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Alonso: "Dobbiamo potenziare ogni parte della F14 T"

Lo spagnolo ammette che non ci sono grandi margini di miglioramento e vuole collaborare con Mattiacci

Alonso:
Fernando Alonso comincia dire le verità. Lo spagnolo era fra i sei piloti che hanno partecipato alla conferenza FIA del giovedì: è toccato a lui il compito di spiegare le novità in casa Ferrari, dopo l’avvicendamento fra Stefano Domenicali e Marco Mattiacci al vertice della squadra del Cavallino, tracciando quali sono le prospettive della Ferrari a Shanghai... "Abbiamo delle novità nel team. Siamo qui per migliorare la situazione, reagire e diventare più competitivi. La situazione non è quella che volevamo, non ci sono molti margini di miglioramento, dobbiamo potenziarci in ogni settore della macchina e sappiamo che nella prima parte del campionato non saremo competitivi come la Mercedes o altri team che stanno andando bene, ma dobbiamo trarre il meglio di quello che abbiamo in mano ora e pensare di crescere nel resto della stagione". La disamina di Alonso è molto dura, evidenziando che le carenze della macchina non sono limitate al motore. E sull’arrivo di Marco Mattiacci lo spagnolo aspetta a dare giudizi, ma vuole essere molto collaborativo… ”Dobbiamo dargli tempo e lasciare che si adatti. Bisogna che percepisca immediatamente il supporto di tutti per fare in modo che si senta a suo agio fin dal primo giorno e possa gestire il team con successo. Non ho ancora avuto la possibilità di parlare con lui ma lo aspetto per dargli il benvenuto. Da parte mia farò di tutto per aiutarlo”. Stefano Domenicali ha scelto di dimettersi: un gesto importante… “Credo prima di tutto che sia una grande persona. Come team principal ha fatto cose buone, anche se ha perduto delle opportunità. Non le avesse perse avrebbe potuto avere in bacheca tre titoli in più. Sono contento del tempo che abbiamo passato insieme, certamente la decisione che ha preso non è stata facile, perché godeva di una posizione di privilegio in un grande team di Formula 1. La pressione alla Ferrari è notevole e forse non era più dell'umore giusto o non aveva più la voglia di stare in Ferrari e ha preso una decisione molto responsabile: non è facile fare un passo indietro e farsi da parte da leader di un team F.1, ma lui l'ha fatto nell'interesse della Ferrari, perché la Ferrari possa migliorare". E ora cosa di dobbiamo aspettare dalla Ferrari? “Non miglioreremo di un secondo immediatamente, perché Stefano non realizzava da solo ali anteriori o posteriori… Continueremo a tentare di migliorare e siamo qui per reagire, ma dobbiamo essere onesti, c’è da migliorare tanto. Dobbiamo fare progressi in tutte le aree e sappiamo che c’è molta strada da fare. Nella prima parte del campionato non siamo stati competitivi come i top team ma io spero ancora che più avanti nella stagione sapremo tornare molto concorrenziali”.

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