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Hamilton domina in Australia, ma Vettel è subito terzo!

Doppietta della Mercedes, ma la Ferrari conferma di essere in crescita. Quarto Massa

Lewis Hamilton ricomincia da dove aveva lasciato: il campione del mondo vince il Gp d'Australia con la Mercedes e coglie la 34esima affermazione in Formula 1. Partito dalla pole, l'inglese non ha mai messo in dubbio la sua supremazia su Nico Rosberg che nulla ha potuto contro Lewis, anche se il distacco dal compagno di squadra è sempre stato inferiore ai due secondi. La corsa si è decisa al via con Hamilton capace di uno scatto migliore del tedesco: il britannico è stato perentorio firmando l'hat trick cogliendo anche il giro più veloce in 1'30"945.

Va detto che la Mercedes ha cambiato l'approccio alla gara rispetto al 2014, quando le frecce d'argento erano velocissime anche alla speed trap, mentre ora l'orientamento di Brackley è di sfruttare la W06 Hybrid più carica aerodinamicamente. Nico Rosberg, lo sfidante, esce battuto dal primo confronto stagionale: ha pagato una qualifica tutt'altro che perfetta...

Dietro alle Mercedes sbuca Sebastian Vettel al debutto con la Ferrari: il quattro volte campione del mondo regala alla Ferrari il primo podio della stagione. La SF15-T ha dimostrato di essere una macchina consistente, dotata di una power unit che non è più la Cenerentola del Circus. Il tedesco centra un terzo posto (il podio era atteso da otto Gp) che è bene incoraggiante per la squadra di Maranello, anche se resta il mezzo minuto di distacco dalle frecce d'argento che, almeno per il momento, sono parse davvero imprendibili.

La Ferrari riesce a stare davanti alla Williams e dimostra che Maurizio Arrivabene ha fatto bene ad arrabbiarsi ieri dopo la qualifica, perché le Rosse potevano avere il potenziale per mettere due macchina in seconda fila. Manca il piazzamento di Kimi Raikkonen: il finlandese è stato costretto al ritiro dopo il secondo pit stop quando è stato costretto ad accostare a bordo pista la sua SF15-T perché la gomma posteriore sinistra non era stata serrata nel modo giusto per un dado che si è spanato. La FIA ha aperto un'inchiesta per unsafe release.

Kimi, dopo essere stato urtato al via da Nasr, (si sarebbe trovato in folle in un cambio marcia!) ha pagato un pit stop lentissimo (8"7) sempre per un problema alla posteriore sinistra: la squadra del Cavallino ritrova una monoposto più competitiva, ma mostra delle crepe nell'organizzazione del team, perché si è ripetuto il problema anche alla seconda sosta che è costata al finlandese il ritiro. Peccato perché la Ferrari poteva conquistare punti importanti nel mondiale Costruttori.

Giornata difficile per la Williams: Valtteri Bottas non ha potuto schierarsi al via per il male alla schiena rimediato ieri in qualifica (si teme la presenza di un'ernia del disco che potrebbe pregiudicare anche la Malesia) e Felipe Massa non ha potuto difendere il terzo posto ottenuto in prova dall'attacco della Ferrari di Sebastian Vettel.

Il brasiliano è riuscito a stare in zona podio nel primo stint ma poi non c'è più stata storia: la Ferrari ha mostrato un passo di gara certamente superiore, per cui a Grove sembrano aver perso il vantaggio di disporre del motore Mercedes visto che ha dovuto risparmiare benzina ad un certo punto della corsa. Felipe non ha commesso errori ma la FW37 è parsa inferiore alla Rossa.

La piacevole sorpresa di Melbourne è Felipe Nasr: il brasiliano al debutto in F.1 ha riportato in zona punti la Sauber dopo un'annata a bocca asciutta. La squadra coglie un prezioso quinto posto dopo essere stata messa alla berlina per la querelle legata a Giedo Van der Garde che ha condizionato le prove libere del venerdì. La C34 ha beneficiato dell'importante salto di qualità della power unit Ferrari 059/4, visto che anche Marcus Ericcson ha centrato un eccellente ottavo posto che rileva la consistenza tecnica del team che è sicuramente più efficace della conduzione manageriale.

Daniel Ricciardo scala un sesto posto con la Red Bull Racing: un piazzamento che non è in linea con le ambizioni di Milton Keynes ma che fotografa la situazione dei "bibitari" che non sembrano in grado di reggere il passo di Ferrari e Williams, essendo finiti nella seconda fascia. E' certamente una crisi momentanea visto che la RB11 si è rivelata più acerba del previsto.

Daniil Kvyat non è riuscito nemmeno a schierarsi per la gara: il russo ha dovuto fare i conti con un problema al cambio che lo ha fermato ancora. Evidentemente i guai non derivano solo e soltanto dalla power unit Renault tanto bersagliata (Ricciardo ha dovuto usare il secondo motore dei quattro concessi per tutta la stagione!).

La Force India porta a casa un settimo posto con Nico Hulkenberg e il decimo con Sergio Perez: il team di Silverstone raccoglie il massimo sfruttando le assenze e i ritiri, ma la vettura è parsa ancora indietro nella preparazione.

Buono il debutto di Carlos Sainz con la Toro Rosso: lo spagnolo ha avuto un avvio di Gp molto competitivo (era nei primi cinque), ma poi ha pagato un pit stop lento che lo ha fatto precipitare nelle retrovie con la STR10. Il campione della World Series si è prodotto in una bella rimonta che è stata ripagata dai due punticini, ma che sono ben poca cosa rispetto alle ambizioni del team.

Non ha visto il traguardo Max Vesrtappen con la seconda Toro Rosso: l'olandese si è dovuto fermare subito dopo il pit stop per una fumata nel posteriore che ha evidenziato il ko del deludente motore Renault. Il 17enne non ha commesso errori fra i grandi del Circus: il più giovane debuttante nella storia della Formula 1 ha mostrato di meritare il volante che guida...

Ha sfiorato la zona punti Jenson Button con la McLaren-Honda. L'inglese porta al traguardo la MP4-30 e questo è positivo, ma si classifica undicesimo a due giri da Lewis Hamilton rivelando il disastro della collaborazione fra la squadra di Woking e i giapponesi della Honda. Per evitare delle rotture i nipponici hanno quasi "spento" l'ERS: una strategia che non ha senso, visto che Button è condannato a partire in coda al gruppo, per cui varrebbe la pena tirare e rischiare di rompere per fare esperienza.

Kevin Magnussen non ha potuto nemmeno prendere il via della corsa per una perdita d'olio nel giro di formazione della griglia: il danese restituirà la MP4-30 a Fernando Alonso che è molto più indietro di quanto lo spagnolo potesse pensare.

C'era attesa per la Lotus che in un giro ha visto uscire di scena le due monoposto: Pastor Maldonado ha causato la safety car sbattendo contro le barriere dopo una toccata con Nasr, mentre il brasiliano era alle prese con Raikkonen. Il venezuelano ha lasciato due ruote cotro le barriere, mentre Romain Grosjean si è dovuto fermare ai box per un problema tecnico al via: ha avuto una perdita di potenza e ha patito il ko dell'ERS. Brutto segno per una squadra che è già a corto di soldi...

L'avvio della stagione non è stato esaltante: la gara è stata noiosa e la griglia mai così corta negli ultimi anni. Vedere solo quindici monoposto alla partenza non è un bel segnale: Bernie Ecclestone deve trovare delle soluzioni. La manfrina della Sauber e la sceneggiata della Manor che era presente nel paddock ma non ha fatto un giro nel week end...

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