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Hamilton ad Austin firma una cinquina di fila

L'inglese porta a 24 punti il margine su Rosberg. Terzo è Ricciardo davanti alle Williams. Alonso solo sesto

Lewis Hamilton non si ferma più: nel Gp degli Stati Uniti conquista la quinta vittoria di fila e porta a 24 punti il vantaggio su Nico Rosberg nella classifica del mondiale piloti. Il momento cruciale della gara si è consumato al 24esimo giro,durante il secondo stint, quando l'inglese ha infilato in modo perentorio il tedesco alla prima staccata e poi non è più stato preso, anche se la battaglia fra i due piloti con le frecce d'argento si è consumata sui giri veloci con Lewis sempre davanti al rivale nella lotta per il mondiale.

Hamilton coglie la 32esima vittoria appaiando Fernando Alonso nella classifica dei successi, mentre la Mercedes ha centrato la decima doppietta stagionale. Questa affermazione conferisce al britannico un buon vantaggio, anche se il titolo si giocherà solo all'ultima gara che varrà 50 punti, per cui non potrà rilassarsi a Interlagos. Il leader del mondiale, che ieri in qualifica aveva accusato dei problemi ai freni, è stato impeccabile, mostrando di sapere controllare la sua emotività.

Le W05 Hybrid, scongiurati i problemi di affidabilità, si sono rivelate imprendibili: Daniel Ricciardo è arrivato a 25 secondi con la Red Bull Racing. L'australiano è stato straordinario perché è riuscito ad avere la meglio sulle due Williams che le erano partite davanti. Il pilota di Milton Keynes ha dato l'ennesima conferma del suo talento, meritandosi il terzo posto nel mondiale e il ruolo di prima guida dei "bibitari". Aveva promesso un podio prima della gara e ha mentenuto la promessa!

Felipe Massa, quarto, e Valtteri Bottas, quinto, hanno raccolto meno di quanto ci si potesse aspettare, ma la Williams ha messo una seria ipoteca al terzo posto nel mondiale Costruttori, distanziando la Ferrari di 44 punti, un margine che si sta facendo umiliante per il Cavallino rampante. Il team di Grove forse ha sbagliato la tattica sul brasiliano sommandola ad un pit stop troppo lento: i due aspetti sommati possono essere costati il podio a Felipe.

La Ferrari si è dovuta accontentare del sesto posto con Fernando Alonso: lo spagnolo è arrivato alla bandiera a scacchi con un distacco di oltre un minuto e mezzo dalle Mercedes, ma ha preso oltre un minuto anche da Red Bull Racing e Williams. La F14 T non solo non recupera terreno, ma sembra perdere competitività Gp dopo Gp. Speriamo solo che gli esperimenti tecnici finalizzati alla prossima stagione diano qualche risultato. Almeno quelli...

Fernando Alonso, ferrarista uscente, ha sentito alitare sul collo, Sebastian Vettel, prossimo pilota del Cavallino: il tedesco è arrivato a mezzo secondo dalla Rossa, ma è partito dalla pit lane con una RB10 che nel primo stint non ne voleva sapere di andare con le gomme Medium. Il campione del mondo ha collezionato ben quattro pit stop, eppure è arrivato a tiro della F14 T, mostrando un potenziale inespresso negli ultimi giri quando Sebastian ha siglato il giro più veloce (1'41"379 al 50esimo giro) con le gomme Soft e si è arrampicato al settimo posto dal dodicesimo con una serie di sorpassi spettacolari.

La McLaren piazza Kevin Magnussen all'ottavo posto: la MP4-29 completa un weekend da gambero, peggiorando la sua posizione dalle prove libere alla gara, con Jenson Button che è rimasto fuori dalla zona dei punti con una 12esima posizione.

Jean-Eric Vergne regala due punti alla Toro Rosso con un nono posto molto consistente: il francese con la STR9 ha dato spettacolo nel sorpasso a ruote inchiodate su Romain Grosjean, cercando di meritarsi una conferma nel team di Faenza accanto a Max Verstappen. La top ten è chiusa da Pastor Maldonado che riporta in zona punti la Lotus: il venezuelano ha beneficiato di un aumento di potenza del motore Renault che si è visto in pista con le E22 non costrette alle ultime posizioni. Pastor, infatti, ha preceduto il compagno di squadra Romain Grosjean sebbene abbia totalizzato due penalità.

Male Kimi Raikkonen costretto ad un pit stop aggiuntivo a fine gara, mentre era arrivato alle spalle di Fernando Alonso: il finlandese ha patito il tamponamento della Force India di Sergio Perez al primo giro che gli ha scombinato l'assetto e il tredicesimo posto è ben poca cosa per le ambizioni di Kimi costretto a remare nelle retrovie.

Ritirate le due Force India: Nico Hulkenberg ha dovuto spegnere la power unit, mentre Sergio Perez ha esagerato nella prima tornata centrando la Sauber dell'incolpevole Adrian Sutil e toccando la Ferrari di Kimi Raikkonen. Il messicano non ha il senso del limite e probabilmente si vedrà togliere qualche punto dalla licenza a punti. Austin ha offerto sorpassi, divertimento e spattacolo. La Formula 1 guarda al futuro. Sperando che ci sia un futuro...

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