F1 | Ferrari: la perdita di competitività pesa più degli errori
E' il terzo GP di fila che le rosse non sono competitive per l'incapacità di gestire le gomme. La F1-75 si difende in qualifica ma sulla durata risulta meno performante anche della Mercedes che si fa minacciosa per il secondo posto nel mondiale Costruttori. La Scuderia commette errori di gestione clamorosi (al primo pit stop mancava una gomma al treno di Sainz), ma è il crollo nel passo gara che resta un mistero irrisolto dall'Ungheria. Serve una vittoria scaccia crisi, ma Monza non è la pista ideale.
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Per la terza gara consecutiva la Ferrari deve fare i conti con un ritmo di gara che non consente a Charles Leclerc e Carlos Sainz di puntare alla vittoria. I motivi di questa perdita di performane sono ancora sconosciuti all’interno del box della Scuderia, come ha confermato Mattia Binotto.
Che sia un passo avanti degli avversari, o un problema legato agli ultimi sviluppi portati sulla F1-75, la realtà non cambia, al momento la Ferrari è lontana dalla Red Bull, e se non fila tutto liscio, paga pegno anche nei confronti della Mercedes.
Non è un caso, perché nelle ultime quattro gare la Ferrari non ha solo perso nel mondiale Costruttori 79 punti nei confronti della Red Bull, ma anche 36 nei confronti della Mercedes.
C’è qualcosa che non quadra, qualcosa che secondo Binotto è mascherato in qualifica dal maggior grip che assicura la gomma soft nuova per un solo giro, ma che emerge in modo più evidente in gara. Nei settantadue giri percorsi oggi Leclerc è riuscito inizialmente a contenere il suo divario da Verstappen, arrivando al primo pit-stop (giro 16) staccato di 4”4 da Max.
Charles Leclerc, Ferrari
Photo by: Steven Tee / Motorsport Images
Passato alle medie il ritmo di Leclerc non è migliorato, e nei successivi 26 giri il gap è salito di altri 6”6, un margine che ha consentito a Verstappen di poter impostare la seconda parte della corsa in tranquillità.
La piazza d’onore era però ancora alla portata di Leclerc, ma la Virtual Safety Car, causata dallo stop di Tsunoda, è arrivata due giri dopo la seconda sosta di Charles, offrendo un assist perfetto alle due Mercedes, che hanno potuto montare un set di gomme fresche e sfilare davanti al monegasco. La decisione presa dal box di Hamilton, lasciato in pista con gomme medie, ha poi permesso a Leclerc di superare Lewis e ottenere la terza piazza finale.
Carlos Sainz, Ferrari F1-75
Photo by: Erik Junius
È andata decisamente peggio a Sainz. Lo spagnolo è stato chiamato ai box (con brevissimo preavviso) per il suo primo pit-stop, ma quando è arrivato nella piazzola per il cambio gomme mancava il pneumatico posteriore sinistro. Un imprevisto costato a Sainz dieci secondi in più e la conseguente perdita di quattro posizioni.
Per Carlos i problemi non sono finiti, perché nel secondo pit-stop (chiamato dopo la safety car innescata dallo stop di Bottas) al momento di lasciare la piazzola ha dovuto rallentare per evitare un meccanico della McLaren, e quando è entrato nella fast-lane ha rischiato di toccarsi con il sopraggiungente Alonso.
L’episodio è stato sanzionato come unsafe release ed è costato una penalizzazione di cinque secondi che ha retrocesso Sainz dal quinto posto sotto la bandiera a scacchi all’ottavo finale. “Pensavo di aver salvato la vita a qualcuno e di non aver innescato una situazione pericolosa”, ha commentato Carlos.
Questi episodi sarebbero cruciali se oggi la Ferrari fosse in corsa per un titolo mondiale (piloti o Costruttori) ma non essendo così, è comprensibile che il maggior allarme sia sul fronte della performance.
“Non mi è piaciuto come ho sentito la macchina – ha spiegato Sainz – è stata molto difficile da guidare, ho sempre lottato con il posteriore, ho avuto molto surriscaldamento delle gomme, quindi dobbiamo scoprire i motivi che innescano questi problemi”.
Leclerc festeggia sul podio del GP d'Olanda una gara nella quale la Ferrari non è parsa competitiva
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
“Purtroppo, non eravamo abbastanza veloci – ha ribadito Leclerc - il primo stint con gomme Soft è stato buono ed ero fiducioso che avremmo continuato con un ritmo simile. Invece con le Medium ho faticato di più, soprattutto se confrontato con il passo che hanno confermato le Mercedes con le gomme Hard. I nostri rivali sembrano aver migliorato il loro passo, specie in gara, e questo è l’aspetto sul quale ci dobbiamo concentrare di più in vista dei prossimi appuntamenti”.
Al di là del weekend di Monza, appuntamento ovviamente molto sentito dalla Scuderia, c’è un finale di stagione che ha ridimensionato non poco il potenziale del progetto F1-75. Svaniti i sogni mondiali, diventa comunque importante una risposta di peso, ovvero tornare ad un successo di tappa.
Un traguardo non poco significativo, per il morale ma anche per rispondere alla Mercedes, che gara dopo gara è diventata sempre più una minaccia. Perdere la seconda posizioni nella classifica Costruttori sarebbe una beffa considerando i valori in campo con cui ha preso il via la stagione.
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