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Rosberg vince in Brasile e scommette su Abu Dhabi

Il tedesco precede Hamilton. La Mercedes conquista la 15esima vittoria. Sul podio sale anche Massa

Nico Rosberg si aggiudica il Gp del Brasile e riduce a 17 punti il distacco da Lewis Hamilton nel mondiale piloti, quando manca solo il Gp di Abu Dhabi (che varrà punteggio doppio) per assegnare il titolo 2014. Il tedesco è partito dalla pole ed è rimasto perentoriamente in testa, senza patire la pressione del "mastino" Lewis Hamilton che non gli ha concesso un attimo di respiro per tutta la corsa. Torna al successo interrompendo la cinquina secca dell'inglese: Nico non saliva sul gradino più alto del podio dal Gp di Germania a Hockenheim. Coglie la quinta affermazione stagionale e l'ottava della carriera.

La Mercedes centra la quindicesima vittoria ed eguaglia il record della mitica McLaren del 1988 quando a sfidarsi per l'iride erano Ayrton Senna e Alain Prost, per non dimenticare le storiche sequenze Ferrari nel 2002 e nel 2004. Le frecce d'argento hanno cumulato un'altra doppietta e hanno tutta l'intenzione di battere lo storico record nell'Emirato.

Lewis Hamilton non ha fatto una gara tattica, ma ha cercato di andare a prendere il rivale: l'inglese è stato velocissimo nei giri di rientro prima dei pit stop, ma è incappato in un errore al 27esimo giro quando è arrivato lungo alla Curva 4 e ha cercato di tenere la macchina per evitare il testacoda completo.

Lewis ha perso 7"4 nella manovra, ma non si è arreso e ha ricominciato a rintuzzare il tedesco riportandosi in coda a Rosberg, senza aver mai l'opportunità di tentare un vero attacco. Il mondiale resta apertissimo anche se Lewis può contare il doppio delle vittorie di Nico: al britannico basterà arrivare secondo dietro al germanico per essere matematicamente campione per la seconda volta. Ma Nico può anche giocare la carta della... ruotata che potrebbe dare un esito imprevisto alla stagione.

Tanto per cambiare le W05 Hybrid hanno fatto corsa a parte: Felipe Massa, terzo, al secondo podio stagionale con la Williams (dopo quello di Monza) è arrivato a 39"5: sono un'eternità anche per la FW36 che sembrava in grado di dare un po' di fastidio alle Mercedes. Felipe ha commesso due errori: non ha rispettato la velocità in pit lane (ha disinserito lo speed limit) e si è beccato uno stop and go di 5"0. Alla sosta successiva ha sbagliato la postazione arrivando alla piazzuola della McLaren che era posta davanti a quella della squadra di Grove.

La Williams non ha azzeccato un pit stop, rivelando ancora una volta un grave punto debole nell'organizzazione della squadra: il pilota brasiliano nella pista di casa ha "smontato" il giovane Vallteri Bottas. Il finlandese ha perso molto tempo alla seconda sosta per fare allacciare le cinture che si erano allentate, ma non è mai stato protagonista della corsa eppure ha colto un punticino del decimo posto. La Williams, comunque, ha messo al sicuro il terzo posto nel mondiale Costruttori dalla Ferrari con 46 lunghezze di vantaggio.

Positiva la prestazione di Jenson Button: il pilota della McLaren, che sa già di essere stato scaricato il prossimo anno dal team di Woking per fare posto a Fernando Alonso, ha ottenuto il massimo dalla MP4-29, visto che Kevin Magnessun ha chiuso al nono posto. L'inglese è stato abilissimo nel gestire le gomme Pirelli dimostrando la sua proverbiale sensibilità.

Consistente anche il quinto posto di Sebastian Vettel con la Red Bull Racing: il quattro volte campione del mondo ha perso due posizioni nelle prime battute, ma poi ha trovato un buon passo in gara riuscendo a stare davanti alla Ferrari di Fernando Alonso, il pilota che dovrà lasciargli l'abitacolo della Rossa. Questa volta i guai di casa Milton Keynes hanno colpito Daniel Ricciardo: l'australiano si è dovuto ritirare per un problema alla sospensione anteriore sinistra, ma non ha mai avuto l'andatatura per impensierire Vettel.

La squadra del Cavallino è arrivata sesta e settima con i due piloti che sono arrivati a contatto dopo una bella battaglia nella quale Kimi Raikkonen, con gomme più usurate, ha cercato di tenere dietro lo spagnolo che aveva coperture più fresche. Il finlandese avrebbe potuto stare davanti all'asturiano se non avesse perso tempo al pit stop quando la macchina è scesa dal cavalletto mentre i meccanici stavano togliendo la ruota anteriore destra. Non un errore umano, ma la rottura del cric è costato un risultato che era molto importante per la motivazione di Kimi che sembra essersi svegliato dal suo torpore. Iceman è stato bravo a concludere la corsa con un pit stop in meno. La F14 T, invece, è la quinta forza del campionato per cui peggiora con il trascorrere delle gare, visto che lo sviluppo è finalizzato solo al 2015...

Nico Hulkenberg si è infilato all'ottavo posto con la Force India, mentre è rimasto fuori dai punti Daniil Kvyat che si è fatto apprezzare per alcuni sorpassi molto belli, ma non ha capitalizzato il suo lavoro con una Toro Rosso costretta alla retrovie.

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