La stagione 2013 si apre con un sovvertimento dei valori precostiuiti con un
Gp d'Australia divertente e spettacolare: sul podio sono saliti i primi tre piloti del mondiale scorso, ma con un ordine capovolto.
Kimi Raikkonen vince con la
Lotus E21 sfruttando una tattica perfetta che ha permesso al finlandese di coprire la distanza con due pit stop in luogo dei tre di
Fernando Alonso. Kimi conquista la ventesima vittoria in Formula 1: l'ultima volta che si era imposto a Melbourne nel 2007, poi si laureò campione del mondo!
La
Lotus, con un budget decisamente inferiore rispetto ai top team, ha centrato il primo succeso stagionale, regalando l'81esima vittoria al marchio: il finlandese ha confermato la bontà della
E21, centrando anche il giro più veloce a tre tornate dalla fine in 1'29"274.
Kimi anche quest'anno può fare affidamento su una monoposto che non usura le gomme in gara e che può andare ad imporsi pur partende settimo dalla griglia di partenza.
Alle spalle di
Kimi Raikkonen spunta la
Ferrari, con un ottimo
Fernando Alonso (autore di una partenza ancora una volta straordinaria) e una
F138 che si è rivelata molto competitiva. Lo spagnolo è stato anche in testa alla corsa dopo il secondo pit stop, quando la Rossa ha dimostrato un potenziale decisamente elevato nel passo gara, ma ha accusato un degrado nel finale, quando la
Lotus è parsa più costante.
Fernando avrebbe firmato per un podio: conquista un eccellente secondo posto, guadagnando dei punti su
Sebastian Vettel che era il grande favorito sulla carta. La dimostrazione della bontà della
Ferrari è confermata anche dal quarto posto di
Felipe Massa (nelle prime fasi della corsa il brasiliano è stato anche davanti al suo capitano): la squadra di Maranello ha mostrato in Australia di disporre del pacchetto migliore, almeno in questa fase, tant'è che passa in testa alla classifica del mondiale Costruttori con quattro punti sulla Lotus. E anche questa è una notizia.
Il risultato di Melbourne può dare più tranquillità al lavoro di sviluppo della squadra diretta da
Stefano Domenicali, nella convinzione di aver imboccato quest'anno la strada giusta: la prima conferma l'avremo la prossima settimana a Sepang, su una pista che più probante per i valori tecnici delle monoposto.
Sebastian Vettel, autore della pole nella mattinata, si è dovuto accontentare del terzo posto: il tre volte campione del mondo non è mai parso in grado di dettare il passo della corsa. La
RB9, particolarmente efficace nel giro secco, è parsa nervosa in gara (molte le correzioni di volante del tedesco che era abituato ad avere una monoposto da guidare sui binari) e incostante nella gestione delle gomme.
Seb deve ancora lavorare per tirare fuori il potenziale dalla macchina di Milton Keynes: non bisogna illudersi che sia destinato ad un ruolo da outsider.
Felipe Massa con il quarto posto ha confermato che la scelta di chi lo ha voluto tenere in squadra è stata giusta: il brasiliano però deve capire che è la seconda guida della squadra e avrebbe dovuto facilitare il sorpasso di Fernando nelle prima fasi del Gp durante il quale ha un po' mostrato i muscoli al suo capitano.
Positiva anche la prestazione di
Lewis Hamilton al debutto con la
Mercedes: l'inglese ha mostrato la sua voglia di stare nel gruppo dei migliori, ma deve fare i conti con una
W04 che non è ancora al top, troppo esigente con le gomme in certe condizioni.
Lewis è un pungolo per la squadra di Brackley e sta facendo crescere la Stella a tre punte molto più in fretta di quanto ci si potesse aspettare (mentre Nico Rosberg si è dovuto fermare per l'ennesimo guaio di affidabilità).
Hamilton, anzi, forse ci ha visto lontano lasciando la
McLaren nell'anno giusto, dal momento che il team di Woking sembra in una crisi tecnica profonda.
La sorpresa di Melbourne è stata certamente la
Force India: il settimo posto di
Adrian Sutil e l'ottavo di
Paul Di Resta dimostrano la qualità di una macchina che si adatta a qualsiasi tattica. Adrian, al ritorno nei Gp dopo un anno in "panchina", è stato autore di una prestazione magistrale, restando a lungo fra le macchine delle squadre top. Il tedesco ha dovuto tirare i remi in barca solo nel finale quando ha montato le gomme Supersoft che sono andate in crisi prima del previsto. In verità, avrebbe meritato di essere vicino al podio, mentre è stato scavalcato anche da
Mark Webber.
L'australiano, per l'ennesima volta, ha sbagliato la partenza: l'aussie doveva fare il guardiano alle spalle di
Vettel in prima fila e, invece, è stato intruppato nel gruppo: ha sparato dei giri veloci dopo i pit stop dimostrando il teorico potenziale della
RB9, ma ha fatto troppo poco per non finire dietro alla lavagna. A sua scusante va registrato il problema alla telemetria emerso durante il giro di formazione della griglia e le noie al KERS che lo perseguitano.
Jenson Button conquista un paio di punticini mondiali per la
McLaren, mentre
Perez è rimasto fuori dai dieci: la squadra di Woking è messa molto male. La
MP4-28 è una monoposto acerba, forse sbagliata, e ha messo in difficoltà i piloti che hanno cercato di giocare con le strategie: non basta il pit stop più veloce (2"7) per salvare una giornata storta che preannuncia una stagione molto difficile.
Chiude la zona punti
Romain Grosjean: il francese della
Lotus è sottoposto ad una pressione che non si merita per le malefatte dello scorso anno. Ha un rendimento "condizionato": il decimo posto, a confronto con il successo di
Kimi, è un disastro, ma il transalpino ha visto il traguardo e questo serve a dargli un po' di motivazione per il futuro. Deve ritrovare la sua grinta, altrimenti il suo posto rischia di essere presto vacillante.
FORMULA 1, Melbourne, 17/03/2013
Classifica finale Gp d'Australia
1. Kimi Raikkonen - Lotus-Renault - 58 giri
2. Fernando Alonso - Ferrari - +12"4
3. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - +22"3
4. Felipe Massa - Ferrari - +33"5
5. Lewis Hamilton - Mercedes - +45"5
6. Mark Webber - Red Bull-Renault - +46"8
7. Adrian Sutil - Force India-Mercedes - +1'05"0
8. Paul di Resta - Force India-Mercedes - +1'08"4
9. Jenson Button - McLaren-Mercedes - +1'21"6
10. Romain Grosjean - Lotus-Renault - +1'22"7
11. Sergio Perez - McLaren-Mercedes - +1'23"3
12. Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Ferrari - +1'23"8
13. Esteban Gutierrez - Sauber-Ferrari - +1 giro
14. Valtteri Bottas - Williams-Renault - +1 giro
15. Jules Bianchi - Marussia-Cosworth - +1 giro
16. Charles Pic - Caterham-Renault - +2 giri
17. Max Chilton - Marussia-Cosworth - +2 giri
18. Giedo van der Garde - Caterham-Renault - +2 giri
La classifica del Mondiale Piloti: 1. Raikkonen 25; 2. Alonso 18; 3. Vettel 15; 4. Massa 12; 5. Hamilton 10; 6. Webber 8; 7. Sutil 6; 8. di Resta 4; 9. Button 2; 10. Grosjean 1.
La classifica del Mondiale Costruttori: 1. Ferrari 30; 2. Lotus-Renault 26; 3. Red Bull-Renault 23; 4. Mercedes e Force India-Mercedes 10; 6. McLaren-Mercedes 2.
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