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Ferrari: pole strepitosa, pronta a cogliere l'occasione

Chi avrebbe scommesso che Leclerc avrebbe siglato a Baku un'altra pole position dopo quella di Monaco? Nessuno, nemmeno gli uomini più ottimisti di Maranello, ma la SF21 ha fatto un concreto salto in avanti che consolida il lavoro della squadra. La Scuderia si inserisce nella battaglia per il mondiale nel ruolo di outsider, la "rompiscatole" che cerca di sfruttare le opportunitù che gli si presentano, anche se in gara "sarà difficile mantenere la prima posizione".

Il Polesitter Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: FIA Pool

La Ferrari gioca in contropiede. C’è modo e modo di essere outsider, e i verdetti di oggi confermano che la Scuderia è una terza forza (obiettivo ufficiale dichiarato da Mattia Binotto il giorno della presentazione della SF21) di grande qualità, come conferma il margine sempre più ridotto che la separa dal tandem Red Bull-Mercedes.

Il lavoro svolto a Maranello permette oggi a Charles Leclerc e Carlos Sainz di essere lì, pronti a cogliere l’occasione, una chance che oggi si è materializzata sotto forma di un Lewis Hamilton che ha omaggiato il monegasco di una scia perfetta, e una Red Bull che non ha sfruttato il primo ‘run’ della Q3 (seconda volta in due gare) vanificando il potenziale della sua monoposto.

Ma alla Ferrari va riconosciuto il merito di essere molto vicina, al punto che una scia può essere sufficiente per colmare il gap e mettere le mani su una pole position sulla quale alla vigilia della trasferta in Azerbaijan non ci avrebbe scommesso molto probabilmente nessuno, Leclerc incluso.

C’è anche un altro valore aggiunto che hanno confermato oggi sia la Ferrari che Leclerc, ed è la capacità di aver saputo capitalizzare il massimo nel momento cruciale, un aspetto non semplice che, ad esempio, è mancato alla Red Bull.

“Non credo cha abbiamo estorto nulla – ha commentato Leclerc – ovviamente la bandiera rossa ha concluso la sessione prima della bandiera a scacchi, ma nel complesso mi sento come se avessimo confermato un passo per la pole”.

Ha ragione il monegasco, perché da quando esistono le gare cittadine una bandiera rossa va messa in conto, ed è un insegnamento che i piloti apprendono già nelle categorie minori. E per questo motivo il primo ‘run’ di ogni sessione deve essere interpretato come se fosse l’unico, consci del rischio dietro l’angolo, e al netto di questa possibilità, a Leclerc e alla Ferrari va riconosciuto il merito di aver saputo cogliere il momento.

Risultato a sorpresa? Sì, e non è l’unico, perché (strano, ma vero) anche il secondo posto di Hamilton è un verdetto che in pochi avrebbero previsto prima delle qualifiche. Ci sono due indizi che confermano il sabato molto particolare della Mercedes, e sono un Hamilton molto più felice rispetto ia giorni in cui ha colto delle pole position, e alla fine per nulla infastidito per aver concesso a Leclerc la scia che ha garantito al monegasco la pole position.
“Sono fiero di tutta la squadra – ha commentato il campione del mondo – tutti hanno dato il massimo, in pista e in sede, dove hanno lavorato tutta la notte dopo i riscontri di ieri. È stato il più grande salto che ricordo dalle prove libere alle qualifiche che ricordi, sembrerà strano ma è uno dei migliori risultati del team Mercedes”.

Appena tornati ai box Hamilton e Leclerc hanno chiacchierato a lungo, entrambi con il sorriso stampato sul volto ed entrambi decisamente soddisfatti da un verdetto imprevisto.

Ora, ovviamente, tutte le valutazioni si spostano in ottica gara, contesto in cui i valori in campo sembrano (condizionale d’obbligo in questo 2021) destinati a cambiare. In casa Red Bull temono le variabili impreviste, sotto forma di safety car, in Mercedes a fare paura sono i primi giri, ovvero il momento in cui offriranno maggiormente il fianco alla Red Bull per il maggiore tempo che impiegano per mandare in temperatura le gomme.

E la Ferrari? I long-run di ieri hanno confermato una gestione gomma non priva di problemi, e Leclerc ha sottolineato che “sarà molto difficile mantenere la prima posizione”.

Sulla carta sarà durissima, ma c’è anche la serenità degli outsider, considerando che alla vigilia della trasferta di Baku a Maranello hanno sottolineato di temere molto la McLaren. “Ma a Baku può succedere di tutto – ha sottolineato Binotto – dobbiamo essere pronti a cogliere ogni opportunità”.

E la Ferrari vista oggi le opportunità è in grado di coglierle.

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