Ferrari: quella sedia vuota e il convitato di pietra
Vettel è stato un perfetto "gregario" di Leclerc, contribuendo alla prima vittoria del monegasco con un comportamento in pista irreprensibile, mentre mentre è parso meno a suo agio nel dopo corsa rinunciando all'incontro con i giornalisti. E quella sedia vuota...
Sebastian Vettel, Ferrari
Mark Sutton / Motorsport Images
Una sedia vuota. Sulle altre due erano seduti Charles Leclerc, il più giovane ferrarista vincitore di un GP, e Mattia Binotto, il team principal del Cavallino che finalmente poteva assaporare la gioia della prima vittoria della SF90.
Nel motorhome della Scuderia per fare il punto con i giornalisti c’era un clima di euforia per il 236esimo successo arrivato prima del GP d’Italia a Monza. Peccato che sia mancato l’uomo squadra, quel Sebastian Vettel che ha fornito un importante contributo alla brillante affermazione del 21enne monegasco.
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, precede Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10, Valtteri Bottas, Mercedes AMG W10, e il resto delle auto nel giro di apertura
Photo by: Simon Galloway / Sutton Images
Il tedesco, alle prese con un anomalo consumo di gomme, si è messo a disposizione della squadra, accettando senza batter ciglio l’ordine ricevuto via radio di cedere subito la posizione a favore del compagno di squadra e poi facendo sapientemente da “tappo” a Lewis Hamilton (secondo la Mercedes l’azione di Seb sarebbe costata cinque secondi al penta-campione).
Il team Ferrari festeggia la prima vittoria di Leclerc, con Vettel nelle retrovie in posizione defilata
Photo by: Simon Galloway / Sutton Images
Insomma ha accettato di buon grado il ruolo di “gregario” con grande professionalità, togliendosi la corona del quattro volte campione del mondo. In pista è stato perfetto, mentre è parso meno a suo agio nel dopo corsa. Nella tradizionale foto della squadra che suggella la vittoria, Vettel si scorge solo in ultima fila. Quasi volesse sottolineare un ruolo defilato, lasciando tutta la scena al giovane compagno di squadra.
E la cosa è stata ancora più evidente durante la conferenza stampa: Mattia Binotto ha voluto sottolineare che l’assenza di Sebastian era giustificata e che la sua partenza era stata programmata e autorizzata.
Vettel ha soprannominato L'ina la sua Ferrari SF90
Photo by: Giorgio Piola
Quindi, nessun caso per un pilota che fatica a trovare il feeling con Lina (è così che ha soprannominato la sua SF90). Ma concedeteci una sottolineatura: perché non è stata tolta quella sedia vuota prima di iniziare la conferenza? Qualcuno in Ferrari ha voluto rimarcare l’assenza del... convitato di pietra o si è trattato di una banale dimenticanza?
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