Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

Gasly, quando una bandiera rossa cambia la vita

Il francese regala all'AlphaTauri il GP d'Italia con una gara nella quale ha associato la fortuna di arrivare a trovarsi davanti prima della bandiera rossa per l'incidente di Leclerc, ma poi Pierre è stato impeccabile sulla AT01 tanto da meritare il primo successo dopo 54 GP nel Circus. E dire che era stato cacciato dalla Red Bull. Ma il team di Milton Keynes per ora può aspettare, perché Gasly si vuole godere questo momento magico con il team di Faenza.

Pierre Gasly, AlphaTauri, primo classificato, festeggia con il suo team al Parc Ferme

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Una bandiera rossa cambia una corsa, una carriera, una vita. Succede di rado, ma quando succede è una storia da scrivere, di quelle che negli anni diventano come ‘Monza 2008’, riferendosi al successo di Sebastian Vettel con la Toro Rosso. Il team è sempre lo stesso, anche se oggi si chiama AlphaTauri, il teatro pure, ovvero il circuito di Monza, a cambiare è stato l’attore protagonista, ovvero Pierre Gasly.

Terminata la premiazione il francese si è seduto sul gradino più alto del podio, guardando nel vuoto e scuotendo il capo. Nessun disappunto, perché il movimento della testa era guidato dall’incredulità per aver raggiunto un risultato su cui nemmeno i parenti più stretti di Pierre avrebbero scommesso prima del via.

Il Gran Premio d’Italia è di quelli che vengono catalogati alla categoria ‘shock’, ma dietro terminologie anglosassoni c’è una storia molto italiana, che intreccia il destino di Pierre con quello dell’AlphaTauri, ex Toro Rosso ed ex Minardi.

Non si può restare indifferenti nell’osservare la gioia scoppiata a fine gara nel box della squadra, così come non si può cancellare in fretta il team-radio di Gasly dopo la bandiera a scacchi, un mix di emozione ed incredulità urlato in tre lingue.

Siamo ormai abituati alle reazioni post-gara del tandem Mercedes-Hamilton, che vivono la vittoria (non certo per colpa loro) come normale amministrazione, anche perché (nel caso di Lewis) dopo 89 volte lascerebbe perplessi assistere dopo ogni successo a festeggiamenti da Mondiale. Monza ci ha regalato una gioia spontanea e genuina, alimentata dallo stupore di chi ha davvero toccato il cielo con un dito.

Il team principal dell’Alpha Tauri, Franz Tost, con la sua consueta franchezza, dopo il podio non ha nascosto la circostanza fortunata che ha consentito a Gasly di ritrovarsi in testa alla corsa, ma alzi la mano chi nella seconda partenza della domenica monzese (altra novità) ha pensato che il francese avrebbe tagliato il traguardo da vincitore.

Il miracolo ha preso forma giro dopo giro: da una parte Gasly che ha cominciato a crederci davvero, dall’altra Carlos Sainz che ha realizzato che scavalcare l’Alpha Tauri non sarebbe stato semplice come passare l’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen.

Sul dritto la McLaren era più veloce, ma a Lesmo Gasly riusciva a recuperare un paio di decimi sull’avversario che sono stati vitali per tenere Sainz lontano dalla zona DRS, concessa solo nell’ultimo giro. Sarebbe bastata una frenata sbagliata, un cordolo preso male, un’accelerazione troppo anticipata e il sogno si sarebbe dissolto, ma Gasly ha cementato i nervi fino alla bandiera a scacchi, cambiando di fatto la sua carriera.

Forse metterà a fuoco solo domattina la portata della sua impresa, come accadde dodici mesi fa a Charles Leclerc, che dopo i festeggiamenti monzesi passò la nottata a rivedere la corsa nella sua camera d’albergo. Sono emozioni forti, che a volte tolgono la capacità di mettere tutto a fuoco in tempo reale, un processo che avviene poi nei giorni successivi.

Poi, ovviamente, ci sono le valutazioni tecniche, ovvero quelle di una vittoria maturata grazie ad un pit-stop fatto nel momento più propizio e fortunato, come fortunata fu anche la scelta fatta dalla Toro Rosso dodici anni fa di puntare il sabato su un assetto ‘full-wet’ quando le previsioni davano per il giorno successivo un sole cocente. Ma, vivaddio, ci sono anche queste storie, e fa piacere che in entrambe le occasioni sia stata la squadra di Faenza a fare bingo, mettendo due gemme nella sua storia.

Forse all’AlphaTauri la vittoria di Monza servirà meno rispetto a Gasly, che ha messo a segno uno di quei colpi che cambiano tutto. La sua candidatura al ritorno in Red Bull ora è solo una prassi,
semplicemente perché non c’è motivo per procedere. La speranza è che Pierre possa però vivere la seconda parte di questo Mondiale nel team che lo ha accolto nel momento più duro della sua carriera, rigenerandolo come pilota e come uomo. La Red Bull può anche attendere.

Il vincitore della gara Pierre Gasly, AlphaTauri festeggia sul podio con lo chamapgne e il trofeo
Il vincitore della gara Pierre Gasly, AlphaTauri festeggia al Parc Ferme
Il vincitore della gara Pierre Gasly, AlphaTauri festeggia sul podio con lo champagne
Pierre Gasly, AlphaTauri AT01, sulla griglia
Pierre Gasly, AlphaTauri AT01, Daniil Kvyat, AlphaTauri AT01, e Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C39
Pierre Gasly, AlphaTauri, primo classificato, festeggia al parc ferme
Pierre Gasly, AlphaTauri, primo classificato, festeggia con Masashi Yamamoto, General Manager, Honda Motorsport al parc ferme
Il vincitore della gara Pierre Gasly, AlphaTauri festeggia al Parc Ferme
Meccanici AlphaTauri aspettano per congratularsi con Pierre Gasly, AlphaTauri al Parc Ferme
Pierre Gasly, AlphaTauri AT01
Pierre Gasly, AlphaTauri AT01 esce dalla ghiaia
Pierre Gasly, AlphaTauri AT01
Pierre Gasly, AlphaTauri
Pierre Gasly, AlphaTauri AT01
Pierre Gasly, AlphaTauri AT01, primo classificato, Carlos Sainz Jr., McLaren MCL35, secondo classificato
Carlos Sainz Jr., McLaren, secondo classificato e Pierre Gasly, AlphaTauri, primo classificato, sul podio
Carlos Sainz Jr., McLaren, secondo classificato, Pierre Gasly, AlphaTauri, primo classificato, e Lance Stroll, Racing Point, terzo classificato, festeggiano con Champagne sul podio
Pierre Gasly, AlphaTauri AT01, Daniil Kvyat, AlphaTauri AT01
Il team AlphaTauri festeggia nella pit-lane dopo che Pierre Gasly, AlphaTauri AT01 ha vinto la gara
Pierre Gasly, AlphaTauri, primo classificato, sul podio
20

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Hamilton: "Non ho visto il rosso, imparo anche da questo"
Articolo successivo Fotogallery F1: il trionfo di Gasly e AlphaTauri a Monza

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera