Lewis Hamilton ha il muso lungo: vince la gara il compagno di squadra e per l'ennesima volta l'inglese è coinvolto in un contatto. Al 22. giro il pilota della McLaren stringe prima della chicane la Ferrari di Felipe Massa che era all'esterno in un tentativo di sorpasso e la tocca rompendogli la paratia laterale dell'ala anteriore.
"Mi scuso con Felipe - ammette Hamilton -
proprio non l'ho visto perché avevo delle forti vibrazioni agli specchietti retrovisori. Sapevo che non era lontano, ma non mi aspettavo che fosse dove l'ho trovato. Il contatto, quindi, è stato assolutamente involontario".
Non è dello stesso parere Stefano Domenicali che difende il suo pilota:
"Avete visto tutti quello che è successo - ammette il responsabile della Gestione Sportiva -
ancora una volta c'è stato un contatto causato da Lewis e anche nella ripartenza dalla safety car è stato fin troppo aggressivo...".
Hamilton non sta vivendo un periodo troppo positivo della sua carriera: Jenson Button sta prendendo in mano le redini della squadra, vincendo una sfida che rischia di emarginarlo all'interno della stessa squadra di Woking che lo ha sempre supportato. Sarebbe un grande peccato se si disperdesse il grande talento di un pilota che è stato campione del mondo e che è stimato fra i più veloci del Circus. Tocca alla squadra, tocca a Martin Whitmarsh ridargli quella serenità che è venuta meno...
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