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F1 | Ferrari: uno schiaffone a Red Bull che fa male

Il GP d'Australia ha evidenziato la marcata superiorità della Ferrari sulle avversarie. La pista di Melbourne doveva dare una conferma della RB18 dopo Jeddah e, invece, Verstappen ha dovuto collezionare il secondo ritiro in soli tre GP. La Red Bull è parsa in difficoltà all'Albert Park, ma la perentoria vittoria di Leclerc ha fatto scintillare la supremazia tecnica della rossa e il momento magico di Charles.

Il vincitore della gara Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Ferrari

Lo schiaffone della Ferrari questa volta ha fatto male. All’Albert Park la Red Bull contava di ribadire il successo di Jeddah dando continuità all’inseguimento di Max Verstappen al leader del mondiale Charles Leclerc. E, invece, la lontana pista di Melbourne ha fatto vedere le cose con una maggiore chiarezza: la F1-75 è indiscutibilmente la monoposto a effetto suolo migliore e i suoi avversari stanno letteralmente arrancando.

Del resto i numeri parlano chiaro: Leclerc ha totalizzato 71 punti in tre gare e il secondo nella classifica piloti e, piuttosto incredibilmente, George Russell staccato di 34 lunghezze, mentre “il rivale” Verstappen lo si deve cercare con il binocolo perché è sesto con un divario di 46 punti.

Dato che il giovane Russell, almeno per ora, non rappresenta una minaccia per la rossa con una W13 che ha gravi limiti prestazionali, appare fin troppo evidente che la forbice aperta in Australia fra il “principe” e il campione del mondo è enorme: Charles potrebbe anche gestire due ritiri di fila senza compromettere le sue chance di primato.

F1-75: una superiorità evidente

Charles Leclerc, Ferrari F1-75, vittorioso a Melbourne

Charles Leclerc, Ferrari F1-75, vittorioso a Melbourne

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

E stiamo tirando un bilancio dopo appena tre appuntamenti di un calendario di 23 gare: all’altro capo del Mondo abbiamo scoperto qual è il vero valore della rossa. Certo, non è il caso di cantare vittoria troppo presto, ma l’analisi dei dati ci dimostra quanto la supremazia del Cavallino sia più netta di quanto si sia potuto apprezzare finora.

Leclerc è entrato in un momento magico che aspettava dopo due anni di autentica “carestia”: il monegasco nel periodo nero non ha esitato a smussare gli spigoli di una formazione professionale che non era ancora arrivata al top.

A spiegarlo con parole semplici è proprio Mattia Binotto: “Il Charles di oggi è il migliore che si sia visto finora, a riprova che il ragazzo ha un grandissimo talento e lo ha sempre dimostrato: sta continuando a crescere: vedo maturità nel sapere tenere la concentrazione nel weekend di gara, nell’interazione con gli ingegneri, nella messa a punto della vettura e nella gestione delle gomme”.

“Charles ha avuto un ottimo adattamento alle vetture 2022. Tanto di capello a Charles, anche se sa che la sfida sarà mantenere questo rendimento nelle prossime 20 gare. Lui ne è consapevole e darà tutto sé stesso per riuscire a farlo”.

Leclerc è conscio di vivere un momento magico, come è perfettamente cosciente di avere tra le mani la monoposto più competitiva del momento: la Red Bull, data per grande favorita in Australia, non aveva il potenziale per contrastare la Ferrari anche senza il cocente ritiro di Max.

Ferrari che gestione delle gomme!

Leclerc domina il GP d'Australia con la F1-75

Leclerc domina il GP d'Australia con la F1-75

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Se Charles poteva migliorare il suo giro più veloce con il trascorrere delle tornate (firmandolo all’ultimo dei 58 giri), non accusando alcun calo nelle gomme Pirelli, tanto nella mescola media che hard, la RB18 dell’olandese si allontanava progressivamente e inesorabilmente dalla rossa a causa del graining emerso all’anteriore sinistra.

La Ferrari, grazie ai nuovi strumenti di simulazione, ha messo a punto anche un “modello matematico” di pneumatico che l’ha portata alla migliore comprensione delle gomme, trovando in quello che storicamente è stato un difetto del Cavallino, un punto di forza.

La rossa è forse meno estrema in certe soluzioni di progetto di Red Bull e Mercedes, ma è molto più redditizia in pista perché ha una capacità di adattamento al variare delle condizioni e delle piste che non ha nessun altro.

Verstappen, oltre a dover fare i conti con il degrado della gomma, ha pagato la mancanza di affidabilità della RB18. L’olandese per la seconda volta in tre gare è stato fermato da un guaio che dalla squadra è stato etichettato come un problema all’impianto di alimentazione.

Red Bull: si è rotta la MGU-K?

Max Verstappen, Red Bull Racing, aiuta a spegnere le fiamme

Max Verstappen, Red Bull Racing, aiuta a spegnere le fiamme

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Le fiamme che si sono sprigionate in coda alla carrozzeria sul lato sinistro e hanno fatto venire il dubbio a più d’uno che a cedere possa essere stata la MGU-K, ripetendo qualcosa che si era già visto sull’AlphaTauri di Pierre Gasly in Bahrain con effetti scenici più visibili.

La conferma l’avremo eventualmente a Imola, se la Red Bull sarà chiamata a sostituire il motogeneratore andato arrosto. Una RB18 si ritira e l’altra concede 20 secondi alla Ferrari con un volonteroso Sergio Perez: la Scuderia ha dato prova della consistenza della F1-75, monoposto veloce, ma anche affidabile.

Binotto tiene i piedi per terra

Mattia Binotto, Team Principal, Ferrari, Charles Leclerc, Ferrari

Mattia Binotto, Team Principal, Ferrari, Charles Leclerc, Ferrari

Photo by: Ferrari

Binotto vuole tenere i piedi ben piantati per terra: “Questa è stata la vittoria più netta, dopo quella del Bahrain. Le condizioni erano diverse, perché le condizioni della pista erano difficili e la messa a punto della vettura non scontata. Ne siamo usciti bene dall’Australia, ma non vuole dire che questo sia il valore della nostra vettura rispetto agli altri”.

“Siamo riusciti a metterla a punto prima degli altri e ne abbiamo tratto un beneficio significativo in gara. Ma io aspetto le prossime gare nelle quali i nostri avversari potranno essere di nuovo forti. Non c’è motivo che non lo siano, per cui noi continuiamo a spingere e a sviluppare. Sarà battaglia anche nelle prossime gare”.

La Ferrari non ha fretta di giocare le sue carte sul tavolo, ma vuole vincere la battaglia per porpoising. A Imola rivedremo il fondo modificato di Melbourne e se andrà bene verrà usato nel weekend emiliano?

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