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Capolavoro di Hamilton che batte Alonso

L'onore della Red Bull è salvato da Webber terzo, mentre Vettel quarto perde punti mondiali

Lewis Hamilton vince il Gp di Germania del tutto a sorpresa con la McLaren Mp4-26: l'inglese conquista il 16. successo in carriera (il secondo della stagione) dopo una metamorfosi che ha reso competitiva la sua monoposto poco convincente fino alla qualifica. Lewis ha bruciato al via Webber che era in pole e poi ha costruito una gara magistrale che lo ha portato al successo davanti a Fernando Alonso: questa volta Hamilton ha saputo amministrare l'usura delle gomme, rivelando la grinta dei giorni migliori (c'è stato anche un piccolo contatto con la Red Bull di Mark). La vittoria della McLaren è utile a riportare un po' di tranquillità nel team di Woking dopo le pepate dichiarazioni dell'ex campione del mondo negli ultimi giorni e si era ventilato anche un avvicendamento del team principal, Martin Whitmarsh. Questa affermazione spazza via tutte le nuvole, ma è interessante chiedersi cosa abbia trovato la McLaren per ribaltare una situazione che venerdì pareva disastrosa (prendevano un secondo dalla Ferrari). Fernando Alonso conferma la crescita della Ferrari: lo spagnolo era consapevole di avere una 150° Italia competitiva, ma la Rossa ha mostrato i limiti di sempre con le gomme nuove che faticavano ad andare in temperatura nei primi giri. Lo spagnolo è stato bravissimo ad evitare errori in questa situazione (ha fatto anche un mezzo testacoda), scatenandosi non appena la vettura glielo ha consentito. La squadra del Cavallino, però, lo ha tenuto fuori troppo a lungo prima dell'ultimo pit (quando il degrado delle gomme si è fatto sentire all'improvviso) e Fernando ha perso la testa della corsa che aveva guadagnato grazie al gioco dei pit stop. E con le gomme più dure Hamilton se n'è andato e non c'è stato più niente da fare. "Semplicemente non eravamo abbastanza veloci per contendere la vittoria a Lewis - ha ammesso Alonso - ma la macchina andava bene e questo è un buon momento per noi dopo la vittoria di Silverstone e il secondo posto di Valencia". La grande sconfitta del Nurburgring è la Red Bull Racing che sembra aver perduto il vantaggio che ha avuto nella prima parte della stagione. L'onore di Milton Keynes è stato salvato da Mark Webber che è salito sul terzo gradino del podio, ma è troppo poco per il pilota che era in pole position. Solo quarto Sebastian Vettel, quarto, che ha beneficiato di un errore del team Ferrari all'ultimo pit stop: un fissaggio lento dell'anteriore sinistro sulla vettura di Massa gli è valsa la posizione proprio all'ultimo giro della gara, altrimenti sarebbe finito quinto: Seb ha patito problemi al bilanciamento della frenata e forse la RB7 ha risentito del freddo tedesco. Vettel ora 87 punti di margine sul compagno di squadra Webber, mentre il primo vero inseguitore è Hamilton che si trova a cinque lunghezze da Mark e Alonso che è nove punti più indietro. Si è rotto il giocattolo Red Bull? Alla squadra di Mateschitz si è sentita la mancanza di Adrian Newey che era a correre a Misano la 6 Ore con una Ferrari e si è presentato al Ring solo domenica mattina? Al momento non è chiaro, però quello che doveva essere un mondiale già finito, in realtà offre grandi battaglie: anche su una pista come il Ring, dove notoriamente non è facile passare, abbiamo assistito ad un Gp ricco di sorpassi. E vedere Vettel subire l'attacco deciso di Alonso in staccata deve far riflettere... Bellissima la gara di Adrian Sutil, sesto con piccola Force India: il tedesco si è galvanizzato nel Gp di casa e ha preceduto la squadra più attesa in Germania, vale a dire la Mercedes che dispone di ben altri mezzi rispetto al team di Silverstone. Nico Rosberg, ancora una volta, ha fatto meglio di Schumacher, veloce ma troppo falloso. Il sette volte campione del mondo si è accontentato dell'ottavo posto, ma avrebbe potuto ambire a posizioni migliori. In zona punti anche Kamui Kobayashi (Sauber-Ferrari) e Vitaly Petrov (Lotus-Renault), mentre Nick Heidfeld è volato fuori pista dopo un contatto causato da Sebastien Buemi prima dell'ultima chicane. Il Circus lascia il freddo del Nurburgring e si trasferisce in Ungheria: all'Hungaroring la prossima settimana scopriremo se da Silverstone si è aperto un nuovo mondiale, visto che Vettel per la prima volta non è salito sul podio... FORMULA 1, Nurburgring, 24/07/2011 Classifica finale 1. Lewis Hamilton - McLaren-Mercedes - 60 giri 2. Fernando Alonso - Ferrari - +3"9 3. Mark Webber - Red Bull-Renault - +9"7 4. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - +47"9 5. Felipe Massa - Ferrari - +52"2 6. Adrian Sutil - Force India-Mercedes - +1'16"2 7. Nico Rosberg - Mercedes - +1 giro 8. Michael Schumacher - Mercedes - +1 giro 9. Kamui Kobayashi - Sauber-Ferrari - +1 giro 10. Vitaly Petrov - Lotus Renault - +1 giro 11. Sergio Perez - Sauber-Ferrari - +1 giro 12. Jaime Alguersuari - Toro Rosso-Ferrari - +1 giro 13. Paul di Resta - Force India-Mercedes - +1 giro 14. Pastor Maldonado - Williams-Cosworth - +1 giro 15. Sebastien Buemi - Toro Rosso-Ferrari - +1 giro 16. Heikki Kovalainen - Team Lotus-Renault - +2 giri 17. Timo Glock - Virgin-Cosworth - +3 giri 18. Jerome d'Ambrosio - Virgin-Cosworth - +3 giri 19. Daniel Ricciardo - HRT-Cosworth - +3 giri 20. Karun Chandhok - Team Lotus-Cosworth - +4 giri La classifica del campionato piloti: 1. Vettel 226; 2. Webber 139; 3. Hamilton 134; 4. Alonso 130; 5. Button 109; 6. Massa 62; 7. Rosberg 46; 8. Heidfeld 34; 9. Schumacher e Petrov 32; 11. Kobayashi 27; 12. Sutil 18; 13. Alguersuari 9; 14. Buemi e Perez 8; 16. Barrichello 4; 17. di Resta 2. La classifica del campionato costruttori: 1. Red Bull-Renault 355; 2. McLaren-Mercedes 243; 3. Ferrari 192; 4. Mercedes 78; 5. Lotus Renault 66; 6. Sauber-Ferrari 35; 7. Force India-Mercedes 20; 17. Toro Rosso-Ferrari 17; 9. Williams-Cosworth 4.

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