Nico Rosberg si prende la rivincita su
Lewis Hamilton: al tedesco è bastato il primo tentativo in Q3 con 1'33"185 per firmare la quinta pole in carriera, ed eguagliare il padre Keke. Nico ha rinunciato nel secondo stint, perché
Lewis Hamilton è arrivato lungo alla prima curva con il secondo set di Pirelli soft ed è stato costretto a desistere nel tentativo di sorprendere il compagno di squadra. Alla fine, comunque, è arrivato puntuale il dominio delle due
Mercedes che hanno rifilato quasi un secondo agli avversari, mentre l'inglese resta staccato di tre decimi dalla partenza al palo.
In terza posizione c'è
Daniel Ricciardo che salva l'onore della
Red Bull Racing: l'australiano è stato perfetto con la RB10, peccato che
debba pagare dieci posizioni in griglia (scatterà 13esimo al via) per l'ingiusta penalizzazione che gli è stata appioppata in Malesia per il pit stop sbagliato dalla squadra. Ricciardo deve reggere sulle sue spalle il peso del team di Milton Keynes perché
Sebastian Vettel è naufragato in Q2: per il campione del mondo è un weekend molto pesante che è iniziato con un testacoda nelle libere 3. Ha cercato di scaricare l'aerodinamica per cercare la velocità massima e ha commesso degli errori, rivelando un certo nervosismo perché si sono aggiunti anche dei
problemi in scalata con il cambio che non sono stati risolti e che si sta trascinando dietro.
La seconda fila, quindi, vedrà due facce non abituate alle prime piazze:
Valtteri Bottas ha saputo sfruttare al meglio la Williams FW36, una delle poche monoposto che arriva al minimo del peso e che sui rettilinei veloci vola: il finlandese ha ottenuto un buon 1'34"051, rivelando una grande freddezza nel momento decisivo. Al fianco del nordico scatterà
Sergio Perez, la rivelazione del weekend: il messicano ha surclassato il compagno di squadra,
Nico Hulkenberg, risultando il più concreto con la Force India con 1'34"346. Il sudamericano si prende una bella rivincita sul più quotato tedesco che non è uscito dalla Q2 per un grave errore alla curva 11, dopo essere stato il più rapido in Q1!.
La
Ferrari si deve accontentare della sesta posizione in Q3 di
Kimi Raikkonen che per la prima volta parte davanti a
Fernando Alonso: il finlandese ha scelto di fare un solo tentativo nella sessione finale ed è riuscito a spremere il massimo da una F14 T piuttosto deludente, staccata dalle imprendibile W05 di 1"2. La quadra del Cavallino non ha portato novità, ma sta facendo il... gambero Rosso.
Certamente peggio è andato
Fernando Alonso che ha girato due decimi più piano rispetto al tempo che lui stesso ha ottenuto in Q2: lo spagnolo non è andato oltre 1'34"992 per cui chiude mestamente la top ten. C'è allarme nel box del Cavallino perché l'asturiano ha accusato un calo di potenza della power unit sui lunghi rettilinei.
Ci si aspettava di più dalla McLaren:
Jenson Button si schierà sesto con la MP4-29 per il suo 250esimo Gp. L'inglese paga una certa mancanza di velocità massima sui rettilinei per la sospensione posteriore a tapparella che crea un bloccaggio aerodinamico: il pilota più esperto si è messo alle spalle il giovane
Kevin Magnussen relegato alla nona posizione, perché il danese è stato scavalcato da
Felipe Massa con la Williams. Il brasiliano ha perso una grande occasione per scattare più avanti, dopo aver svettato nei test invernali: forse sta patendo
Valtteri Bottas che vuole strappargli i galloni della prima guida nel team di Grove.
Per la prima volta
Daniil Kvyat non è riuscito a entrare in Q3 con la Toro Rosso, ma il russo ha comuqnue fatto meglio di
Jean-Eric Vergne. Male le
Sauber e le
Lotus.
Pastor Maldonado e Adrian Sutil dovranno andare dai commissari sportivi perché si sono ostacolati in Q1: disperazione di chi sta scendendo negli inferi...
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