Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

F1 | Ferrari: per vincere bastava fare le cose semplici

La Scuderia è riuscita a perdere il GP di Monaco pur avendo dimostrato una superiorità tecnica indiscutibile. Gli strateghi del Cavallino hanno commesso degli errori che ha portato il poleman, Charles Leclerc, a essere quarto, fuori dal podio, senza che il monegasco abbia comme il minimo errore. La scelta di Sainz di passare direttamente alle slick, non ascoltando la chiamata del team di coprire il pit di Perez, ha innescato delle decisioni che hanno penalizzato le rosse.

Carlos Sainz, Ferrari F1-75

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Quindicesimo giro del Gran Premio di Monaco. Charles Leclerc è leader della corsa, con un buon margine su Carlos Sainz (5”526) e Sergio Perez, è staccato dal leader di 8”083. La Ferrari va, e la Red Bull, che sperava nella pioggia per provare a ribaltare le gerarchie emerse in modo chiaro in qualifica, vede svanire anche questa possibilità.

La gara ha visto tutti i piloti al via con gomme da bagnato, ed le squadre scelgono la via della prudenza prendendosi tempo per valutare il passaggio alle Intermedie. Vanno contro corrente l’AlphaTauri e Pierre Gasly, che al terzo giro si prendono il rischio di provare a montare un set di ‘verdi’. Mentre nelle posizioni di testa la gara avanza in modo lineare, tutti le squadre osservano Gasly, i tempi sono subito veloci ma c’è il dubbio che anche con un margine di qualche secondo al giro il francese possa fare fatica a rimontare. Invece Pierre al dodicesimo giro passa Zhou e Ricciardo, lanciando un segnale importante.

Due tornate dopo è Perez il primo ‘big’ a parlare di un passaggio alle intermedie, e dal box Ferrari viene rivolta la domanda ad entrambi i piloti, ricevendo risposte differenti. Per Leclerc è okay, mentre Sainz dice di voler provare il passaggio diretto alle slick.

Al giro 16 Perez si ferma ai box e monta le intermedie, nel giro d’uscita ‘Checo’ gira ancora più lento rispetto a chi monta le wet, ma la Ferrari non richiama ai box né Leclerc, né Sainz. È un primo passaggio poco chiaro nella strategia della Scuderia, perché il margine che avevano su Perez sia Leclerc che Sainz avrebbe permesso ad entrambi la ‘copertura’ della Red Bull, lasciando un’altra monoposto in pista davanti a Verstappen.

Persa l’opportunità al giro 17, per la Ferrari era chiaro che non sarebbe stato difficile rispondere al messicano con Sainz, poiché Perez nel secondo giro lanciato ha recuperato ben sette secondi.

Al giro 18 è stato così fermato Leclerc (che si è fermato insieme a Verstappen) ma quando i due sono tornati in pista Perez era già sfilato davanti. La Ferrari poteva ancora puntare al passaggio diretto alle soft di Sainz, avvenuto al giro 21, ed in quel momento la Scuderia ha deciso di richiamare ai box anche Leclerc.

Charles in questo frangente ha capito di aver perso la posizione su Sainz, e il giro successivo la Red Bull con una doppia chiamata è passata anch’essa alle slick, riuscendo a mantenere Perez in prima posizione, e a scavalcare Leclerc con Verstappen.

Errori nel giorno più semplice

Questo è quanto è accaduto oggi a Monaco, una gara che ha visto Leclerc concludere con un team radio molto eloquente: “Non possiamo fare questo”.

Gli errori commessi dagli strateghi della Ferrari sono arrivati in uno scenario che era totalmente a loro favore. Leclerc e Sainz occupavano le prime due posizioni e nei primi 15 giri hanno costruito un piccolo ma importante margine, e soprattutto, le temperature basse della pista non permettevano alcun guadagno in fase di undercut.

Se la Scuderia si fosse limitata a ‘coprire’ Perez con Sainz, e Verstappen con Leclerc, avrebbe sicuramente vinto il Gran Premio di Monaco e Charles avrebbe conquistato in ogni caso più punti di Max. L’unica incognita sarebbe stata quale dei due piloti avrebbe vinto la gara.

A complicare un po' lo scenario è stata la volontà di Sainz di passare direttamente dalle wet alle slick, di per sé non una scelta sbagliata, ma che ha cambiato un po' le carte in tavola. La decisione di fermare Leclerc per il passaggio alle intermedie si spiega solo con la volontà di avere in pista almeno una delle due monoposto con quella tipologia di pneumatico, rivelatasi poi completamente errata nell’economia della gara di Charles, poiché che ha utilizzato quel treno di gomme per soli tre giri prima di essere richiamato ai box per passare alle slick.

Gli strateghi hanno anche sottovalutato la performance delle intermedie, dimostratosi subito molto veloci da chi le ha montate per primo, ovvero Gasly, una valutazione alla base della scelta di fermare Perez e Max da parte della Red Bull.

Mattia Binotto ha sottolineato che senza una vettura più lenta incontrata nel suo giro d’uscita (la Williams di Latifi) Sainz avrebbe avuto la possibilità di vincere il Gran Premio di Monaco, ed in effetti Perez ha sfilato per un soffio la Ferrari dopo il suo pit-stop, ma resta il problema delle scelte che hanno messo giù dal podio un pilota che nell’arco del weekend si è confermato il più performante in assoluto.

Anche in caso di vittoria di Sainz sarebbe stato comunque un elemento molto negativo nella domenica della Scuderia chiudere con Leclerc al quarto posto, se non altro per la posizione che occupa Leclerc in classifica e per quanto il monegasco ha fatto vedere in questo prima fase di campionato.

Ora ci sarà tempo per analisi e rimedi. La Ferrari negli ultimi anni ha confermato di saper far tesoro dei propri errori, e al termine del weekend di Monaco ci saranno diversi punti da analizzare.

C’è ovviamente anche molto di positivo emerso nel Principato, perché fino a quando non sono intervenute le scelte strategiche si è vista una Ferrari dominante, anche più di quanto era previsto alla vigilia.

Però, per la seconda volta in otto giorni, ha raccolto meno del previsto, e per quanto sia vero che davanti ad un campionato non ancora giunto al primo terzo di cammino i valori in prospettiva sono importanti, è anche importante mettere fieno in cascina quando è possibile farlo.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Fotogallery F1 | Gli scatti più belli dell'incerto GP di Monaco
Articolo successivo F1 | Red Bull: tutto facile, ma ora ci sono due galli nel pollaio

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera