F1 | Ferrari volta pagina: simulazioni positive anche per Baku
La Scuderia vuole cancellare le delusioni di Barcellona e Monaco cercando una pronta reazione nel GP dell'Azerbaijan su un tracciato che sulla carta si adatta di più alla Red Bull. A Maranello sono ottimisti e Leclerc cercherà di ripetere la pole position dello scorso anno tornando alla power unit 2 che sarà dotata di nuovo turbo e nuova MGU-H. Il sistema ibrido è fondamentale perchè l'impianto azero consente la più alta ricarica al giro del mondiale.
Charles Leclerc, Ferrari F1-75
Zak Mauger / Motorsport Images
Baku sulla carta è una pista a favore della Red Bull, dopo che Barcellona e Monaco dovevano essere più adatte alla Ferrari. La Scuderia deve cancellare le scorie del Principato che, per fortuna, non hanno minato il clima all’interno della Gestione Sportiva.
A Maranello c’è la voglia di reagire a un momento difficile nella consapevolezza che la F1-75 ha mostrato una superiorità tecnica evidente dopo l’introduzione in Spagna del primo pacchetto di novità importante.
Charles Leclerc e Mattia BInotto guardano con fiducia alla gara di Baku
Photo by: Ferrari
La Ferrari volta pagina alle feroci polemiche di Monte Carlo e guarda al GP dell’Azerbaijan con una certa fiducia: le simulazioni dicono ai tecnici che la rossa potrà essere competitiva anche a Baku, una pista cittadina che è caratterizzata da un tratto rettilineo di 2,2 km nel quale i motori sono costretti ad essere spremuti in pieno per oltre 26 secondi.
Un dato che viene sfondato solo a Spa-Francorchamps, il che è tutto dire: è il segno che la power unit assume un ruolo importante quanto l’assetto aerodinamico a basso carico. Con ali molto svergolate per avere una buona efficienza sul dritto, assicurando la necessaria spinta verticale nella zona guidata del Castello.
Motore e radiatori della Ferrari F1-75
Photo by: Giorgio Piola
La Scuderia con Charles Leclerc tornerà a sfruttare la PU2, vale a dire quella più fresca e con meno chilometri (ha debuttato a Miami) che sarà aggiornata con nuovo turbo e MGU-H, i due elementi che sono andati ko in Catalunya determinando il ritiro del monegasco mentre stava dominando la gara. Il sistema ibrido efficiente è importante perché quella azera è la pista che permette la maggiore ricarica elettrica di tutto il mondiale.
A Baku servono prestazioni e affidabilità se si vogliono mettere in difficoltà Max Vestappen e la Red Bull: la Ferrari, su una pista molto sensibile alla potenza e condizionata dai consumi, deve riuscire a contrastare le migliori velocità massime della RB18 che in Spagna erano state contenute in soli 3 km/h.
La Pirelli ha confermato la scelta delle mescole più morbide (C3, C4 e C5) già viste a Monaco e la rossa nel lavoro di preparazione al simulatore ha mostrato che sembra avere un buon adattamento all’asfalto con poco grip. Leclerc, autore della pole position lo scorso anno con la SF21, vuole confermare il suo momento magico nel giro secco, anche perché è il momento di drenare il distacco di nove punti dal leader del mondiale che è l’olandese.
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