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Hamilton domina ad Abu Dhabi, sorprende Alonso 2.!

Subito fuori Vettel, la McLaren ritorna al vertice con lo spagnolo ottimo protagonista fino al 2. pit stop

Lewis Hamilton torna alla vittoria, sfruttando il ritiro al primo giro di Sebastian Vettel. Terzo successo stagionale per il "moretto" che cancella un periodo molto difficile con una perentoria affermazione ad Abu Dhabi. Lewis ha disputato una gara perfetta, costringendo Fernando Alonso ad arrendersi con la Ferrari. Lo spagnolo è stato fantastico perché è riuscito ad arrampicarsi subito al secondo posto e ha cercato di tenere viva la corsa fino all'ultimo pit stop: la sosta della Rossa è stata più lenta di quella della McLaren e al rientro in pista la Mp4-26 è rimasta davanti. Fernando è stato protagonista di una gara strepitosa, illudendo i tifosi del Cavallino che potesse lottare per una vittoria impensabile alla vigilia. Ancora una volta è emerso in modo lampante il difetto della 150° Italia che non riesce a mandare subito le gomme nuove in temperatura. Con le Pirelli medie, Alonso si è poi dovuto arrendere, difendendo una piazza d'onore meritatissima che dà morale alla squadra di Maranello perché inattesa. Certo lo stop di Sebastian Vettel ha facilitato il compito del ferrarista: il campione del mondo si è dovuto fermare ai box dopo che si è stallonata la gomma posteriore destra che ha danneggiato il cestello dei freni in carbonio. Seb era visibilmente sconsolato per il ritiro che è arrivato dopo 19 Gp: nella stagione è la prima volta che non si vede una Red Bull Racing sul podio. Una gara da dimenticare per la squadra di Milton Keynes. A riprova che senza Vettel anche la squadra che sembra imbattibile diventa "normalissima". Sul terzo gradino del podio sale Jenson Button che ha disputato una gara tattica, alle prese con un fastidioso sottosterzo e, soprattutto, l'anomalo funzionamento del KERS, che ha condizionato la sua condotta. L'inglese resta al secondo posto del mondiale e può difendere in Brasile la piazza d'onore avendo dieci lunghezze sullo spagnolo. Mark Webber ha pagato per l'ennesina volta un brutta partenza: l'australiano quest'anno ha perso 23 posizioni al via ed è finito al quarto posto. Il muretto della Red Bull ha provato a cambiare strategia, sperando che Mark potesse riguadagnare il podio usando le gomme Soft fino all'ultimo giro, per sottoporsi ad un pit stop aggiuntivo proprio all'ultima tornata, dopo che aveva perso molto tempo nella prima sosta per un problema alla gomma posteriore destra. Questa tattica, certamente coraggiosa, non ha pagato, per cui Mark ha concluso fuori dal podio, dopo aver colto un giro più veloce della corsa dopo l'altro, in una sequenza certamente entusiasmante, ma poco redditizia per il risultato finale. Al quinto posto troviamo la seconda Ferrari: Felipe Massa si è beccato ache in questa situazione 42 secondi dal compagno di squadra, una vera enormità considerato che questa volta non ha avuto problemi ai box, né contatti in pista. Felipe non è stato esente da errori: un lungo al tornante che aveva permesso il sorpasso di Webber e un testacoda. Questo pilota non sembra adatto a restare ancora un anno a Maranello. Buona la prestazione di Nico Rosberg: il tedesco ha rifilato oltre 22 secondi al compagno di squadra Michael Schumacher, poco a suo agio con il buio. La Mercedes, nonostante l'impegno degli ultimi Gp, non riesce a crescere. Anzi a parità di motore è incalzata dalle due Force India con Sutil e Di Resta puntualmente in zona punti (ottavo e nono). La decima piazza di Kobayashi restituisce morale al giapponese: il punticino che Kamui ha conquistato ha un valore importantissimo perché consente alla Sauber di scavalcare la Toro Rosso al settimo posto del mondiale Costruttori. Da segnalare i due drive through comminati a Pastor Maldonado che non ha rispettato le bandiere blu mentre venica doppiato dai primi. Peccato che il venzualeano sia così indisciplinato, perché aveva effettuato una bella rimonta con la Williams partita dall'ultima fila. Anche Bruno Senna si è meritato una sanzione per la stessa ragione. Ad Abu Dhabi c'erano due zone DRS: si sono visti tanti sorpassi, ma alla fine non ha condizionato la classifica perché azione e immediata reazione hanno vanificato l'uso dell'ala mobile. FORMULA 1, Abu Dhabi, 13/11/2011 Classifica finale 1. Lewis Hamilton - McLaren-Mercedes - 55 giri 2. Fernando Alonso - Ferrari - +8"4 3. Jenson Button - McLaren-Mercedes - +25"8 4. Mark Webber - Red Bull-Renault - +35"7 5. Felipe Massa - Ferrari - +50"5 6. Nico Rosberg - Mercedes - +52"3 7. Michael Schumacher - Mercedes - +1'15"9 8. Adrian Sutil - Force India-Mercedes - +1'17"1 9. Paul di Resta - Force India-Mercedes - +1'41"0 10. Kamui Kobayashi - Sauber-Ferrari - +1 giro 11. Sergio Perez - Sauber-Ferrari - +1 giro 12. Rubens Barrichello - Williams-Cosworth - +1 giro 13. Vitaly Petrov - Lotus Renault - +1 giro 14. Pastor Maldonado - Williams-Cosworth - +1 giro 15. Jaime Alguersuari - Toro Rosso-Ferrari - +1 giro 16. Bruno Senna - Lotus Renault - + 1 giro 17. Heikki Kovalainen - Team Lotus-Renault - +1 giro 18. Jarno Trulli - Team Lotus-Renault - +2 giri 19. Timo Glock - Virgin-Cosworth - +2 giri 20. Vitantonio Liuzzi - HRT-Cosworth - +2 giri Giro più veloce: il 51. di Webber in 1'42"612 La classifica del campionato piloti: 1. Vettel 374; 2. Button 255; 3. Alonso 245; 4. Webber 233; 5. Hamilton 227; 6. Massa 108; 7. Rosberg 83; 8. Schumacher 76; 9. Petrov 36; 10. Sutil e Heidfeld 34; 12. Kobayashi 28; 13. Alguersuari 23; 14. di Resta 23; 15. Buemi 15; 16. Perez 14; 17. Barrichello 4; 18. Senna 2; 19. Maldonado 1. La classifica del campionato costruttori: 1. Red Bull-Renault 607; 2. McLaren-Mercedes 482; 3. Ferrari 353; 4. Mercedes 159; 5. Renault 72; 6. Force India-Mercedes 57; 7. Sauber-Ferrari 42; 8. Toro Rosso-Ferrari 41; 9. Williams-Cosworth 5.

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