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Raikkonen accusa la squadra, ma è tutta colpa sua!

Il finlandese sostiene che in Q1 sono stati cambiati i piani, ma i cronologici parlano chiaro sulla sua esclusione

“E’ stato un sabato pessimo e questo risultato non ci aiuta per domani. Quando sono sceso in pista per il mio ultimo tentativo in Q1, il team mi ha detto che avevo tre giri lanciati a disposizione. Poi però i piani sono cambiati e non ne sono stato informato. Per questo abbiamo completamente perso un giro e sono stato eliminato. Di fatto, mi hanno fatto uscire troppo tardi e questo ci è costato caro...". Kimi Raikkonen via radio ha usato parole più colorite per commentare con il suo ingegnere di pista, Dave Greenwood, la sua clamorosa esclusione dalla Q1 del Gp d'Austria.

Il pilota finlandese ha voluto attribuire alla squadra l'errore nei tempi di uscita dai box, ma basta andare a guardare i cronologici per capire che questa volta, a dispetto di quanto è accaduto in Canada, la responsabilità è tutta sua.

Kimi ha lasciato il garage del Cavallino 12 secondi dopo Sebastian Vettel. Il tedesco è riuscito a superare la tagliola della Q1 agevolmente. La strategia decisa dal muretto era semplice: un giro di lancio con le Super soft, seguito da un giro veloce e uno lento per due tentativi possibili. Il tedesco al secondo giro veloce ha stampato un 1'11"184 che lo ha messo al sicuro da ogni pericolo, mentre Kimi è stato 1"7 più lento. Sperava di avere il tempo per fare ancora un altro tentativo e ha rallentato vedendo una monoposto davanti a lui, in modo da garantirsi lo spazio necessario per non essere ostacolato, ma ha fatto male i calcoli perché si è visto sventolare la bandiera a scacchi davanti alla sua SF15-T. 

E' evidente che Raikkonen sembra aver perso la tranquillità che ha caratterizzato il suo inizio di stagione. "Iceman" è tutt'altro che un uomo di ghiaccio e patisce molto la situazione che gli si sta creando intorno, anche se la squadra questa volta non ha voluto fare alcuna polemica.

La sensazione è che il suo ciclo ferrarista sia destinato a concludersi anche se gli sono state offerte tutte le opportunità per puntare ad un rinnovo del contratto. Ma il silenzio di Arrivabene, dopo le "pungolature" delle ultime gare pesa molto più di un rimbrotto.

Il finlandese beneficiando delle molte penalizzazioni sulla griglia degli altri piloti, potrà partire dalla 14esima posizione anzichè dalla 18esima rimediata sul campo...
"E’ chiaro che la mia posizione di partenza non è ideale, avremmo dovuto qualificarci molto più in alto e sono sicuro che avrei potuto lottare per le prime posizioni. Per domani, la velocità non dovrebbe mancarci, ma non si sa mai cosa può succedere in gara. Durante il primo giro sarà meglio evitare problemi perché nelle prime curve la possibilità che accada qualcosa è molto più alta. C’è un lungo rettilineo, ma ci sono anche due curve che possono essere insidiose per chi si trova al centro del gruppo. In seguito cercheremo di ottenere il miglior risultato possibile. Finora il weekend era stato molto buono, la macchina risponde bene: cercheremo di fare del nostro meglio e vedremo”.

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