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Hamilton è campione del mondo, Rosberg si arrende

L'inglese vince il secondo titolo e precede Massa e Bottas con Ricciardo quarto. Le Ferrari sono un disastro

Lewis Hamilton è il campione del mondo piloti 2014. L'inglese vince il Gp di Abu Dhabi cogliendo l'undicesima affermazione stagionale (33esima in carriera) e regala il sedicesimo successo alla Mercedes pareggiando il record di McLaren e Ferrari, dopo una gara tutto sommato brutta da vedere, ma ricca di tensione.

Il britannico bissa il titolo iridato del 2008 conseguito con la McLaren, capitalizzando una bella partenza dalla seconda piazza, visto che Nico Rosberg, lo sfidante, ha fatto un pessimo avvio.

Il tedesco il suo mondiale lo ha perso allo start, ma poi ha patito un vero calvario sulla sua W05 Hybrid: nel corso del 24esimo giro ha perso l'uso dell'ERS che è andato ko (vale circa tre secondi al giro) e che ha condizionato la frenata posteriore senza il brake by wire: Nico ha accusato un bloccaggio alla gomma anteriore destra e poi non ha più trovato il passo, venendo ingoiato nel gruppo fino a concludere al quattordicesimo posto, nonostante lo squadra lo avesse invitato a rientrare ai box prima della bandiera a scacchi.

Si è riproposto il problema che aveva afflitto le frecce d'argento in Canada e anche Lewis Hamilton ad un certo punto ha ridotto il passo concedendo a Felipe Massa di andare in testa alla corsa al pit stop. L'inglese ha saputo mantenere la calma e si è meritato il secondo mondiale facendo poi esplodere la festa iridata: del resto Lewis ha collezionato undici successi, mentre lo specialista delle pole position ha messo nel suo carniere solo cinque affermazioni.

Lewis era il grande favorito per il titolo e Hamilton ha mantenuto le aspettative sfruttando una monoposto che si è rivelata una spanna più veloce su tutti. L'uomo che doveva essere più fragile dal punto di vista nervoso è stato inossidabile: ora Lewis può rinnovare il suo contratto con la Stella a tre punte sapendo di essere il Re del Circus. A 29 anni il pilota di origine caraibica si è meritato gli applausi a scena aperta del pubblico di Abu Dhabi prima di scatenarsi nei tondi a ruote fumanti e sventolare la Union Jack.

Ad animare una gara piena di tensione delle Mercedes ci ha pensato Felipe Massa con la Williams: il brasiliano è stato autore di una corsa meravigliosa che lo ha portato al secondo posto a due secondi e mezzo dal campione del mondo. Felipe ha disputato l'ultimo stint con le gomme Super Soft cercando di andare a riprendere Hamilton che si stava già pregustando la festa iridata. La squadra di Grove avrebbe potuto anticipare l'ultimo pit di un paio di giri per cercare di mettere il sale sulla coda di Lewis.

La Williams mette due vetture sul podio accomunando Valtteri Bottas a Felipe Massa, e dimostrando il valore della FW36: il finlandese ha sbagliato la partenza perdendo cinque piazze e poi ha saputo risalire con freddezza nella posizione che si meritava, anche se staccato di quasi mezzo minuto da Felipe. Il sesto podio gli vale il quarto posto nel mondiale piloti grazie all sorpasso finale a Vettel e Alonso. Non si vedevano due piloti di Grove sul podio dal Gp di Monaco 2005: questo è il più chiaro segno della rinascita di una squadra che l'anno scorso era precipitata negli abissi della classifica Costruttori.

Non ha avuto l'onore del podio, ma un eroe di giornata è certamente Daniel Ricciardo: l'australiano, scattato con Sebastian Vettel dalla pit lane per l'irregolarità tecnica al flap anteriore delle RB10, è stato autore di una corsa fantastica: partito con le gomme Soft, è stato un vero "martello" confermandosi la vera rivelazione della stagione 2014.

Del resto Ricciardo nel 2014 è stato l'unico che è riuscito a interrompere l'egemonia delle Mercedes con la Red Bull Racing e anche ad Abu Dhabi ha dato una dimostrazione cristallina della sua classe. Il neo ferrarista, Sebastian Vettel, non ha tenuto lo stesso passo di Daniel nel traffico dopo i pit stop e si è dovuto accontentare dell'ottava posizione. Il tedesco non ha entusiasmato, ma ora puà voltare pagina chiudendo un'avventura che con la Red Bull gli è valsa quattro titoli...

La quinta piazza è andata a Jenson Button: l'inglese quasi sicuramente chiude il suo ciclo in Formula 1 con la McLaren. L'ex campione del mondo ha messo ancora una volta il giovane compagno Kevin Magnussen alle spalle, lasciando qualche dubbio a Ron Dennis e compagni sulle scelte per il futuro, visto che il danese non è andato a punti.

Sei motori Mercedes nei primi sette classificati: le Force India hanno colto il sesto e settimo posto. Nico Hulkenberg è rimasto davanti al compagno di squadra Sergio Perez nonostante lo stop and go rimediato nel primo giro per il contatto con Kevin Magnussen.

La Ferrari ha conquistato un nono posto con Fernando Alonso che chiude mestamente i cinque anni con il Cavallino, e il decimo con Kimi Raikkonen. La F14 T si è rivelata un disastro: dopo una buona partenza di Fernando e Kimi (hanno guadagnato due posizioni al via), sono stati fra i primi a rientrare ai box per il graining che è comparso sulle gomme Super Soft fin dai primi giri. E poi entrambe le Rosse sono andate in crisi con l'ERS per cui non potevano recuperare l'energia per difendersi nei sorpassi. Un vero disastro per una squadra che si prepara ad un'altra rivoluzione interna: Marco Mattiacci non lascia alcun segno alla direzione del Reparto Corse. Toccherà a Maurizio Arrivabene iniziare la ricostruzione, ma ci vorrà tempo. Molto tempo...

Non ha concluso la gara Daniil Kvyat che è stato un leone con la Toro Rosso: il russo avrebbe meritato un bel piazzamento ma ho dovuto fare i conti con la meccanica. Peccato. Anche Jean-Eric Vergne ha mostrato i muscoli prima di essere licenziato dal giro Red Bull: il francese con una più modesta STR9 ha costretto Daniel Ricciardo a impegnarsi nel sorpasso, subendo un bel ritorno del transalpino prima di andarsene verso il quarto posto.

Pastor Maldonado ha finito la stagione con un'esplosione del motore Renault: la fiammata dallo scarico posteriore è stata l'eblema del campionato della Lotus che lascia la power unit francese per affidarsi al propulsore Mercedes. Will Stevens ha avuto la soddisfazione di conludere il suo primo Gp con la Caterham, segno che il ritorno della squadra di Leafield nel Circus, guidata da un liquidatore fallimentare dopo aver saltato due Gp, non è stato cosmetico. E ora si gira pagina...

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