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Melbourne, Libere 1: Mercedes in fuga con Rosberg

Il tedesco precede Hamilton di 29 millesimi, poi Bottas e Sainz. Vettel quinto con la Ferrari

Sono solo sedici le monoposto che danno vita alla prima sessione di prove libere del Gp d'Australia: la Mercedes si è rivelata imprendibile per tutti fin dalle prime battute del turno, mettendo subito Nico Rosberg davanti a tutti con il tempo di 1'29"557. Il tedesco ha preceduto di 29 millesimi di secondo il compagno di squadra e campione del mondo in carica, Lewis Hamilton, con la seconda W06 Hybrid. Le monoposto sono risultato oltre 2 secondi più veloci rispetto al primo turno dello scorso anno, segno che c'è stata una grande evoluzione nella comprensione delle power unit.

Le frecce d'argento con le gomme Pirelli medie hanno rifilato più di un secondo al terzo classificato che è Valtteri Bottas con la Williams FW37 e hanno iniziato a fine turno anche una simulazione di gara con il serbatoio di benzina più carico.

Il finlandese ha ottenuto un tempo di 1'30"748  e ha preceduto la prima sorpresa di questo turno Carlos Sainz. Lo spagnolo al debutto con la Toro Rosso STR10 ha colto un inatteso quarto posto con un eccellente 1'31"014 a meno di tre decimi dalla Williams. L'iberico è stato il pilota che ha coperto la maggiore distanza con 33 tornate: la tendenza, infatti, è di girare il meno possibile avendo ogni pilota solo quattro power unit per tutta la stagione.

E la Ferrari? Sebastian Vettel è quinto con la SF15-T: il tedesco ha effettuato solo 14 giri con la Rossa e si è portato facilmente a 15 millesimi da Sainz. La macchina di Maranello ha svettato alla speed trap risultando la più veloce con  320,5 km/h. Buon segno. La sensazione è che la Ferrari, come la Williams, si sia un po' nascosta non avendo avuto grossi problemi.

La sesta posizione è stata ottenuta da Max Verstappen: l'olandese è il più giovane pilota di F.1 al debutto in un Gp. Il 17enne è sesto a 53 millesimi dal compagno di squadra: anche questo rookie ha messo insieme 31 giri per fare esperienza, ma ha messo la sua STR10 davanti a Feiipe Massa con la Williams.

Il brasiliano ha lavorato per la gara girando sempre con più benzina degli altri e si è messo davanti alla seconda Ferrari, quella di Kimi Raikkonen. A Maranello hanno scelto un avvio guardingo: capiremo meglio il potenziale nella seconda sessione quando i piloti andranno a simulare la qualifica.

Positivo il debutto di Pastor Maldonado con la Lotus E23 che è dotata della power unit Mercedes: il venezuelano è ottavo dimostrando che la squadra di Enstone può ambire a prestazioni più ambiziose rispetto al deludente 2014.

Delude le aspettative la Red Bull Racing con le due RB11 relegate al decimo e undicesimo posto con Daniel Ricciardo che precede Daniil Kvyat. L'australiano si è beccato due secondi dalla testa e non è stato indenne da un testacoda per un problema al ripartitore di frenata. Il giovane russo ha preso mezzo secondo da Ricciardo, che ha fatto solo 9 giri per le noie di bilanciamento.

Poca gloria anche per le Force India con Sergio Perez che sta davanti a Nico Hulkenberg. Male le McLaren MP4-30 alle prese dopo pochi giri con seri problemi alla power unit Honda: Jenson Button ha completato solo 7 giri con il migliore in 1'34"542, precedendo Kevin Magnussen di un paio di decimi. Le macchine di Woking sono rimaste nei box attorniate dai tecnici giapponesi che sperano di risolvere i guai di software in tempo per il secondo turno, ma i cinque secondi di distacco dalle Mercedes sono eloquenti delle difficoltà nel team di Ron Dennis!

Peggio ancora è andata a Romain Grosjean con la seconda Lotus E23-Mercedes: il francese è virtualmente senza tempo, visto che è riuscito a completare solo sei giri senza poter mai tirare seriamente per un guaio al fondo.

La Sauber non ha girato in attesa che si derima la questione legata ai piloti: i legali del team svizzero hanno consigliato di saltare il primo turno per non andare contro alla sentenza del tribunale della Suprema Corte di Vittoria. Giedo Van der Garde non ha ancora ricevuto la Superlicenza da parte della FIA e non se l'è sentita di mandare in pista Felipe Nasr e Marcus Ericsson per evitare di mancare di rispetto alla corte, rischiando di andare incontro a delle gravi sanzioni: non si parla solo dell'eventuale confisca dei beni del team, ma c'è anche il rischio che Monisha Kalterborn, team principal Sauber, possa finire in prigione!

Nella lista dei tempi mancano anche le Manor: come vi avevamo anticipato ieri le monoposto non sono in grado di girare per la mancanza di pezzi di ricambio e dei software nei computer che sono indispensabili a far funzionare le vetture.

A fine turno è stata provata anche la Virtual Safety Car con i piloti che si devono abiatuare a questa modalità che è stata scelta per neutralizzare la gara.

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