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Allison: "Servono piccoli cambiamenti, ma sono tanti"

Il direttore tecnico della Ferrari spiega che per l'anno prossimo ci saranno tante novità

Allison:

James Allison è tornato ad un Gp dopo essere rimasto a casa per due gare per sviluppare il progetto della Ferrari 666, la monoposto del prossimo anno. A Hockenheim, intanto, c'è da capire come andrà la F14 T senza il FRIC, il sistema collegato alle sospensioni che nessun team ha deciso di continuare ad utilizzare nel timore che possa essere dichiarato illegale.
“Penso che non essendoci più questo dispositivo, tutti avranno un po’ di sottosterzo in più perché si ritroveranno un anteriore più alto da terra rispetto a quello che si sarebbe avuto disponendo del FRIC – ha spiegato l’inglese – Credo che sia troppo presto per dire se questa situazione rimescolerà le cose o meno ma, se lo farà, sarà per poco tempo perché team e piloti si abitueranno alla situazione e troveranno un modo per assettare le loro vetture anche senza questo dispositivo”.

Qual è oggi il suo ruolo?
“Io sono il Direttore Tecnico del telaio e ho, in aggiunta, la responsabilità di supervisionare il progetto del veicolo nel suo complesso, cercando di fare in modo che ci sia il giusto bilanciamento dei rischi e che ci sia sempre la giusta ambizione dietro il nostro lavoro. Per quanto riguarda il design della vettura, spero sinceramente che saremo in grado di fare un concreto passo avanti con la monoposto dell’anno prossimo”.

Unire i telaisti e i motoristi è uno dei suoi compiti...
“Devo fare in modo che chi si occupa del telaio adotti lo stesso approccio di chi si occupa del motore relativamente alle tempistiche che sono state fissate e agli obiettivi che sono stati individuati. Questo è particolarmente importante in un’azienda in cui tutto avviene sotto lo stesso tetto: avere tutto ben coordinato è fondamentale”.

Fin dall’arrivo del nuovo Team Principal, Marco Mattiacci, c’è stato un gran discutere a proposito di come sarebbe cambiata la struttura del team nel tentativo di riportare la Scuderia Ferrari nelle prime posizioni della griglia di partenza...
“C’è bisogno di fare grandi cambiamenti e piccoli cambiamenti nello stesso tempo, perché per ogni team di Formula 1 è più facile peggiorare una squadra che migliorarla. Quindi in senso assoluto possiamo dire che i cambiamenti che bisogna effettuare sono di ridotta entità, ma sono tanti. Queste modifiche hanno iniziato a materializzarsi da alcuni mesi e l’arrivo di Marco (Mattiacci) ha contribuito ad accelerarle e ad aumentarle. In tutti gli ambiti della Scuderia Ferrari sono stati fatti dei cambiamenti che hanno aiutato molto a farci muovere nella giusta direzione. L’insieme dei piccoli cambiamenti ci deve portare ad un risultato significativo”.

Il problema, quindi, non sono i piloti, ma la macchina...
“Entrambi i nostri piloti sono stati a Maranello di recente, con entrambi abbiamo discusso dei piani per l’anno prossimo, ad entrambi abbiamo illustrato il nostro programma e gli abbiamo dato l’opportunità di mettere in luce le debolezze e i punti di forza della nostra attuale vettura – ha spiegato Allison – Penso sia una gran cosa quando un pilota investe in quello che un gruppo tecnico sta facendo. Noi stiamo facendo un grande sforzo per metterli in condizione di comprendere i piani che abbiamo intenzione di mettere in atto. Kimi è abbastanza nuovo per la nostra squadra, Fernando invece è in Ferrari da alcuni anni ma non ha ancora raggiunto gli obiettivi che si era prefissato. Spero che la presentazione dei nostri programmi lo abbia coinvolto e affascinato, ma questo dovete chiederlo a lui!”.

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