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F1 | Ferrari non lontana, ma questa F1-75 non basta più

Binotto misura in due decimi al giro il margine della Red Bull e giustifica la differenza con gli aggiornamenti che la Red Bull ha introdotto, mentre la rossa è rimasta la stessa: "Ora sta a noi rispondere, non è un segreto che a Montmelò porteremo delle novità, e ci auguriamo che gli aggiornamenti possa permetterci di recuperare il gap". F1-75 battuta proprio nella gestione delle gomme che doveva essere il vantaggio di Maranello.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18, Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18, Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Sam Bloxham / Motorsport Images

Ad inizio stagione Mattia Binotto aveva indicato in cinque Gran Premi il periodo di tempo per verificare la competitività delle monoposto e tracciare un primo quadro delle gerarchie del campionato 2022.

All’indomani della quinta gara la Ferrari e Charles Leclerc sono al vertice delle due classifiche mondiali ed il bilancio non può che essere complessivamente positivo. A rendere meno esaltante il momento della Scuderia è però il grafico delle prestazioni, che descrive (dopo un inizio difficile) una grande recupero tecnico da parte della Red Bull, che ha consentito a Max Verstappen di far sue le ultime due tappe disputate.

Mattia Binotto, Team Principal, Ferrari

Mattia Binotto, Team Principal, Ferrari

Photo by: Alexander Trienitz

“Hanno migliorato la loro monoposto – ha spiegato Mattia Binotto – da inizio stagione sono costantemente stati portati in pista degli upgrade arrivando a disporre di una performance che a Miami rispetto a noi, è stata migliore di un paio di decimi al giro”.

Come era nelle previsioni, ora la sfida mondiale passa sul fronte degli sviluppi, e Binotto ha anticipato l’importanza che avrà la tappa di Barcellona:
“Ora sta a noi rispondere, non è un segreto che a Montmelò porteremo in pista delle novità, e ci auguriamo che gli aggiornamenti possa permetterci di recuperare il gap che si è creato nei confronti della Red Bull. Mi aspetto che ad un certo punto loro saranno costretti a fermare gli sviluppi a causa del limite di spesa imposto da budget cap, viceversa non capirei come possano proseguire”.

Charles Leclerc, Ferrari, 2a posizione, Carlos Sainz, Ferrari, 3a posizione

Charles Leclerc, Ferrari, 2a posizione, Carlos Sainz, Ferrari, 3a posizione

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

A Miami la Ferrari ha limitato i danni, ma sia Leclerc che gli strateghi della Scuderia hanno provato fino a pochi giri dalla bandiera a scacchi a rendere la vita difficile a Verstappen.

Quando dopo due terzi di gara è entrata in pista la safety car, è sembrato anche esserci un potenziale jolly che la Ferrari avrebbe potuto giocare in vista degli ultimi dieci giri, differenziando la strategia sul fronte pneumatici, ma alla richiesta dello stesso Leclerc di montare un set di gomme nuove, i tattici della Scuderia hanno risposto negativamente, lasciando in pista il monegasco. A spiegare i motivi della scelta fatta è stato lo stesso Binotto.

Max Verstappen, Red Bull Racing, 1a posizione, Charles Leclerc, Ferrari, 2a posizione

Max Verstappen, Red Bull Racing, 1a posizione, Charles Leclerc, Ferrari, 2a posizione

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

“Abbiamo creduto che il warm up della gomma dietro la safety car sarebbe stato più facile con il set di hard che Charles stava già utilizzando – ha chiarito il team principal della Ferrari – avevamo a disposizione solo un set di gomme hard nuove, una mescola che richiede tempo prima di raggiungere la corretta finestra di lavoro, di conseguenza abbiamo pensato che per Charles fosse meglio ripartire con le gomme che aveva giù sulla sua monoposto. Ed infatti la migliore occasione che ha avuto per superare Verstappen è arrivata proprio nel primo giro dopo la ripartenza, riuscendo ad avvicinarsi molto a Max, e lo stesso è stato per Carlos, che alla fine è riuscito a contenere l’assalto di Perez”.

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La Red Bull ha sorpreso per la capacità di tenere il passo anche in alcune zone del settore guidato, che sulla carta avrebbe dovuto essere un feudo di caccia della Ferrari, che per scelta ha deciso di prendere il via della corsa con un maggiore carico aerodinamico.
“Sapevamo che la nostra configurazione aerodinamica ci avrebbe un po' danneggiato sui rettilinei – ha spiegato Binotto – ma contavamo di recuperare nei tratti a bassa velocità. È stato così nel tratto tra la 5 e la 7, ma nelle curve 12 e 13 non è stato così".

"La Red Bull è stata molto brava sotto questo aspetto, così come è stata molto brava nella gestione delle gomme medie, è qualcosa che dovremo valutare e capire. Il margine di differenza non è enorme, abbiamo conquistato il primo e secondo tempo in qualifica, e nell’arco dell’intero weekend le differenze in termini di performance sono state comunque contenute”.

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