La famiglia a Jules: "E' un calvario. Ti vogliamo bene"
La famiglia del venticinquenne deceduto il 17 luglio lascia un ultimo messaggio per lui al termine del funerale
Questa mattina, nella cattedrale di Sainte Réparate di Nizza, si sono svolti i funerali di Jules Bianchi, sfortunato pilota della Marussia deceduto dopo nove mesi di coma dovuto a un gravissimo incidente occorso il 5 ottobre 2014 dirante il Gran Premio del Giappone, a Suzuka.
Al termine della funzione, i genitori e i fratelli del venticinquenne ex pilota di Formula 1 hanno voluto rilasciare un ultimo, toccante pensiero al proprio caro, scomparso dopo tante settimane di lotta contro un danno assonale diffuso al cervello, ma poi stroncato da un'infezione a causa delle precarie condizioni fisiche dovute alla prolungata staticità.
"Siamo e saremo forti per te, sino alla fine. Il tuo coraggio, la tua forza e la tua dignità saranno sempre insite in noi. Qualunque cosa accada, se noi dovessimo avere paura, sapremo che sarai sempre li con noi. Saprai come proteggere la tua famiglia, così come hai sempre detto".
"La tua mancanza sarà per noi un calvario doloroso. Ma sappi che come sempre, e per sempre, ti vogliamo e ti vorremo bene".
Ha destato molta commozione la benedizione della bara compiuta appena terminata la funzione nel piazzale della cattedrale di Nizza, con alcuni piloti di Formula 1 e GP2 in prima fila per dare l'ultimo saluto al loro amico e collega.
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