiale Costruttori.
La
Force India, che era molto attesa nel Gp di casa, ha messo nel carniere un nono posto con
Adrian Sutil, il pilota che ormai è dato in partenza dal team, mentre la zona punti è stata chiusa da
Sergio Perez con la
Sauber: il messicano ha azzardato una tattica di gara diversa dagli altri perché è stato costretto ad una sosta ai box per un contatto nelle prime fasi.
Battaglia nel primo giro con i ritiri di
Kobayashi che si urta con la
Sauber con Glock rientrando in pista dopo un lungo alla prima curva. Ritiro per entrambi. Testacoda anche per
Trulli spinto da dietro: l'italiano è costretto a rientrare subito in pit line prima di ripartire.
Problemi al cambio per
Maldonado (Williams) e al motore per
Buemi (Toro Rosso). Peccato perché lo svizzero era costantemente in zona punti.
FORMULA 1, Buddh, 30/10/2011
Classifica finale Gp dell'India
1. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - 60 giri
2. Jenson Button - McLaren-Mercedes - +8"4
3. Fernando Alonso - Ferrari - +24"3
4. Mark Webber - Red Bull-Renault - +25"5
5. Michael Schuamacher - Mercedes - +1'05"4
6. Nico Rosberg - Mercedes - +1'06"8
7. Lewis Hamilton - McLaren-Mercedes - 1'24"1
8. Jaime Alguersuari - Toro Rosso-Ferrari - +1 giro
9. Adrian Sutil - Force India-Mercedes - +1 giro
10. Sergio Perez - Sauber-Ferrari - +1 giro
11. Vitaly Petrov - Lotus Renault - +1 giro
12. Bruno Senna - Lotus Renault - +1 giro
13. Paul di Resta - Force India-Mercedes - +1 giro
14. Heikki Kovalainen - Team Lotus-Renault - +2 giri
15. Rubens Barrichello - Williams-Cosworth - +2 giri
16. Jerome d'Ambrosio - Virgin-Cosworth - +3 giri
17. Narain Karthikeyan - HRT-Cosworth - +3 giri
18. Daniel Ricciardo - HRT-Cosworth - +3 giri
19. Jarno Trulli - Team Lotus-Renault - +5 giri
Giro più veloce: il 60. di Vettel in 1'27"249
La classifica del campionato piloti: 1. Vettel 374; 2. Button 240; 3. Alonso 227; 4. Webber 221; 5. Hamilton 202; 6. Massa 98; 7. Rosberg 75; 8. Schumacher 70; 9. Petrov 36; 10. Heidfeld 34; 11. Sutil 30; 12. Kobayashi 27; 13. Alguersuari 26; 14. Di Resta 21; 15. Buemi 15; 16. Perez 14; 17. Barrichello 4; 18. Senna 2; 19. Maldonado 1.
La classifica del campionato costruttori: 1. Red Bull-Renault 595; 2. McLaren-Mercedes 442; 3. Ferrari 325; 4. Mercedes 145; 5. Lotus Renault 72; 6. Force India-Mercedes 51; 7. Toro Rosso-Ferrari e Sauber-Ferrari 41; 9. Williams-Cosworth 5.
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