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Analisi

Ferrari SF21: pochi sviluppi ma dovranno essere buoni

Mattia BInotto, nella videoconferenza di fine anno con i giornalisti, ha già tracciato un piano sulla divisione delle risorse concesse dal Budget cap per evolvere la monoposto 2021 e progettare quella a effetto suolo del 2022. Il team principal del Cavallino ha spiegato che gli sviluppi della SF21 non si vedranno a oggi gara, perché le risorse che saranno richieste per la vettura del cambio regolamentare saranno importanti. Insomma non si potrà sbagliare...

Carlos Sainz, Scuderia Ferrari

Foto di: Ferrari

Che monoposto sarà la SF21? I tifosi del Cavallino non si devono illudere, perché quella 2021 sarà una Rossa direttamente derivata dalla deludente SF1000 che ha portato la Scuderia a chiudere il mondiale 2020 nella sesta posizione del mondiale Costruttori, vale a dire il peggiore risultato degli ultimi 40 anni.

L’introduzione di una power unit totalmente nuova insieme ai gettoni che saranno spesi nel retrotreno con un nuovo cambio che flette di meno e una diversa sospensione posteriore, oltre alle modifiche aerodinamiche necessarie a recuperare la perdita di carico per le variazioni regolamentari imposte dalla FIA e all’introduzione di diverse gomme Pirelli lasciano intendere che i margini per un importante cambiamento ci sono tutti.

Dopo aver fatto flop con la SF1000 il gruppo tecnici diretto da Enrico Cardile dovrà dimostrare di sapere correggere i diversi problemi che sono emersi sulla Rossa, al di là del drastico calo di potenza (circa 50 cavalli) determinato dalla FIA con le direttive tecniche emesse a fine 2019.

“La SF1000 non è da buttare – ha spiegato Mattia Binotto nella videoconferenza con i giornaalisti - , tra Portimao e Abu Dhabi abbiamo provato nuovi diffusori che ci hanno aiutato a risolvere i problemi di correlazione tra il simulatore e la pista, e saranno molto utili per il 2021. Possiamo ambire a finire almeno terzi anche se dobbiamo essere realisti: il divario dai migliori è troppo ampio e il tempo per colmarlo troppo poco. Perché a fronte di una nuova power unit, avremo un telaio congelato e una riduzione del 60% del tempo in galleria del vento”.

Nella chiacchierata il team principal ha fatto emergere un dato importante sugli sviluppi della SF21…
“Il 2021 sarà un anno particolare, in cui dovremo anche fare una scelta di priorità tra gli obiettivi stagionali e quelli del 2022. Dal prossimo mese di gennaio potremo finalmente iniziare a lavorare sul progetto della monoposto a effetto suolo, che per noi è un’opportunità importante rappresentando con una discontinuità forte sul fronte del regolamento tecnico, quindi non potrà essere preso sottogamba”.

“Dovremo impegnare tantissime risorse su quel progetto in un contesto di budget cap che limiterà le risorse di tutte le squadre e, quindi, sarà importante per noi fare una scelta da subito, già da gennaio, decidendo come e dove impegnare le nostre risorse”.

“Ecco perché non sarà un anno in cui si porteranno ad ogni gara degli sviluppi, credo sarebbe totalmente sbagliato proprio perché c'è un 2022 da preparare col massimo impegno, e questa sarà una delle maggiori difficoltà che dovremo affrontare nella prossima stagione”.

I pacchetti di novità, quindi, saranno raccolti e non spalmati GP per GP: ciò implica che non si potranno sbagliare le modifiche, ma tutto quello che verrà portato in pista dovrà funzionare, altrimenti l’evoluzione della vettura subirebbe uno stop che potrebbe pregiudicare il conseguimento dell’obiettivo stagionale, vale a dire la Ferrari vuole tornare almeno a essere la terza forza.

Gli errori di progetto che hanno condizionato la SF1000 non saranno più tollerati sulla SF21…

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