Kimi Raikkonen dominando il Gp di Abu Dhabi è l'attavo pilota che si aggiudica una corsa nella stagione 2012 proprio nel giorno in cui esce matematicamente dalla lotta per il mondiale con la Lotus-Renault e conquista la 19esima affermazione in F.1.
Questa corsa negli Emirati Arabi è destinata ad essere ricordata a lungo per una serie di prestazioni incredibili:
Sebastian Vettel resta in testa alla classifica piloti con dieci punti su
Fernando Alonso. La
Lotus torna sul gradino più alto del podio dal Gp di Detroit del 1987 quando ad imporsi fu Ayrton Senna. Se ci vogliamo fermare al team di Enstone, invece, bisogna tornare indietro al 2008 con Fernando Alonso.
Sebastian Vettel è partito dalla pit lane ed è arrivato sul podio con una gara molto consistente, condita anche da un paio di errori che potevano essergli fatali. Il tedesco ha danneggiato il flap destro dell'ala anteriore in un contatto con
Bruno Senna nelle prime battute, e poi durante la prima safety car al 13. giro ha rovinato la parte sinistra per evitare Ricciardo che aveva fatto una prova di frenata e ha centrato un cartello di polistirolo che indicava il detention point del DRS.
Seb è tornato al pit prima della ripartenza per montare le gomme Soft e sostituire il muso e poi ha iniziato una cavalcata che lo ha portato al terzo posto, rischiando un sorpasso audace su
Jenson Button nel finale. Bene hanno fatto i tecnici Red Bull a cambiare l'assetto alla RB8 del tedesco per metterlo nella condizione di fare molti sorpassi con ali più scarichi e rapporti al cambio più lunghi. Vettel ha dimostrato nei fatti di essere un campione degnissimo dei due titoli mondiali: ha saputo aggrapparsi al podio superando un week ricco di insidie.
Al secondo posto si è classificato
Fernando Alonso con la Ferrari: lo spagnolo, partito sesto, ha colto un risultato inatteso per la squadra di Maranello e nelle ultime battute ha provato anche ad andare a prendere Kimi Raikkonen a suon di giri veloci, ma l'attacco è stato tardivo. Lo spagnolo avrebbe dovuto approfittare delle difficoltà della Red Bull e provare a vincere, ma la F2012 non è solo inferiore alla Red Bull e alla McLaren, ma ora paga dazio anche alla Lotus che ha saputo sfruttare gli scarichi soffianti.
L'asturiano ha dato il massimo, è la
Ferrari che ci deve mettere qualcosa in più se vuole sperare di invertire l'andamento della stagione che resta apertissima. La
McLaren si deve accontentare del quarto posto di
Jenson Button: è ben poca cosa se si considera che
Lewis Hamilton è partito dalla pole position, prima che la Mp4-27 dell'inglese ammutolisse al 20. giro per problemi alla pompa della benzina, dopo aver accusato noie elettriche al volante-computer come in India.
Buona la prestazione di
Pastor Maldonado quinto con la Williams alle prese con problemi di KERS, davanti a
Kamui Kobayashi (Sauber) e all'opaco
Felipe Massa (Ferrari), autore di un testacoda nella bagarre con
Mark Webber dopo aver subito il sorpasso di
Pastor Maldonado.
La corsa è vissuta di continue emozioni e
due safety car: la prima è stata necessaria al 9. giro quando
Nico Rosberg con la Mercedes è decollato sulle ruote della HRT di Narain Karthikeyan che ha rallentato all'improvviso per un problema tecnico. La freccia d'argento si è schiantata contro le barriere ad alta velocità dopo aver sorvolato l'abitacolo indiano. Piloti illesi che si sono subito chiariti.
La seconda neutralizzazione è scattata al 39. giro quando
Sergio Perez ha prima "parcheggiato"
Dario di Resta e poi è arrivato lungo e nel rientro in pista ha tagliato la strada all'incolpevole
Romain Grosjean (Lotus), coinvolgendo anche
Mark Webber (Red Bull Racing). Giusta la penalizzazione con stop and go inflitta al messicano che ha perso la tranquillità dal giorno in cui ha firmato un contratto con la McLaren.
Nel mondiale Costruttori alla Red Bull mancano quattro punti per vincere il primo titolo, con la Ferrari che mantiene la seconda posizione. Nel mondiale piloti, invece, la partita è aperta...
FORMULA 1, Abu Dhabi, 04/11/2012
Classifica finale
1. Kimi Raikkonen - Lotus-Renault - 55 giri
2. Fernando Alonso - Ferrari - +0"8
3. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - +4"1
4. Jenson Button - McLaren-Mercedes - +7"7
5. Pastor Maldonado - Williams-Renault - +13"0
6. Kamui Kobayashi - Sauber-Ferrari - +20"0
7. Felipe Massa - Ferrari - +22"8
8. Bruno Senna - Williams-Renault - +23"5
9. Paul di Resta - Force India-Mercedes - +24"1
10. Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - +27"4
11. Michael Schumacher - Mercedes - +28"0
12. Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Ferrari - +34"9
13. Heikki Kovalainen - Caterham-Renault - +47"7
14. Timo Glock - Marussia-Cosworth - +56"4
15. Sergio Perez - Sauber-Ferrari - +56"7
16. Vitaly Petrov - Caterham-Renault - +1'04"5
17. Pedro de la Rosa - HRT-Cosworth - +1'11"7
La classifica del campionato piloti: 1. Vettel 255; 2. Alonso 245; 3. Raikkonen 198; 4. Webber 167; 5. Hamilton 165; 6. Button 153; 7. Massa 95; 8. Rosberg 93; 9. Grosjean 90; 10. Perez 66; 11. Kobayashi 58; 12. Hulkenberg 49; 13. di Resta 46; 14. Maldonado e Schumacher 43; 16. Senna 30; 17. Vergne 12; 18. Ricciardo 10.
La classifica del campionato costruttori: 1. Red Bull-Renault 422; 2. Ferrari 340; 3. McLaren-Mercedes 318; 4. Lotus-Renault 288; 5. Mercedes 136; 6. Sauber-Ferrari 124; 7. Force India-Mercedes 95; 8. Williams-Renault 73; 9. Toro Rosso-Ferrari.
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