Felipe Massa in pole position nel Gp d'Austria. Colpo di scena a Spielberg: ci si aspettava il dominio delle
Mercedes e registriamo la prima fila tutta della
Williams. La squadra di Sir Frank festeggia la 128esima partenza al palo, mentre il brasiliano coglie la 16esima pole della carriera. Vedere il brasiliano davanti a tutti deve far venire le contorsioni a quelli di Maranello che lo avevano giudicato inadatto alla Ferrari, anche perché nella situazione in cui era Felipe c'è adesso
Kimi Raikkonen.
La
Williams raccoglie il massimo e dimostra come la FW36 si adatti perfettamente al tracciato austriaco che sembra fatto apposta per la monoposto di Grove, ma
Felipe Massa ha potuto festeggiare per il doppio errore che ha messo fuori gioco
Lewis Hamilton.
L'
inglese è finito in sovrasterzo alla curva 8 nel primo tentativo ed è andato oltre la riga bianca che la direzione gara ha deciso di sanzionare con la
cancellazione del tempo. Lewis si è giocato tutte le cartucce nell'ultimo e decisivo giro, ma
è finito in testacoda alla Curva 2 per un bloccaggio del posteriore dovuto quasi sicuramente ad un problema al brake-by-wire.
Hamilton è rimasto senza tempo, ma potrà partire nono solo perché
Nico Hulkenberg con la Force India si è visto cancellare l'unica prestazione cronometrata per un taglio nel solito punto incriminato.
Nico Rosberg si accontenta di un terzo posto che vale tantissimo: nel giorno in cui non brilla la stella a tre punte, il tedesco beneficia dei problemi che sono accorsi al principale, e unico, rivale per il titolo. Nico, quindi, avrà l'occasione per guadagnare altri punti importanti nella sfida iridata e sarà interessante vedere se andrà a caccia della vittoria per capitalizzare al massimo la defaillance di Hamilton. Nico è stato costretto a rallentare nel giro decisivo perché si è trovato proprio il compagno in testacoda...
La seconda fila è completata dalla
Ferrari. Fernando Alonso ha tratto il massimo potenziale dalla F14 T, raccogliendo un altro quarto posto in griglia dopo quello della Malesia. Lo spagnolo, finalmente, è riuscito a mostrare quello che può essere il salto di qualità della Rossa con la carrozzeria stretta nel retrotreno che assicura una maggiore afficienza aerodinamica. A Maranello possono ambire ad un podio in casa della Red Bull e non sembrano in grado di puntare a niente di più. Meglio di niente.
In effetti stanno peggio i padroni di casa che si sono aggrappati a
Daniel Ricciardo per salvare la faccia, visto che
Sebastian Vettel è naufragato in Q2. La
Red Bull RB10 soffre su questo tracciato misto-veloce: alcune soluzioni portate da
Adrian Newey (come a nuova ala anteriore) sono state bocciate, come è stato pesantemente bocciato il quattro volte campione del mondo, che comincia ad essere un caso.
Il sempre sorridente
Daniel Ricciardo ci ha messo una pezza ad una macchina che è la grande delusione del weekend. Molto positiva la prestazione anche di
Kevin Magnussen ottavo con la McLaren, mentre
Jenson Button è inciampato nella tagliola della Q2, proprio come
Sebastian Vettel. Il danese sembra gradire le novità che la squadra di Woking ha portato in Austria, mentre l'ex campione del mondo non ha trovato un buon bilanciamento dopo i guai ai freni di questa mattina nelle libere.
Fra gli eroi di giornata ci mettiamo anche
Daniil Kvyat, talento in erba che viene cresciuto a Faenza da
Franz Tost: il russo è settimo con la STR9 che ha trovato subito un feeling particolare con questa pista, dove è stato portato un poderoso pacchetto di novità tecniche.
Il ragazzo dell'Est ha messo alle spalle un deludente
Kimi Raikkonen, mai a suo agio a Spielberg: il finlandese ha fatto un errore dopo l'altro e i due secondi che lo separano dalla pole spiegano più di qualsiasi parola.
Ricordiamo che
Sergio Perez, undicesimo, dovrà pagare cinque posizioni in griglia per la sanzione che i commissari austriaci hanno confermato dopo che è stato eccezionalmente riaperto il caso dell'incidente con
Felipe Massa in Canada.
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