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Ferrari: si è visto il miglior Sainz, mentre Leclerc rosica

Lo spagnolo è stato in testa al GP di Russia per 12 giri dopo il via dalla prima fila e poi ha conquistato un podio che dà morale alla Scuderia, nonostante i problemi di graining e pit stop troppo lenti. Leclerc, invece, non ha raccolto niente dalla rimonta parallela a quella di Verstappen: l'olandese ha raccolto un secondo posto, mentre il monegasco è rimasto a mani vuote per una sosta troppo ritardata sotto l'acqua.

Carlos Sainz Jr., Ferrari, terzo classificato, solleva il suo trofeo

Carlos Sainz Jr., Ferrari, terzo classificato, solleva il suo trofeo

Andy Hone / Motorsport Images

“Perfetto è una parola grossa, ma sicuramente questo di Sochi è stato il mio miglior weekend da quando sono in Ferrari”. Carlos Sainz ha riassunto così il fine settimana russo, ed è una fotografia condivisibile sotto tutti i punti di vista. “Ovviamente terminare la corsa in terza posizione dopo essere stato leader (per 12 giri) non ha un buon sapore – ha chiarito – dobbiamo continuare a lavorare per arrivare a farcela fino alla bandiera a scacchi”.

Le notizie positive che la Ferrari si porta a casa da Sochi partono indubbiamente dalla prima fila e dalla terza posizione conquistate con Carlos, un’iniezione di fiducia che porta morale ed ovviamente punti importanti per la classifica Costruttori.

Questa, però, è un’altra storia, perché pur avendo limitato a 4 lunghezze il passivo di tappe nei confronti della McLaren, la forma tecnica del team inglese vista tra Monza e Sochi, se confermata nelle prossime tappe diventerebbe un bel grattacapo per la Scuderia.

A Sochi, però, pur con il solo Sainz la Ferrari ha tenuto botta. In prospettiva sarà cruciale valutare i progressi sul fronte power unit, ovvero della nuova unità portata in pista in Russia da Charles Leclerc.

Il monegasco ha disputato una corsa a tratti esaltante, e con un finale che ha prospettato la possibilità di cogliere un podio (che sarebbe stato clamoroso) prima di naufragare nella pioggia.

Al giro 46 Leclerc era in bagarre con Max Verstappen, dopo aver disputato tutta la corsa nella scia dell’olandese, poi è iniziato il caos legato alla precipitazione che ha iniziato a bagnare il secondo settore del circuito russo.

In quel frangente (giro 47) Leclerc con la gomma media ha superato Sainz, e nelle concitate chiamate ai box per il passaggio alle gomme intermedie Charles ha deciso di proseguire, mentre Verstappen e Sainz (in difficoltà con le gomme hard) sono entrati in pit-lane.

Il tempismo della chiamata di Sainz è stato perfetto, ed è risultato determinante per il podio conquistato dello spagnolo, mentre Leclerc è rimasto in pista alle spalle di Perez e Alonso, rispettivamente in terza e quarta posizione. Alla fine del giro 51 anche Alonso e Perez hanno desistito davanti alle condizioni sempre più difficili, mentre Leclerc ha deciso di restare ancora in pista quando la pista era ormai al limite del praticabile, perdendo la possibilità di chiudere in sesta posizione.

“È stato un momento molto complicato – ha poi spiegato Charles - siamo rimasti in pista due giri in più rispetto agli altri, e penso che inizialmente la decisione non fosse sbagliata perché riuscivo comunque a girare in tempi buoni. Ma poi ovviamente la pioggia è aumentata parecchio, e questo mi ha messo in una situazione molto difficile e ho perso tutto in un giro. Analizzerò bene con calma tutto ciò che è accaduto, per capire cosa avrei potuto fare meglio, perché sento che avrei potuto fare un lavoro migliore per aiutare la squadra a prendere la decisione giusta. In precedenza la mia era stata una gara molto, molto positiva, quindi sono deluso da quanto è accaduto nel finale. Ma ormai non posso farci nulla, cercherò di imparare da quanto accaduto oggi”.

Le dinamiche di qualifica e gara hanno reso difficile cogliere un dato molto interessante in prospettiva, ovvero quanto significativo è il salto avanti in termini di prestazioni garantito dalla power unit evoluta che ha esordito a Sochi.

La rimonta di Leclerc è stata buona, e vedere la Ferrari numero 16 restare nella scia di Verstappen fino all’arrivo della pioggia ha impressionato.
“Quanto è significativo il passo avanti? Non voglio quantificarlo – ha commentato Mattia Binotto – è un dato riservato, ma posso dire che è un passo avanti in termini di prestazioni, e l’aspetto più importante per noi è sicuramente aver spinto in avanti una nuova tecnologia, che sicuramente ci aiuterà in vista della stagione 2022, e questo finale di stagione ci consentirà da fare esperienza”.

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