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Austria, Libere 2: Hamilton reagisce, Ferrari più lontana

Lewis con le supersoft precede Rosberg, mentre Alonso scivola quasi a un secondo

Lewis Hamilton simula la pole position nel secondo turno di prove libere del Gp d'Austria e manda un segnale a Nico Rosberg: l'inglese centra il miglior tempo in 1'09"542 con le Pirelli Supersoft, lasciando il leader del mondiale a 377 millesimi di distacco. In casa Mercedes si preannuncia una dura battaglia con Lewis più che mai deciso a riprendersi la supremazia in squadra, dopo il cocente ritiro del Canada. Le W05 Hybrid hanno confermato, se mai ce ne fosse bisogno, che sono davvero imprendibili per tutti: nel giro secco quello che era un margine di tre decimi è cresciuto a quasi un secondo e anche nella simulazione del long run con le morbide Hamilton ha dimostrato una consistenza quasi imbarazzante per la concorrenza (e anche per il rivale in casa Nico Rosberg). E il dato è ancor più impressionante se si considera che la pista è corta... La Ferrari, come spesso accade al venerdì, sembra la prima inseguitrice delle frecce d'argento, ma Fernando Alonso non può immaginare di insediare le imprendibili Mercedes visto che sono state le sole ad andare sotto al muro dell'1'10". Lo spagnolo è arrivato a 1'10"470 e ha l'ambizione con il fresco (ci sono solo 18 gradi di aria) di sfruttare il pacchetto aerodinamico che già nelle libere di Montreal aveva mostrato un buon poteziale, ma che poi era stato scartato per l'innalzamento delle temperature che aveva messo in crisi l'affidabilità. La F14 T non sembra correre questo rischio al Red Bull Ring per cui potrà forse inseguire un podio che calmerebbe le acque agitate del Cavallino rampante. Dietro alla Rossa si conferma la sorpresa Williams che ha messo Valtteri Bottas davanti a Felipe Massa, rispettivamente quarto e quinto. Il finlandese non è lontano dalla Ferrari e, soprattutto, è insidiato dal brasiliano che è ad appena 2 millesimi, segno che entrambi i piloti di Grove sono giunti al limite della vettura. Ci si aspettava di più dalla Red Bull Racing che gioca in... casa: Sebastian Vettel è risalito al sesto posto, ma il suo distacco è preoccupante visto che si è preso 1"2 da Hamilton. Come se con il fresco la RB10 non sia in grado di esprimere il suo meglio, visto che il vincitore di Montreal, Daniel Ricciardo è appena ottavo, dietro anche alla McLaren di Jenson Button. L'australiano paga 1"3 dalla Mercedes, anche se c'è il dubbio che la Red Bull si sia un po' nascosta. La top ten è completata da Kevin Magnussen ormai costantemente dietro a Jenson Button (pare che la squadra segua le linee di sviluppo dettate dall'inglese al simulatore e il danese paghi il diverso stile di guida dall'esperto ex campione del mondo), e da Jean Eric Vergne con la Toro Rosso, piuttosto efficace con il nuovo pacchetto aerodinamico. La grande delusione della giornata è Kimi Raikkonen: il finlandese si lamenta della mancanza di grip e non ha mai trovato il ritmo giusto cn la F14 T e il mezzo secondo dal capitano del team pesa come un macigno. Nella versione da qualifica sono arretrate le Force India, Sergio Perez è tredicesimo, con Nico Hulkenberg relegato addirittura alla diciasettesima piazza. Incoraggiante, invece, il quattordicesimo posto di Esteban Gutierrez con la Sauber in crescita dopo gli ultimi chiari di luna, mentre le Lotus sono inchiodate a un ruolo comprimario. Moltissimi i lunghi in staccata alla curva 1 e i tagli alla curva 8: è probabile che la direzione corsa prenda dei porvvedimenti per le qualifiche di domani per inibire l'atteggiamento molto aggressivo di tutti i piloti.

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