F1 | Ferrari: stesso fondo ma con direzione delle fibre diversa
La rossa che è arrivata in Canada sostanzialmente è uguale a quella che ha corso a Baku. Ma all'occhio attento del nostro espert Giorgio Piola non è sfuggito che il fondo, pur essendo di identico disegno a quello che aveva debuttato a Barcellona. mostra un orientamento delle fibre che è diverso, ruotato di novanta gradi. Così si cambiano le rigidezze per mantenendo un identico lay out.
Ferrari F1-75, dettaglio del fondo
Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Ferrari non ha portato novità importanti visibili in Canada, ma un paio di particolari hanno attirato l’attenzione dell’occhio arguto del nostro Giorgio Piola. Il fondo che è stato montato sulla F1-75 del Canada è identico a quello usato la scorsa settimana visto a Baku, ma diverso da quello che la Scuderia ha utilizzato a Barcellona, quando è stato introdotto il tanto atteso nuovo pacchetto aerodinamico.
Ferrari F1-75, dettaglio del fondo del Canada
Photo by: Giorgio Piola
Ferrari F1-75, dettaglio del fondo di Barcellona con l'orientamento delle fibre di carbonio diverso
Photo by: Giorgio Piola
Il disegno del marciapiede davanti alla ruota posteriore è perfettamente uguale, ma ciò che è cambiato è il tipo di carbonio utilizzato e la diversa disposizione delle fibre, segno che è stato fatto un lavoro per modificare le rigidezze del fondo in funzione di una riduzione del porpoising.
In Spagna, infatti, le fibre di carbonio che sono mono direzionali erano orientate longitudinalmente alla vettura, mentre a Montreal sono diventate perpendicolari con una rotazione di 90 gradi.
Ferrari F1-75, dettaglio della regolazione d'altezza della sospensione posteriore
Photo by: Giorgio Piola
Lo scatto, inoltre, ci mostra il tirante della sospensione posteriore a schema pull rod: il braccio, una volta tanto, è privo della cover in materiali compositi che copre l’anima metallica e mette in evidenza la regolazione dell’altezza: i meccanici del Cavallino hanno l’opportunità di intervenire sulla distanza del fondo dall’asfalto piuttosto rapidamente anche durante le sessioni di prove libere, quando si cerca la migliore configurazione affinché i piloti non debbano soffrire troppo del saltellamento in rettilineo.
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