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Ferrari spegne gli entusiasmi, ma la crescita è evidente

Nella Scuderia si godono il primo e secondo tempo di Leclerc e Sainz, ma non si illudono che questo risultato possa essere ripetuto sabato in qualifica. A Maranello sono sicuri che Mercedes e Red Bull faranno un salto importante sabato, ma le Rosse si sono avvicinate alla vetta. E per Charles ci sono ancora margini di crescita.

Charles Leclerc, Ferrari SF21

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

“Non lasciamoci trasportare troppo dall’entusiasmo”. Chi avrebbe mai immaginato un Charles Leclerc in versione pompiere? Eppure è tutto vero, il monegasco al termine della prima giornata di attività in pista non ha smorzato polemiche, ma un’esaltazione emersa in modo giustificato dopo i verdetti della sessione FP2, conclusa con un imprevedibile quanto perentorio 1-2 rosso.

I numeri dicono che Leclerc e Sainz sono stati gli unici a scendere sotto il minuto e dodici secondi, con Charles leader di giornata più veloce di quattro decimi di Hamilton (terzo) e Verstappen (quarto). Il tutto condito con un assaggio di passo gara convincente ed un ritmo molto competitivo confermato con le tre mescole di pneumatici.

Eppure la giornata non era iniziata nel migliore dei modi nel box ferrarista, a causa di un problema alla trasmissione che non ha permesso a Leclerc di essere in pista nella sessione FP1. È stato così Sainz a far capire che c’era sostanza in grado di far dimenticare la disavventura del compagno di squadra, perché già in FP1 lo spagnolo è apparso subito molto veloce.

“Fin dai primi giri delle FP1 ho sentito un feeling diverso rispetto a quello a cui ero abituato, ho dovuto cambiare un paio di cose ma per tutta la sessione l’aspetto positivo è che sono sempre rimasto nelle prime tre posizioni”.

Con Leclerc nelle vesti di spettatore forzato, Sainz ha portato a termine il suo programma di lavoro, che prevedeva di restate in pista il più possibile, e giro dopo giro i suoi tempi si sono progressivamente abbassati.

“Ho toccato il muro nella fase finale della sessione FP1 – ha poi raccontato Carlos – ma non mi ha tolto fiducia. Nel turno pomeridiano, traffico a parte, mi sono sentito… a casa, ovvero molto a mio agio con la monoposto”.

A Monte Carlo il feeling è quasi tutto, il resto lo fa una buona trazione, la guidabilità della vettura e assenza di quel sottosterzo che ha rovinato la giornata della Red Bull.
“Sono abbastanza sorpreso di come la giornata si è conclusa dopo l’avvio non facile di questa mattina – ha spiegato Leclerc - quando avevo potuto percorrere soltanto quattro giri. È sempre importante fare chilometri nelle libere, ma qui a Monaco in modo particolare. Tuttavia nella seconda sessione mi sono sentito immediatamente a mio agio in macchina e sono pure convinto che ci sia ancora un po’ di margine di miglioramento”.

Ora la domanda è soprattutto una: questa Ferrari potrà lottare per la pole position? Nel pieno rispetto del consueto gioco dei ruoli, secondo Mercedes e Red Bull le due SF21 saranno della partita, ma nel box del Cavallino non alimentano speranze che vanno oltre l’obiettivo della vigilia.

Se sabato pomeriggio la Ferrari riuscirà a strappare la terza posizione, sarà un grande risultato di squadra, se arriverà di più ci sarà da sedersi con calma e prendersi il tempo per analizzare una giornata storica. Paradossalmente la palla sembra in mano ai tecnici di Red Bull e Mercedes, che oggi non hanno messo in pista una monoposto assettata perfettamente come la Ferrari.

Tra stasera e l’intera giornata di domani avranno tempo per valutare eventuali correttivi, e da questo lavoro passerà l’esito dei verdetti monegaschi. Sainz teme che qualche avversario si sia potuto nascondere (“Ci sono alcuni piloti che a Monaco si coprono un po' il giovedì, poi improvvisamente in qualifica, come fa sempre Lewis, te li ritrovi li davanti”), ma al di là di questo aspetto il feeling è quello di una Ferrari che si adatta bene alle condizioni di Monte Carlo.

“È bello vedere che siamo più vicini alla vetta – ha confessato Sainz - stiamo davvero giocando lì davanti, nelle posizioni che contano. È incoraggiante per la squadra, e abbiamo avuto la conferma che la monoposto nelle curve lente non è davvero niente male”.

Il piano è quello di essere lì pronti ad approfittare di ogni piccola crepa che dovesse manifestarsi in casa Red Bull e Mercedes, ma più la Ferrari va forte e più piccolo diventa il margine d’errore concesso alla concorrenza.

“Penso che i nostri avversari abbiano anche più margine di noi - ha concluso Leclerc - per cui meglio non entusiasmarsi troppo per questo risultato. Abbiamo un giorno intero per lavorare domani e credo che solo al sabato in qualifica vedremo quali saranno veramente i valori in campo”.

Sarà comunque una vigilia diversa per Leclerc, Sainz e tutta la Ferrari, vada come vada un segnale di crescita è arrivato ben chiaro, ed essere della partita non era assolutamente cosa scontata.

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