Sergio Perez è stato epurato dalla McLaren. Ma il mancato rinnovo del contratto del pilota sudamericano non è il solo motivo di attrito fra la squadra di Woking e il Messico.
A scatenare violente polemiche è stata la bandiera che è stata esposta in cima allo stand del merchandising McLaren ad Austin.
Nel
tricolore, infatti,
sono apparse delle foglie di marijuana: le immagini sono subito state riprese dai vari siti e che hanno scatenato la stizzita reazione delle autorità messicane. A muoversi è stato il consolato messicano di Austin che ha inoltrato una vibrata protesta:
"È stata inoltrata una protesta per questo inaccettabile fatto per il quale abbiamo chiesto degli immediati provvedimenti".
La bandiera incriminata è stata sostituita subito, ma il caso era già montato. Pronte sono arrivate le scuse della McLaren che si è chiamata fuori:
"Sappiamo che riproduzioni non corrette della bandiera messicana sono state esposte a uno stand commerciale che è gestito da un soggetto appaltatore. Ci teniamo a dire che la bandiera non è stata autorizzata dalla McLaren".
Il fatto è stato amplificato proprio perché la squadra di Woking prima di Austin ha liquidato Sergio Perez per fare posto al giovane debuttante Kevin Magnussen, il giovane danese allevato nel team. Che ci sia un messaggio subliminale?
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