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F1 | Giovinazzi, torna la tensione dopo il team radio di Austin?

Ad Austin il muretto Alfa Romeo ha impartito un ordine ad Antonio Giovinazzi in maniera perentoria, che ha stupito non pochi addetti ai lavori per i toni e i modi duri e insoliti. Tensione riaccesa dopo la Turchia?

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41, Fernando Alonso, Alpine A521 e Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C41.

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C41, Fernando Alonso, Alpine A521 e Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C41.

Andy Hone / Motorsport Images

Quando due persone, in questo caso un pilota e una squadra, sono in procinto di lasciarsi, spesso il rapporto tra le parti si incrina sempre più sino a sfociare nel risultato più ovvio, quello scelto da una parte, se non da entrambe. Ovvero la separazione.

Antonio Giovinazzi ha vissuto ad Austin, sede del Gran Premio degli Stati Uniti di Formula 1 andato in scena lo scorso fine settimana in Texas, l'ennesimo momento che ha fatto storcere il naso a parecchi appassionati, addetti ai lavori compresi.

Nel corso del 26esimo passaggio, il pilota del team Alfa Romeo Racing ha provato a riprendersi la posizione nei confronti di Fernando Alonso dopo il sorpasso subito pochi minuti prima. Entrambi, in quel momento, erano in lotta per l'11esima piazza.

Giovinazzi ha compiuto la manovra affiancando Alonso in Curva 1. Giunti appaiati alla curva sinistrorsa, Fernando si è difeso costringendo Antonio a uscire di pista, ma l'italiano non ha alzato il piede dall'acceleratore e ha concluso il controsorpasso.

Poco dopo il direttore di gara della F1, Michael Masi, ha contattato il muretto dell'Alfa Romeo per suggerire ai membri del team svizzero di far cedere la posizione guadagnata a Giovinazzi. Sia chiaro, il suggerimento di Masi non implica un obbligo: qualora questo fosse stato ignorato, Masi avrebbe fatto notare il sorpasso ai commissari di gara e sarebbero stati loro a decidere, a giudicare il sorpasso ed, eventualmente, a sanzionare o meno il pilota italiano.

Era già successo pochi giri prima, con Raikkonen che aveva superato nello stesso punto e con le stesse modalità Fernando Alonso. In quel caso i commissari avevano catalogato l'accaduto come un semplice fatto di gara. Kimi, a loro avviso, non ha infranto alcun articolo del Regolamento Sportivo Internazionale della FIA.

Per Giovinazzi, invece, il team ha scelto di chiedergli di cedere la posizione a favore di Alonso con questo team radio: "Antonio, devi restituire la posizione ad Alonso...".

 

A quel punto, Giovinazzi ha risposto con un dato di fatto. Il sorpasso ai danni di Alonso è stato portato a termine fuori pista perché l'asturiano ha accompagnato il pugliese in quella zona, ovvero nella prima parte della via di fuga: "Ma mi ha spinto fuori!".

Quasi a interromperlo, è arrivato il secondo e definitivo ordine da parte del muretto Alfa Romeo. Ed è proprio il tono e un'espressione in particolare ad aver colpito nell'interazione con Giovinazzi: "Dagli indietro la posizione. Ora. Senza discussioni, ridagli la posizione".

Quel "Senza discussioni", ma anche "Ora", mal celano dentro di sé ben più di un semplice ordine di squadra, ma un ordine a un pilota che quasi certamente non farà più parte del team a partire dalla prossima stagione. Spesso nei team radio sono i piloti a usare modi forti, al limite dell'educazione, perché portati a farlo dai momenti concitati della gara. In questo caso è stato il muretto a impartire un ordine categorico al proprio pilota che, lo ricordiamo, in quel momento stava lottando per la prima posizione fuori dai punti e si trovava a pochi secondi dal compagno di squadra Kimi Raikkonen, in quel momento in Top 10.

Probabilmente i modi con cui è stato dato l'ordine a Giovinazzi sono dovuti anche all'insubordinazione del pugliese nel corso dell'ultimo gran premio, quello svolto in Turchia, dove si era rifiutato di cedere la posizione a Kimi Raikkonen per provare a recuperare terreno nei confronti di un Esteban Ocon in palese difficoltà con le gomme. Ricordiamo che il francese è poi riuscito a concludere in zona punti solo grazie al doppiaggio patito pochi metri prima che Bottas tagliasse il traguardo, altrimenti Giovinazzi avrebbe avuto tempo per superarlo e con ogni probabilità ci sarebbe riuscito, considerando che stava guadagnando oltre 3" al giro sul francese dell'Alpine.

“A un certo punto Kimi ha spinto di più e pensavamo fosse in grado di gestire le gomme, così abbiamo chiesto ad Antonio di spingere a sua volta o di lasciarlo passare. Forse è stato troppo conservativo, ma non voglio biasimarlo”, aveva dichiarato qualche giorno fa Frédéric Vasseur, team principal di Alfa Romeo Racing.

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“Non sapeva quanto attaccare, sicuramente poteva essere più veloce ed invece è stato troppo conservativo. Non siamo riusciti ad andare a punti, ma non voglio incolpare Antonio per la discussione che abbiamo avuto. Si stava attenendo al piano e quando abbiamo avuto una finestra per spingere di più ha impiegato qualche giro per capire che poteva farlo”.

Vasseur ha poi sgombrato il campo da eventuali polemiche affermando di aver chiarito la questione con Giovinazzi. Ora però ecco questo team radio, sgarbato nei toni e, a conti fatti, anche piuttosto inutile considerando il fatto che il sorpasso di Raikkonen ai danni di Alonso - identico a quello di Giovinazzi sull'asturiano - aveva creato un precedente. Aveva già fatto giurisprudenza.

Si tratta dell'ennesimo caso controverso della stagione del pilota di Martina Franca, che spesso, nella sua avventura nell'ex team Sauber, si è trovato rallentato da errori del team e situazioni difficilmente spiegabili per quanto riguarda le strategie studiate per le sue gare e verificatesi poi autentici fallimenti dal punto di vista sportivo. Un'insieme di cose che lascia pensare. Quel che è certo, è che un team radio del genere, in una situazione del genere, è stato solo uno dei tanti autogol di un team che da tempo sembra aver perso la giusta direzione.

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