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Niente festa per Hamilton nel dramma di Bianchi

Lewis capeggia la doppietta Mercedes e precede Rosberg di 10 punti. Vettel terzo davanti a Ricciardo

La pioggia del Gp di Giappone si trasforma in pianto. Jules Bianchi versa in gravissime condizioni nell'ospedale di Tsu. Il pilota francese è privo di conoscenza dopo essersi schiantato con la sua Marussia contro la gru che stava spostando la Sauber di Adrian Sutil, la monoposto che era uscita di pista poco prima.

La direzione gara, che aveva neutralizzato la corsa per l'eccessiva pioggia all'avvio del Gp, che è avvenuto proprio con la safety car, ha trascurato il grave rischio che si è creato dopo l'uscita di pista della Sauber. E' inspiegabile che un direttore di prova come Charlie Whiting non abbia disposto l'immediato ingresso della safety car, visto che un mezzo di soccorso era entrato nella via di fuga, in una curva che per i piloti è cieca, mentre la pioggia stava aumentando di intensità.

La Formula 1, all'improvviso, scopre di essere incapace di reagire ai problemi. Ci sono voluti quattro giri per capire cosa era successo in una zona non coperta dalle telecamere: tutta la prudenza che si è usata all'inizio del Gp non è servita, invece, nel finale della gara, quando un mezzo di soccorso operava nella via di fuga per spostare una monoposto. Non era "coperto" dalle barriere, ma esposto. Un rischio altissimo. Che nessun direttore di gara si sarebbe preso se non neutralizzando la gara con la safety car. Un'imprudenza fatale...

L'ottava vittoria di Lewis Hamilton, grazie alla quale l'inglese si porta a dieci punti di vantaggio su Nico Rosberg nel mondiale piloti, passa in secondo piano. L'inglese è stato molto composto sul podio evitando ogni forma di festeggiamento insieme al rivale tedesco e a Sebastian Vettel che raccoglie un terzo posto perché la classifica è stata congelata al giro precedente alla bandiera rossa che al 46esimo giro ha messo fine ad un Gp del Giappone drammatico: il quattro volte campione del mondo era terzo in quel momento, mentre era poi stato superato dal compagno di squadra, Daniel Ricciardo, perché il neo ferrarista era rientrato in pit lane per l'ultimo pit stop.

Lewis Hamilton, forse, a Sazuka ha dato un'impronta alla stagione (otto successi contro i quattro di Nico): non ci sono stati problemi che hanno condizionato la sfida fra i due pretendenti al titolo, ma semplicemente Lewis si è adattato meglio alla guida sul bagnato, mentre il tedesco ha dovuto alzare gradualmente il suo ritmo per un insidioso sovrasterzo che aveva reso la freccia d'argento del poleman molto nervosa nei curvoni.

Nico Rosberg, comunque, non ha commesso errori, ma aveva un passo decisamente più lento, mentre il britannico ha fatto due lunghi (innocui) alla ricerca della massima prestazione: Lewis Hamilton era già impaziente nei giri di safety car che hanno contraddistinto l'avvio della corsa avvenuto sotto alla pioggia non battente. Dopo il testacoda di Kamui Kobayashi con la Caterham è stata decisa la neutralizzazione della corsa con la bandiera rossa che è stata sventolata al secondo giro (era la distanza minima per assegnare metà del punteggio iridato se il Gp nipponico non fosse ripartito).

La ripartenza è avvenuta pochi minuti più tardi alle 8,25 italiane, non appena si è placato l'improvviso acquazzone. Il restart è avvenuto nuovamente con la safety car ma più volte il pilota Mercedes via radio ha invitato il direttore di prova, Charlie Whiting, a dare il via alla gara, evitando che i giapponesi dovessero sorbirsi il serpentone di monoposto che procedeva lentamente dietro alla vettura staffetta con i lampeggianti accesi.

Le Williams, che in qualifica sembravano le sfidanti delle Mercedes, sono subito scomparse dalla scena: avevano assetti da asciutto che sul bagnato hanno reso le FW36 poco competitive. Valtteri Bottas e Felipe Massa si sono dovuti accontentare del sesto e settimo posto.

La Ferrari non è mai stata protagonista: Fernando Alonso si è arreso alla ripartenza per un problema elettrico che ha letteralmente spento la F14 T dello spagnolo in un appuntamento nel quale l'iberico avrebbe potuto essere grande protagonista. Di Kimi Raikkonen è meglio non parlare perchè il finlandese è finito fuori dalla zona dei punti con una condotta di gara rinunciataria. La squadra del Cavallino è già proiettata sul futuro e questa appendice di stagione avrà ben poco valore, ma l'attacco al terzo posto nel mondiale Costruttori che era nei piani di James Allison è fallito. La Williams in difficoltà incrementa il suo margine a 23 punti e sarà difficile pensare di riprenderla.

E così dietro alle frecce d'argento sono spuntate le Red Bull Racing: le RB10 sono terza e quarta, rivelando che, forse, in qualifica, avevano rinunciato ad una parte del potenziale sull'asciutto per avere una monoposto competitiva sul bagnato. L'essere rimaste intruppate dietro alle Williams, le monoposto di Milton Keynes hanno perso il contatto con le Mercedes che hanno fatto corsa a sé.

Sebastian Vettel porta a casa un altro podio, davanti a Daniel Ricciardo anche se alla bandiera a scacchi, come abbiamo già detto, era l'australiano ad essere davanti al compagno di squadra. Il tedesco ora che ha ufficializzato l'uscita dak team che lo ha reso grande, sembra essersi liberato da un peso ed è parso nuovamente un buon combattente. Spettacolare come sempre Daniel Ricciardo capace di prodursi nei sorpassi all'esterno delle due Williams, scommettendo sulle proprie capacità e sul carico aerodinamico che la RB0 è in grado di produrre in curva.

Positivo la gara di Jenson Button con la McLaren: l'esperto inglese ha saputo anticipare il primo cambio gomme con la MP4-29 e la mossa azzeccatissima lo ha portato subito in zona podio. Poi ha dovuto arrendersi alla superiorità e veemenza delle Red Bull, ma ha portato a Woking punti pesanti, mettendo la monoposto argento in una posizione che va oltre le previsioni.

"Fortunato" Nico Hulkenberg con la Force India: il tedesco non sarebbe fra i classificati se ci fosse stato ancora un giro da percorrere, visto che si è fermato all'uscita dei box quando è stata sventolata la bandiera rossa. Nico, invece, raccoglie un buon ottavo posto davanti all'irriducibile Jean-Eric Vergne nono con la Toro Rosso e il compagno di squadra Chico Perez.

Mentre Jules Bianchi soffre nell'ospedale di Tsu, il Circus della Formula 1 impacchetta i container per trasferirsi a Sochi dove nel prossimo weekend si disputerà il primo Gp della Russia.

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