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Interlagos, Libere 2: Raikkonen dietro alle Mercedes!

Rosberg è il più veloce davanti a Hamilton. Ricciardo quarto precede le due Williams. A fuoco la Ferrari di Alonso

Nico Rosberg con la gomma Soft è stato il più rapido nella seconda sessione di prove libere del Gp del Brasile. A Interlagos si aspettava la pioggia e, invece, è apparso il sole che ha portato l'asfalto nuovo ad un picco di 58 gradi! Il pilota tedesco simulando la qualifica è arrivato a 1'12"123, andando sotto alla pole del 2012 che era di Lewis Hamilton sempre con la Mercedes.

Il leader del mondiale è secondo, come nel turno della mattina, staccato di oltre due decimi dal rivale per il titolo. L'inglese non è riuscito a trovare l'equilibrio della W05 Hybrid che è parsa più nervosa del solito, con Lewis costretto ad alcuni lunghi in frenata.

La sorpresa della giornata è Kimi Raikkonen a mezzo secondo da Nico Rosberg con la Ferrari F14 T: il finlandese ha lavorato molto sulla messa a punto dell'anteriore provando a cambiare gli assetti dell'ostica sospensione anteriore pull rod. Kimi sembra adattarsi bene ad una pista con un migliore grip per il nuovo manto della pista. Iceman, una volta tanto, è riuscito a stare davanti a Fernando Alonso e anche il suo ritmo di gara sembra più incoraggiante del solito. Che sia una finestra sul futuro?

Lo spagnolo è solo settimo con 1'13"122 ad un secondo dal tempo di testa. In realtà, Fernando ha causato una bandiera rossa per il cedimento della power unit 059/3 all'inizio della simulazione di gara a 25 minuti dalla fine. Alonso montava un'unità al limite del chilometraggio e a rompersi potrebbe essere stato il turbo, visto che dallo scarico unico sono uscite copiose fiamme che ha spento lo stesso pilota asturiano, visto che i commissari brasiliani stavano latitando. La sostituzione non comporterà alcuna penalità per l'asturiano che potrà disporre di una power unit fresca.

Alle spalle di Raikkonen, con il quarto tempo, si è inserito Daniel Ricciardo con la Red Bull Racing: l'australiano è arrivato a 1'12"956, ma il dato più incoraggiante che hanno raccolto i tecnici di Milton Keynes è che la RB10 è stata la monoposto con il miglior inizio di passo gara (la simulazione è stata interrotta dalla bandiera rossa di Alonso a cui ha fatto seguito quella di Esteban Gutierrez con la Sauber C33).

Positive anche le indicazioni della Williams che ha messo Valtteri Bottas davanti a Felipe Massa di 64 millesimi di secondo. Interessante il fatto che Daniil Kvyat con la Toro Rosso, nono, sia stato regolarmente davanti a Sebastian Vettel con la seconda Red Bull Racing.

Ci si aspettava di più dalla McLaren: Kevin Magnussen è decimo con 1'13"479, mentre Jenson Button ha avuto modo di constatare che gli sono stati risolti i problemi all'ERS del mattino. Fuori dai dieci la Lotus con Pastor Maldonado ancora davanti a Romain Grosjean (in odore di rinnovo con il team di Enstone).

Male la Sauber: le monoposto svizzere non sono ultime perché c'è chi ha avuto problemi maggiori: Jean-Eric Vergne è stato costretto ad accostare la sua Toro Rosso STR9 al bordo pista all'inizio del sesto giro: il francese è rimasto fermo per un problema alla power unit Renault. Peggio ancora è andata a Sergio Perez: il messicano non ha girato nel primo turno (al suo posto Daniel Juncadella gli ha sbattuto la monoposto contro le barriere) e nel pomeriggio è rimasto nei box perché i meccanici della Force India non sono riusciti a completare la ricostruzione dell'anteriore che era piuttosto conciato male.

Sperimentata a fine sessione la Virtual safety Car: i piloti cominciano a trovare una certa dimestichezza con una proposta per la sicurezza che ha ancora bisogno di essere messa a punto, ma che merita una certa attenzione...

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